Concetti Chiave
- Nel 1787, la Costituzione degli Stati Uniti viene elaborata per unire i 13 Stati nascituri in un sistema federale, ispirandosi al modello olandese di federalismo.
- La Costituzione stabilisce una divisione dei poteri tra esecutivo, legislativo e giudiziario, garantendo che nessun organo sia completamente indipendente.
- Il potere esecutivo viene assegnato al presidente, eletto ogni quattro anni, mentre il potere legislativo è diviso tra la Camera dei Deputati e il Senato.
- La capitale degli Stati Uniti viene fissata a Washington D.C., evitando di dare preminenza a uno Stato specifico, e garantendo un numero dispari di rappresentanti al Senato.
- La Costituzione richiede emendamenti per tutelare i diritti individuali, come quelli introdotti nel 1791, ma presenta limiti come l'esclusione degli schiavi dal voto e l'espansione a scapito dei nativi americani.
Indice
Il dibattito sul federalismo
Alla ricerca di un migliore coordinamento, vengono pubblicati dei giornali in cui alcuni pensatori americani meditano sulla possibilità di organizzare in senso federale uno Stato che raccolga i 13 Stati nascituri. È una novità, l’unica altra forma di federalismo fino ad allora esistita era quella olandese, che però non godeva di benessere e nella seconda metà del ‘600 si era quasi inclinato verso una monarchia con il rafforzamento dello Stato centrale.
Il dibattito pubblico sfocia nell’elaborazione di una Costituzione che viene scritta nel 1787 e poi ratificata nei quattro anni successivi da tutti i 13 Stati.Struttura del governo federale
La Costituzione redatta allora è quella vigente oggi. Ci sono dei rapporti tra gli organi centrali dello Stato tali per cui ciascun organo è governato da un altro: nessuno è del tutto indipendente.
Equilibrio dei poteri
Il potere esecutivo viene assegnato al presidente, eletto dalle elezioni doppio grado ogni quattro anni; la garanzia che il presidente non diventi un monarca sta nel fatto che ogni quattro anni egli decade e deve passare per le elezioni. Nel potere legislativo si manifesta l’organizzazione del potere a livello federale e a livello generale: si decide che esso venga affidato ad un Congresso articolato in due Camere, quella dei deputati, che ha un numero di rappresentanti proporzionale agli abitanti (questo determina che gli Stati più grandi erano molto più influenti sulle decisioni), questo squilibrio veniva compensato dall'altra Camera, il Senato, dove ci sono due rappresentanti per ogni Stato. La capitale viene fissata a Washington, che fa distretto a se stante: la capitale non sta dentro nessuno Stato, perché questo altrimenti avrebbe dato la preminenza ad uno Stato; il distretto della Colombia, che è il territorio di Washington, ha un unico rappresentante: questo garantiva che il Senato avesse un numero di rappresentanti dispari e non si rischiava un pareggio alle votazioni. Il potere giudiziario viene affidato alla Corte suprema: 9 giudici sono nominati dal presidente ed essi sono inamovibili, non gli si può revocare la carica per le sue scelte politiche, questo per garantirgli libertà decisionale. Quello giudiziario non è un potere assoluto o avulso, perché è nominato dal presidente sebbene non condizionato; l’esecutivo non è condizionato dalle camere, il Congresso non può far decadere il Presidente, ma può respingerne il bilancio.
Politiche e partiti emergenti
Le politiche del presidente, per diventare reali, devono passare dal Congresso: se non vengono finanziate non possono essere attuate; al contrario le scelte che provengono dal Congresso, per trovare attuazione, devono passare per l’apparato esecutivo che dipende dal presidente. All'inizio, quello che più preme ai padri fondatori, è il mettere in comune una politica monetaria e una politica estera. Si creano subito due partiti: quello federalista, che sottolinea la necessità di rafforzare il potere centrale di Washington, e quello repubblicano, che invece insegue la causa delle autonomie locali, della libertà dei singoli Stati. Per cambiare la Costituzione non è sufficiente una legge ordinaria, serve una legge speciale che richiede un’approvazione da una maggioranza qualificata. Per inserire la tutela dei diritti degli individui è necessario inserire altri articoli nella Costituzione: nel 1791 viene votato il primo pacchetto di emendamenti, che garantiscono le libertà fondamentali degli individui.
Limiti della Costituzione
La Costituzione presenta due limiti fondamentali: in primo luogo gli schiavi rimangono esclusi dal voto, in secondo luogo quella società si va creando come costruisse se stessa su una tabula rasa, mentre in realtà si va costruendo sulla guerra indiscriminata ai nativi americani; infatti, una volta resisi indipendenti, nessuno ne blocca più l’avanzata verso Ovest ed essi distruggono senza impedimenti le popolazioni umane e le realtà biologiche preesistenti.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza della ratifica della Costituzione del 1787?
- Come viene garantita la divisione dei poteri nella Costituzione degli Stati Uniti?
- Quali sono le caratteristiche principali del Congresso secondo la Costituzione?
- Quali sono i limiti fondamentali della Costituzione evidenziati nel testo?
- Quali sono stati i primi emendamenti alla Costituzione e cosa garantivano?
La ratifica della Costituzione del 1787 ha segnato l'inizio di un nuovo sistema federale negli Stati Uniti, unendo i 13 Stati nascenti sotto un'unica struttura governativa, ispirata da un dibattito pubblico e da pensatori americani.
La Costituzione garantisce la divisione dei poteri attraverso un sistema di controlli e bilanciamenti, dove il potere esecutivo è affidato al presidente, il potere legislativo al Congresso diviso in due Camere, e il potere giudiziario alla Corte suprema.
Il Congresso è composto da due Camere: la Camera dei deputati, con rappresentanti proporzionali alla popolazione degli Stati, e il Senato, con due rappresentanti per ogni Stato, garantendo un equilibrio tra Stati grandi e piccoli.
I limiti fondamentali della Costituzione includono l'esclusione degli schiavi dal voto e la costruzione della società americana su una "tabula rasa", ignorando la distruzione delle popolazioni e delle realtà biologiche preesistenti.
I primi emendamenti, votati nel 1791, garantivano le libertà fondamentali degli individui, inserendo articoli nella Costituzione per tutelare i diritti individuali.