Concetti Chiave
- L'Inghilterra del Settecento beneficia di stabilità politica e crescita economica, sostenuta da un sistema bancario moderno che favorisce l'espansione coloniale.
- Robert Walpole guida un governo di gabinetto, agendo come intermediario tra un monarca distaccato e un parlamento sempre più influente.
- Walpole utilizza la corruzione e il clientelismo per mantenere una leadership ventennale, sfruttando le debolezze e i punti di forza dei parlamentari.
- La sua politica si concentra sullo sviluppo interno, riduzione del debito pubblico e commercio coloniale, evitando ingerenze nei conflitti continentali.
- Dal 1743, l'Inghilterra è più coinvolta nei conflitti internazionali, con un nuovo primo ministro e un re più attivo nelle questioni governative.
Indice
Stabilità politica e crescita economica
L’Inghilterra del settecento gode ancora della stabilità politica data dalla gloriosa rivoluzione ,da una realtà economica ben costruita e in crescita, sul finire del secolo si era costituito il sistema bancario moderno, di grande sostegno e supporto per la spinta coloniale che l’Inghilterra avrà.
Il governo è stabile grazie anche al gabinetto di primi ministri avveduti, leader del parlamento.Il governo di Robert Walpole
La situazione inglese era governata da Robert Walpole, benché sulla carta il sovrano fosse Giorgio III di Hannover. È lui l’uomo di punta dell’Inghilterra, tramite fra il distaccato monarca e il parlamento dal crescente peso.
W. è a capo del cosiddetto governo di gabinetto, in assenza perenne del sovrano, leader riconosciuto con il potere di elezione ministeriale. L’esponente principale del parlamenti si serve della corruzione e corruttibilità degli stessi membri tanto che si può dire che il sistema di corruzione e clientelismo nella prima metà del ‘700, di per sé molto attivo, è perfettamente gestito da Walpole. La conoscenza dei punti deboli e di forza dei parlamentari gli permette più di un ventennio di leadership.
Politica interna ed estera di Walpole
La sua politica segue il forte sviluppo interno, con una politica fiscale accorta e finalizzata ad azzerare il debito pubblico, nonché buoni commerci con le colonie.
Ciò che W. non vorrebbe è l’ingerenza inglese nei conflitti continentali, in quanto contraria alla sua politica economica. Si inserirà solo in casi come l’assetto iniziale della neo imperatrice Maria Teresa a causa della fortissima pressione del parlamento, che aveva vinto sul suo ormai logoro potere.
Cambiamenti sotto Giorgio III
Dal 1743 conseguentemente l’inghilterra è sempre più presente nei conflitti internazionali, ma il nuovo primo ministro è costretto ad una politica differente, in primo l’uomo per la decisione del monarca stesso, Giorgio III Hannover di essere più presente e di esercitare più influenza sulle questioni di governo.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i fattori chiave della stabilità politica e della crescita economica dell'Inghilterra nel settecento?
- Come ha gestito Robert Walpole il governo inglese durante il suo mandato?
- Quali cambiamenti si sono verificati sotto il regno di Giorgio III?
L'Inghilterra del settecento ha beneficiato della stabilità politica derivante dalla gloriosa rivoluzione e di un'economia in crescita, supportata da un sistema bancario moderno che ha sostenuto l'espansione coloniale.
Robert Walpole ha guidato il governo di gabinetto, sfruttando la corruzione e il clientelismo per mantenere il potere, e ha implementato una politica fiscale per ridurre il debito pubblico e promuovere i commerci con le colonie.
Sotto Giorgio III, l'Inghilterra è diventata più coinvolta nei conflitti internazionali, con il monarca che ha esercitato maggiore influenza sulle decisioni di governo, portando a una politica estera più attiva.