Concetti Chiave
- Nel 1250, il regno di Sicilia passò a Manfredi, figlio di Federico II, che si fece incoronare imperatore nel 1258 contro il parere del Papa.
- Papa Clemente V chiamò Carlo I d'Angiò per sconfiggere Manfredi e Corradino di Svevia, portando l'Italia meridionale sotto il controllo angioino.
- Gli Angioini, appartenenti alla nobiltà franca, instaurarono un sistema feudale che privilegiava i baroni e le famiglie francesi fedeli.
- Nel 1282, il malcontento verso il dispotismo angioino portò alla rivolta dei "Vespri siciliani", sostenuta da Pietro III d'Aragona.
- La pace di Caltabellotta nel 1302 divise la Sicilia tra il Regno di Trinacria sotto gli Aragonesi e il Regno di Napoli sotto gli Angioini.
Indice
La successione di Federico II
Alla morte di Federico II, avvenuta nel 1250, il regno di Sicilia passa al figlio Manfredi che si fa incoronare imperatore nel 1258, nonostante il parere contrario del Pontefice.
L'ascesa degli Angioini
Nel 1265, in papa Clemente V chiama in aiuto Carlo I d’Angiò, fratello del Re di Francia.
Egli sconfisse a Benevento Manfredi che mori in combattimento (1266) e l’anno successivo sconfisse anche Corradino di Svevia, nipote di Federico II, nella battaglia di Tagliacozzo, che dopo essere stato fatto prigionieri, fu decapitato. L’Italia meridionale passava così sotto gli Angioini..Il dominio feudale angioino
Essi ereditarono tutto l’apparato amministrativo che aveva caratterizzato per anni i Normanni e gli Svevi. Tuttavia, gli Angioini appartenevano alla nobiltà franca, cioè provenivano da un ambiente che aveva dato origine al Feudalesimo ne in cui il ceto feudale (= baroni) rivestivano ancora una grande importanza. Ecco perché il potere fu rinnovato, ammettendo famiglie francesi feudali fedeli alla nuova dinastia. Il regno fu diviso in signorie feudali che, a scapito delle città, godevano di molti privilegi fiscali. Quindi la situazione si stava evolvendo in direzione contraria rispetto a quanto succedeva nell’Italia centro-settentrionale Italia centro-settentrionale con i Comuni.
La rivolta dei Vespri siciliani
Nel 1282, il dispotismo feudale degli Angioini provocò una sommossa, chiamata “Vespri siciliani”, soprattutto da parte della nobiltà locale che era rimasta fedele al ricordo degli Svevi. All’inizio i ribelli chiesero, ma inutilmente l’intervento del papa. Ottennero invece l’aiuto di Pietro III d’ Aragona che aveva sposato una figlia di Manfredi di Svevia. La Sicilia passa così sotto il dominio aragonese, riconosciuto ufficialmente nel 1302 con la pace di Caltabellotta: il regno di Sicilia veniva diviso in Regno di Trinacria, in mano agli aragonesi e il Regno di Napoli in mano agli Angioini
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della morte di Federico II per il regno di Sicilia?
- Come avvenne l'ascesa degli Angioini nel sud Italia?
- Quali furono le cause e le conseguenze della rivolta dei Vespri siciliani?
Alla morte di Federico II nel 1250, il regno di Sicilia passò al figlio Manfredi, che si fece incoronare imperatore nel 1258, nonostante l'opposizione del Pontefice.
L'ascesa degli Angioini avvenne quando Carlo I d’Angiò, chiamato in aiuto da papa Clemente V, sconfisse Manfredi a Benevento nel 1266 e Corradino di Svevia nel 1267, portando l'Italia meridionale sotto il dominio angioino.
La rivolta dei Vespri siciliani nel 1282 fu causata dal dispotismo feudale degli Angioini. La nobiltà locale, fedele agli Svevi, ottenne l'aiuto di Pietro III d'Aragona, portando la Sicilia sotto il dominio aragonese, ufficializzato nel 1302 con la pace di Caltabellotta.