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Concetti Chiave

  • La Via Francigena ha storicamente unito diverse culture e popolazioni attraverso il pellegrinaggio, promuovendo uno scambio culturale che ha contribuito al patrimonio comune europeo.
  • Originariamente creata dai Longobardi nel VI secolo per esigenze strategiche, la strada collegava Pavia con i ducati di Spoleto e Benevento.
  • La Via Francigena è un percorso di 1.800 km che attraversa Italia, Svizzera, Francia e Inghilterra, documentato dall'Arcivescovo Sigerico nel 990.
  • Non solo pellegrini, ma anche mercanti, eserciti e uomini di cultura utilizzavano la Via Francigena, rendendola un'importante via di comunicazione e scambio in Europa tra X e XIII secolo.
  • Oggi, la Via Francigena è percorsa da molti per motivi personali e spirituali, offrendo un'opportunità di introspezione e scoperta di sé stessi.

Indice

  1. La via francigena e il cristianesimo
  2. Il viaggio medievale e la fede
  3. Origini e denominazione della strada
  4. Il percorso di Sigerico
  5. Un canale di comunicazione e scambio
  6. L'eredità culturale della via Francigena
  7. Un'esperienza di scoperta personale

La via francigena e il cristianesimo

La via francigena è una strada segnata dal tempo ,percorsa da persone di diversa culture e tradizioni ,ha saputo riunire diversi popoli che avevano lo scopo comune di pellegrinare e che avevano condiviso un' unica lingua , il cristianesimo. Ha messo in contatto differenti popolazioni mediante le quali c'è stato uno scambio di culture e conoscenze che ha dato vita ,oggi ,a quello che è il patrimonio comune europeo.

Il viaggio medievale e la fede

Quella del viaggio è un’esperienza intima e mistica che ha provato maggiormente l’uomo medievale, proiettato sin da subito in luoghi soggetti a pericoli e difficoltà. Con i pochi mezzi a disposizione ed i rischi legati alle strade tortuose, insicure e quasi del tutto prive di punti in cui rifocillarsi, l’uomo del Medioevo è consapevole del significato del camminare. Infatti la vita cristiana stessa è pellegrinaggio, è cammino di fede. La condizione del credente infatti è quella di, di camminare in questa vita sui campi terreni, ma con lo sguardo al Cielo, suo luogo di origine e di arrivo. La Via Francigena è stata il punto d’incontro di tre percorsi cattolici : Santiago di Compostela, Roma, Gerusalemme.

Origini e denominazione della strada

La strada nasce per una necessità strategica dei Longobardi che, installatisi in Italia nel corso del VI secolo, avevano bisogno di collegare la loro città principale, Pavia, con i ducati meridionali di Spoleto e Benevento, circondati dai territori bizantini.

La denominazione di Via Francigena inizia con la fine della dominazione longobarda e l’inizio di quella franca.Infatti prima , con i longobardi ,questa si chiamava via di Monte Bardone. le prime testimonianze risalgono al IX secolo e si riferiscono ad un tratto di strada nell'agro di Chiusi, in provincia di Siena (Toscana)

La strada “originata dalla Francia” era utile per i collegamenti tra i territori transalpini e Roma. E Per questo proprio a partire dal X secolo iniziano quei pellegrinaggi provenienti da Francia ed Inghilterra che portavano i fedeli sulla tomba di San Pietro.

Il percorso di Sigerico

Quella che oggi si conosce come Via Francigena è un percorso che si snoda attraverso Italia, Svizzera, Francia ed Inghilterra ,un’itinerario di 1.800 km. (80 tappe) percorso in 79 giorni dall’Arcivescovo Sigerico nell’anno 990 per ritornare a Canterbury da Roma dopo l’investitura del Pallio Arcivescovile da parte del Papa Giovanni XV. Sigerico, su invito del Pontefice, annotò tutte le tappe, una per giorno, che lo riportavano in Gran Bretagna attraverso l’Europa. Il suo diario è quindi la più autentica testimonianza del tracciato della Via Francigena da Roma fino al canale della Manica di quell’epoca.

Un canale di comunicazione e scambio

La via Francigena non era un tracciato esclusivo per I pellegrini, ma una via percorsa da mercanti, eserciti, uomini politici e di cultura, creando così un canale primario di comunicazione e di scambio e permettendo tutte quelle interrelazioni che portarono alla sostanziale unità della cultura Europea tra X e XIII Secolo.

L'eredità culturale della via Francigena

Con gli uomini e le merci la Via Francigena portò le idee, le innovazioni tecniche e ideologiche, favorendo il confronto e le integrazioni delle varie correnti culturali. Essa è diventata un luogo di interscambio di culture, costumi, merci e ha rappresentato un luogo di passaggio ma anche di formazione dell’identità europea.

Un'esperienza di scoperta personale

Oggi molti intraprendono il percorso che offre la via Francigena, e seppur non siano cristiani o cattolici, sono affascinati da questa esperienza, che insegna a conoscere se stessi e quello che si vuol essere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica della Via Francigena?
  2. La Via Francigena è stata un importante punto di incontro per pellegrini, mercanti e culture diverse, contribuendo alla formazione dell'identità europea attraverso lo scambio di idee e conoscenze.

  3. Qual era lo scopo principale dei pellegrini medievali che percorrevano la Via Francigena?
  4. I pellegrini medievali percorrevano la Via Francigena principalmente per motivi religiosi, come parte di un cammino di fede verso luoghi sacri come Roma, Santiago di Compostela e Gerusalemme.

  5. Come è nata la Via Francigena e quale era la sua funzione iniziale?
  6. La Via Francigena è nata per una necessità strategica dei Longobardi di collegare Pavia con i ducati meridionali di Spoleto e Benevento, ed è stata successivamente utilizzata per pellegrinaggi e scambi culturali.

  7. Chi è stato l'Arcivescovo Sigerico e quale contributo ha dato alla Via Francigena?
  8. L'Arcivescovo Sigerico ha percorso la Via Francigena nel 990, documentando le tappe del suo viaggio da Roma a Canterbury, fornendo così una testimonianza autentica del tracciato dell'epoca.

  9. Qual è il significato contemporaneo della Via Francigena per chi la percorre oggi?
  10. Oggi, la Via Francigena è percorsa da molte persone, non solo per motivi religiosi, ma anche come esperienza personale di scoperta di sé stessi e di esplorazione culturale.

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