Concetti Chiave
- Il Medioevo è caratterizzato dalla lotta per la supremazia tra Papa e Imperatore, con diverse tesi teocratiche emergenti a supporto di entrambe le parti.
- Papa Gregorio VII, con il Dictatus Papae, afferma la legittimità del Papa di deporre l'Imperatore, come dimostrato dalla scomunica di Enrico IV nel 1076.
- Giovanni di Salisbury, nel Policraticus, sostiene che il potere imperiale è subordinato a quello papale, rappresentato simbolicamente da due spade.
- Innocenzo III compara l'autorità papale al sole e quella imperiale alla luna, sottolineando la superiorità spirituale del papato sull'Impero.
- Bonifacio VIII, attraverso la bolla Unam sanctam, ribadisce l'unità e la supremazia della Chiesa contro le pretese del re francese Filippo IV.
Indice
La lotta tra papa e imperatore
Il Medioevo è dominato dalla lotta fra Papa ed Imperatore e da entrambe le parti sorgono tesi a favore della supremazia dell’uno o dell’altro. Le tappe del pensiero teocratico passano attraverso Gregorio VII, Giovanni di Salisbury, Innocenzo III e Bonifacio VIII.
Gregorio VII e la sua dottrina
Gregorio VII, papa dal 1073 al 1085, col sua Dictatus Papae, proclama apertamente la legittimità della deposizione dell’ Imperatore da parte del Papa, qualora esso risulti indegno di ricoprire l’incarico.
Infatti nel 1076, esso scomunica l’imperatore Enrico IV e lo obbliga ad umiliarsi a Canossa.Giovanni di Salisbury e il Policraticus
Giovanni di Salisbury, vissuto nel XII secolo, nel suo trattato Policraticus sostiene, metaforicamente che la Chiesa ha in suo possesso due spade, una delle quali, quella corrispondente al potere temporale, viene affidata dal Papa all’ Imperatore. Pertanto, l’Imperatore diventa un puro e semplice esecutore del volere della Chiesa da cui esso viene gestito a suo piacimento.
Innocenzo III e la superiorità papale
Innocenzo III, papa a cavallo fra il XII e il XIII secolo, parte da una premessa religiosa: come l’anima è superiore al corpo, così l’autorità papale che si rivolge alle anime è superiore a quello imperiale che pertanto sui rivolge ai corpi. Come la luna riceve la luce dal sole, così l’autorità imperiale deriva la sua forza da quella papale. Questa similitudine (papa = sole e imperatore = lune) ebbe molto successo nell’età medioevale e nel dibattito politico dell’epoca, essa diventò un vero e proprio topos. In alcuni casi la similitudine fu perfino rovesciata e per i Ghibellini l’Imperatore diventerà il sole e il Papa diventerà la luna.
Bonifacio VIII e la bolla Unam sanctam
Bonifacio VIII fu papa a cavallo dal XIII e il XIV secolo. Con la bolla Unam sanctam, egli si scaglia contro il re francese Filippo IV il Bello che voleva abolire alcuni privilegi fino ad allora riservati al clero francese. Bonifacio VIII sostiene che l’integrità del potere spetta al Papa perché la Chiesa è una sola ed il suo pastore è uno solo , mentre il re di Francia intende spezzare l’unità della società cristiana
Domande da interrogazione
- Qual è stata la posizione di Gregorio VII riguardo alla supremazia papale sull'Imperatore?
- Come Giovanni di Salisbury ha descritto il rapporto tra Chiesa e Impero?
- Quale similitudine ha usato Innocenzo III per spiegare la relazione tra autorità papale e imperiale?
Gregorio VII, nel suo Dictatus Papae, ha proclamato la legittimità della deposizione dell'Imperatore da parte del Papa se ritenuto indegno, come dimostrato dalla scomunica di Enrico IV nel 1076.
Giovanni di Salisbury, nel suo trattato Policraticus, ha sostenuto che la Chiesa possiede due spade, una delle quali, il potere temporale, è affidata dal Papa all'Imperatore, rendendolo un esecutore del volere della Chiesa.
Innocenzo III ha paragonato l'autorità papale al sole e quella imperiale alla luna, sostenendo che l'autorità imperiale deriva la sua forza da quella papale, similitudine che divenne un topos nel dibattito politico medioevale.