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Concetti Chiave

  • Il Taoismo emerse durante la dinastia Han, associando pensatori di epoche diverse e provenienti da regioni geografiche differenti, come il nord e lo stato di Chu.
  • L'ideale taoista promuove una vita semplice e in armonia con la natura, rifiutando l'ambizione e la carriera politica, considerate ridicole.
  • I taoisti credono nella relatività dei punti di vista, opponendosi all'idea che esista una verità assoluta e respingendo il principio del terzo escluso.
  • Il linguaggio è visto come limitante e dannoso, poiché tenta di fissare in etichette ciò che è in continua trasformazione, creando un divario tra realtà e nomi.
  • La conoscenza è accettata solo nella sua relatività, poiché la realtà è percepita come un continuo divenire, rendendo inutile cercare certezze stabili.

Indice

  1. La classificazione delle scuole
  2. I personaggi principali
  3. Origine geografica e differenze culturali
  4. La critica al linguaggio e alla conoscenza
  5. La relatività della conoscenza

La classificazione delle scuole

Dobbiamo sempre tenere presente che la classificazione delle scuole è stato fatto in periodo Han, questo è importante perché l’associare pensatori vissuti in epoche diverse come appartenenti ad un'unica corrente è un discorso molto antico fatto in epoca Han, stiamo parlando quindi dal 2 secolo avanti cristo, quindi poco dopo che questi pensatori siano vissuti.

I personaggi principali

I più importanti personaggi di questa scuola sono Johanz e laonz che sono vissuti in due epoche diverse. Secondo gli studiosi, Laoz era un contemporaneo di confucio. Lao( significa vecchio) è stato dimostrato che visse nel 2 secolo avanti cristo o nel 3, quindi molto dopo confucio e quindi questa teoria è stata smentita da un analisi filologica. JOanz che sembrava essere più tardo, sembrava invece essere l’esponente più antico di questa scuola. In questa scuola non vi sono testi, allievi o maestri.

Origine geografica e differenze culturali

Una cosa interessante è l’origine geografica, infatti tutti i pensatori che abbiamo analizzato provengono da province del nord, relative al fiume giallo. Joanz è invece dello stato di Chu( stati combattenti) intorno al fiume azzurro, uno stato meridionale che secondo la definizione data di quel periodo, è uno stato diverso: dove si parla una lingua straniera, si mangiano cose impronunciabili e vengono seguiti costumi per noi (loro) assurdi. Vedere quindi la più grande scuola di pensiero cinese che sia diversa da quella dei classicisti venire da chi è uno dei segni di quel discorso sulla pretesa dell’unità. LA dinastia Han (la prima dinastia che consolida la tradizione imperiale, il suo fondatore viene da chu). Per quanto riguarda il testo, è un testo leggibile formato da una serie di apologhi, episodi in cui vi è un personaggio Juhan viene interrogato da qualcuno e discutono su vari argomenti. È una struttura quindi non sistematica come Schoulz(unicum nel suo periodo). Significato Taoismo. Tao : via. In questa scuola assume un significato totalizzante, il Tao è un principio unico da q2ui sono venute tutte le cose e a cui tutte le cose torneranno (principio anassimano o Anassimene), e quindi qualcosa di indefinibile, è questo uno (anche il confucianesimo afferma) ma è diverso il modo in cui bisogna comportarsi.

L’idea del taoismo è quello di una naturalità priva di qualsiasi ambizione, l’essere al mondo non è un percorso che ci deve condurre a ordinare lo stato, me stesso. L’idea è quella di vivere in maniera semplice, sintonizzati con la natura: in maniera semplice. Senza desiderio di costruire, il taoismo è quindi contraria all’educazione e all’istruzione, per questo non vu sono maestri o discepoli nella scuola. In una situazione sociale così complicata, la risposta dei taoisti è una non risposta: ovvero allontanarsi da tutto questo. Loro identificano nella violenza la manifestazione più estrema dell’uomo la volontà di volersi imporre sulla natura. Noi non dobbiamo imporci ma, come in un fiume, dobbiamo farci trasportare dalla corrente,come un pesce. I taoisti vogliono smontare tutte le cose che sono state costruite dalla società. La carriera politica è per loro ridicola, vi è un passo molto famoso all’inizio di Juhanz (p-103) dove riusciamo a capire l’atteggiamento nei confronti della società. DI fatti i confuciani e i taoisti non sono mai andati d’accordo. L’eremitaggio è qualcosa di deplorevole per i confuciani. L’unico momento in cui questo pensiero sarà elogiato è nel momento del passaggio da una dinastia all’altra perché si ritiene di non poter servire due dinastie, e un funzionario che vede la propria dinastia cadere dovrebbe ritirarsi, soprattutto se le nuove dinastie sono straniere e in quante vanno scoraggiate. Il tao è quindi la natura ma anche l’unità cosmica, l’uomo è un puntino piccolo, per questo è ridicolo impegnarsi e provare a cambiare qualcosa. Noi siamo peggio degli altri esseri, dobbiamo tornare indietro e riacquisire questa adesione al Tao. È come se noi fossimo confusi da tanti suoni(ambizioni, carriera eccc..) che ci fanno allontanare dal Tao.

La critica al linguaggio e alla conoscenza

In tempi in cui la dialettica diventa fondamentale, i Taoisti affermano che il linguaggio è dannoso, perché cerca di fissare in un'unica etichetta quello cambia, quello che può essre interpretato in vario modo, vi è ad esempio una discussione filosofica che nega il principio del terzo escluso, non esiste quindi un’affermazione che può essere vera per tutti, ma vi sono punti di vista differenti (relatività dei punti di vista). Il linguaggio che quindi ci aiuta a capire e a governare il mondo è privo di affidamento perché ad esempio vi sono molti passo del Juhanz in cui si parla di questo. ( la rana nel pozzo). Vi è un altro passo dove vi è un paragone grottesco tra una piccola quaglia e un grande uccello rapace e vedere paragonata la vita dell’uno e dell’altro è ridicolo. Quello che quindi a noi sembra debole può avere una maggiore abilità rispetto a noi (storia della quaglia). Cos’è la conoscenza? Il discernimento deriva dalla conoscenza, io so cosa è giusto o sbagliato e come mi devo comportare. Questo viene smantellato da Juhanza perché dice : vi è la necessità di questo continuo divenire, di questa vita che mi porta al cambiamento continuo senza mai avere una certezza stabile perché il tao cambia di continuo.

La relatività della conoscenza

Il linguaggio è inutile, e vi è un riferimento alla rettifica dei nomi, perché i nomi sono delle etichette, e non sono l’essere stesso delle persone, ma dei semplici nomi. Quindi la distanza che vi è tra la realtà e il nome con cui noi la chiamiamo per i taoisti è un abisso, un qualcosa che non si può colmare perché vi possono essere varie visioni, e non essendoci un'unica realtà non ci può essere neanche un unico nome. La conoscenza è possibile solo se accettiamo la sua relatività, altrimenti è impossibile, perché niente è certo e il mio pensiero è sicuramente diverso dal pensiero di un altro individuo. Vi è il principio del terzo escluso che per i taoisti deve essere smantellato, perché qualcosa è e non è allo stesso tempo dati i vari punti di vista e poi il tao cambia continuamente. In un epoca in cui la dialettica stava diventando un arma importante e iniziavano a esserci testi elaborati la risposta del taoismo è quella di ritirarsi a una vita periferica ma più felice. L’apprendimento di confucio è quindi dannoso perché ci allontana da questa semplicità costruendo ostacoli inutili che ci fanno perdere di vista il discorso principale. A tale proposito egli segue un discorso che ci fa capire quanto siamo simili agli altri esseri attraverso una metafora sull’abilità manuale. Parla di un cuoco che deve tagliare il corpo di un bue per poterlo cucinare e ci spiega in che modo lo deve tagliare. Questo passo ci fa capire la differenza tra la natura del cuoco e dell’animale. Il cuoco si mette in comunicazione attraverso quest’ unità di tutte le cose con il bue e segue le linee naturali non danneggiando il coltello. (apologo farfalla) tutto è relativo, cos’ è la realtà? Non abbiamo niente di tangibile che ci dica cosa è la realtà. Se noi accettiamo questa relatività, questo smantellare ogni certezza allora riusciamo a capire quanto la carriera e l’educazione siano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della classificazione delle scuole taoiste?
  2. La classificazione delle scuole taoiste è stata fatta durante il periodo Han, nel 2° secolo a.C., associando pensatori di epoche diverse come appartenenti a un'unica corrente.

  3. Chi sono i principali esponenti del taoismo e qual è la loro origine geografica?
  4. I principali esponenti del taoismo sono Laozi e Zhuangzi, provenienti da regioni diverse della Cina, con Laozi associato al nord e Zhuangzi allo stato meridionale di Chu.

  5. Qual è il significato del Tao nel taoismo?
  6. Nel taoismo, il Tao rappresenta un principio unico e totalizzante da cui tutte le cose provengono e a cui tutte le cose torneranno, simboleggiando l'unità cosmica e la natura.

  7. Come si differenzia il taoismo dal confucianesimo riguardo all'educazione e alla carriera?
  8. Il taoismo è contrario all'educazione e alla carriera, promuovendo una vita semplice e naturale, mentre il confucianesimo valorizza l'istruzione e l'ordine sociale.

  9. Qual è la visione taoista sul linguaggio e la conoscenza?
  10. I taoisti considerano il linguaggio dannoso e la conoscenza relativa, poiché il linguaggio cerca di fissare realtà mutevoli e la conoscenza è vista come soggettiva e in continua evoluzione.

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