Concetti Chiave
- Il Taoismo promuove il "non agire", seguendo il flusso naturale senza cercare di raggiungere obiettivi specifici, eliminando l'ego personale.
- Il concetto di JenJen rappresenta l'uomo ideale che si armonizza con il Tao, sintonizzandosi con la natura e liberandosi dalle distrazioni.
- Il viaggio spirituale taoista, ispirato dall'apologo della farfalla, sottolinea la relatività delle realtà e l'insignificanza dei beni materiali.
- Il Taoismo è legato a una corrente scientifica e medica che enfatizza la circolazione libera del CI, un'energia vitale alla base della medicina cinese.
- La metafora dell'acqua rappresenta la forza attraverso la debolezza, simboleggiando la flessibilità e l'adattamento alle circostanze nel Taoismo.
Indice
Il concetto di non agire
Non fate nulla e non ci sarà nulla che non sia stato fatto. Non agire vuol dire che non devo andare contro quello che è il flusso naturale, non devo quindi cercare di raggiungere qualcosa.
Dobbiamo fare tutto quello che istintivamente vogliamo fare (Juhanz pescava, camminava, cantava..) Non vi è quindi il concetto dell’ego personale.L'uomo ideale nel taoismo
Esiste un uomo ideale per il Taoismo? L’uomo ideale si chiama JenJen (carattere:vero) che è colui che è riuscito a sintonizzarsi con il Tao ed eliminare tutte le cose inutili che lo confondono. Questo è un uomo superiore, ma non è virtuoso, è una persona che è riuscita a tornare indietro.
Viaggio dello spirito e relatività
Viaggio dello spirito: molti taoisti prendono spunto dall’apologo della farfalla e descrivono viaggi verso altri paesi, i maestri che si allontanano dalla realtà contingente e vanno a visitare altri posti, questo serve a mettere in luce la relatività delle realtà e la scarsa importanza che ogni cosa può avere quando è un universo parallelo in mezzo a tanti altri (idea ridimensionamento realtà).
Il flusso vitale e il CI
Al Taoismo è associata una corrente di tipo scientifico, medico che ha varie manifestazioni ed è quella che riconduce anche alla medicina cinese. Riconduce all’idea che all’interno delle persone vi è questo flusso vitale, quest’energia (CI) che deve circolare in maniera libera all’interno di tutti i punti di questo sistema circolatorio che non coincide con quello circolatorio o linfatico. Questa parte scientifica comporta un'alimentazione e una serie di esercizi e serviva ad agevolare il ritorno verso questa naturalità, questo Tao senza interferenze. Questo CI è molto importante perché nel neo confucianesimo verrà preso in considerazione questo elemento.
Opera Laoz e il Dao
Opera Laoz, Daojin Dao: via. D: carisma e virtù dei sovrani che gli permetteva di governare emanando quest’aurea di dominio e autorevolezza. Sono testi molto difficili,è un testo criptico scritto in poesia. È difficile perché parla di questo Tao che non si può definire, che è ma non è allo stesso tempo. È un linguaggio molto esoterico. Gia la traduzione del titolo presenta dei problemi perché questi due caratteri presentano varie valenze. La traduzione più comune: Dao( la via che ci può trarre in inganno se pensiamo alla via di confucio, che ci deve portare da qualche parte. Dao significa anche dire.) Il dao è l’idea che sta alla base del cosmo e che è troppo grande per la nostra comprensione, dobbiamo accettarla ed essere consapevoli del fatto che facciamo parte di essa, ci siamo staccati e dobbiamo ritornarci. Vi è anche l’idea al ciclo della vita. Vi è un passo dove la moglie di Juhanz muore e lui inizia a ballare. Egli non è felice ma è consapevole del fatto che si è e trasformata ed è migrata verso un'altra fase dell’esistenza che l’ha fatta ritornare a questo principio ultimo dell’esistenza e che quindi sta meglio. Questo classico della via e della virtù illustra alcuni concetti già visti in Juhanz in maniera più chiara, in particolare il discorso del non agire.
Il sovrano taoista e la società
Il sovrano Taoista come quello confuciano si identifica con il santo (quello che sa come funzionano le cose) solo che l’interpretazione è diversa. Questo sovrano non fa nulla, ritorno ai sovrani dell’antichità, quando non vi sono leggi, eserciti, tasse ecc...
Il popolo vive in questa sorta di felice ignoranza seguendo l’esempio del sovrano che non agisce ma emana un aura di tranquillità. Non vi è la voglia dell’accaparramento e qui vi è il nocciolo della questione. Se il sovrano non vuole niente, anche i suoi sudditi non vorranno accaparrarsi niente e quindi non vi saranno conflitti e si avrà una società in completa armonia.
La metafora dell'acqua
La metafora dell’acqua. Per mencio indicava la bontà dell’uomo. Per il taoismo l’acqua è qualcosa che sembra debole ma di fatto domina anche le pietre più dure perché alla fine le corrode. Quindi è il simbolo Taoista, perché quello più debole alla fine è il più forte. L’acqua non fa nulla, passa, quindi non ha un preciso obiettivo e ci fa capire come dovremmo essere noi, non ha una forma, dovremo essere flessibili e seguire le condizioni contingenti e non attaccarci a un'ambizione.
Yin e yan nel taoismo
L’elemento dell’acqua è associato allo yin e yan, scuole di questo periodo facilmente sovrapponibili. I due principi che fluiscono l’uno nell’altro. Lo yin è associato alla luna, all’acqua, alla donna. Qualcuno ha detto che il Taoismo è la figura della donna mentre lo yan rispecchia l’elemento maschile, quello della società gerarchizzata che poi avrà la meglio. Quindi il tao è il desiderio di ritornare al mondo primordiale dove il tao è la madre di tutti gli esseri.
Il sovrano ideale e l'anarchia
Questo passo del sovrano è anche stato usato in un altro modo. È stato interpretato nel senso di dominare il popolo attraverso i loro bisogni primordiali e quindi attraverso la tirannide. Juhanz non ha una ricetta per un sovrano ideale, sembra quasi voler inneggiare all’anarchia. Non c’è infatti bisogno di un sovrano se ognuno si ritira nel proprio eremo il sovrano non serve. Laoz invece delinea un sovrano che attraverso il non agire imprime una impressione positiva al popolo che lo imiterà. Metafora neonato: il neonato non è quello puro, senza peccato ma è colui che è più vicino al Tao perché si è appena staccato da esso e non ha nessuna costruzione. Non è stato confuso dalla società. Dobbiamo ritornare al neonato.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di "non agire" nel Taoismo?
- Chi è l'uomo ideale nel Taoismo e quali sono le sue caratteristiche?
- Come viene interpretata la metafora dell'acqua nel Taoismo?
- Qual è il ruolo del sovrano secondo il Taoismo?
- Come viene vista la figura del neonato nel contesto taoista?
Nel Taoismo, "non agire" significa non opporsi al flusso naturale delle cose e non cercare di raggiungere obiettivi forzati. Si tratta di seguire il proprio istinto senza l'interferenza dell'ego personale.
L'uomo ideale nel Taoismo è chiamato JenJen, colui che si sintonizza con il Tao eliminando le distrazioni inutili. È considerato un uomo superiore, non per virtù, ma per il suo ritorno alla semplicità.
L'acqua nel Taoismo simboleggia la forza nella debolezza. Sebbene sembri debole, l'acqua può erodere le pietre più dure, rappresentando la flessibilità e l'adattamento alle circostanze senza un obiettivo fisso.
Il sovrano taoista non agisce direttamente ma emana tranquillità, influenzando il popolo a vivere in armonia senza desideri di accaparramento, portando a una società pacifica.
Il neonato è visto come vicino al Tao perché non è ancora stato influenzato dalla società. Rappresenta la purezza e la semplicità a cui gli individui dovrebbero aspirare a ritornare.