Concetti Chiave
- Le invasioni germaniche portarono alla creazione di regni romano-germanici, dove i Germani detenevano il potere e occupavano le terre migliori.
- Romani e Germani avevano differenze significative in modi di vivere, costumi, leggi, e religione, complicando i rapporti tra le due popolazioni.
- I Germani seguivano leggi orali che privilegiavano la vendetta personale e il guidrigildo, in contrasto con le leggi scritte dei Romani.
- Nonostante le differenze linguistiche, la predominanza numerica dei Romani portò molti Germani a parlare il latino, influenzando le lingue neolatine odierne.
- Alcuni re germanici, come Teodorico in Italia, cercarono di promuovere la convivenza e ridurre i contrasti tra Romani e Germani attraverso leggi comuni e collaborazione.
Le invasioni
Le invasioni dei Germani portarono alla formazione di nuovi regni, detti romano-germanici (o romano-barbarici) perché vi vivevano Germani, che i Romani consideravano barbari, e Romani. Poiché i Germani avevano conquistato queste regioni, essi avevano tutto il potere ed occupavano le terre migliori. I Romani, che erano stati sconfitti, erano esclusi dal potere.
I rapporti tra le due popolazioni non erano facili, anche perché Romani e Germani erano molto diversi per i modi di vivere, i costumi, le lingue, le leggi, la religione. Per i Romani i centri della vita economica, sociale e culturale erano le città e disprezzavano l’istruzione. Mentre i Romani praticavano il commercio sviluppato, i Germani si dedicavano alla caccia, all’allevamento e anche all’agricoltura, ma di tipo molto primitivo.
Le leggi
I Romani avevano leggi scritte, mentre i Germani, che non usavano la scrittura, avevano leggi tramandate oralmente, molto diverse da quelle romane: le leggi germaniche lasciavano largo spazio alla vendetta personale (faida) e al pagamento in denaro per i danni provocati da un uomo ad un altro (guidrigildo).
La religione
Germani e Romani erano spesso diversi anche per religione: alcuni popoli, come i Franchi, erano pagani (cioè non cristiani); altri, come gli Ostrogoti, erano cristiani, ma ariani, cioè seguivano una credenza che la Chiesa condannava come eretica (contraria alla verità).
La lingua
Romani e Germani parlavano lingue diverse, ma poiché i Romani erano più numerosi, in molte regioni i Germani cominciarono a parlare il latino: perciò le lingue che si parlano oggi in Europa occidentale sono in maggioranza neolatine, cioè derivanti dal latino.
La convivenza
Molti re germanici cercavano di favorire la convivenza di Germani e Romani e di ridurre i contrasti per evitare che le tensioni interne indebolissero i loro regni. Essi promulgarono leggi comuni, che tenevano conto sia del diritto romano, sia delle leggi tradizionali germaniche. In Italia il re ostrogoto Teodorico (493-526) scelse alcuni nobili romani come i suoi consiglieri e cercò di creare migliori rapporti tra i Romani e il suo popolo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali differenze tra Romani e Germani?
- Come cercarono i re germanici di favorire la convivenza tra Romani e Germani?
- Qual era l'impatto linguistico delle invasioni germaniche sulle regioni conquistate?
I Romani e i Germani differivano nei modi di vivere, costumi, lingue, leggi e religione. I Romani avevano leggi scritte e praticavano un commercio sviluppato, mentre i Germani avevano leggi orali e si dedicavano alla caccia e all'agricoltura primitiva.
I re germanici promulgarono leggi comuni che integravano il diritto romano con le leggi germaniche tradizionali. In Italia, il re ostrogoto Teodorico scelse nobili romani come consiglieri per migliorare i rapporti tra le due popolazioni.
Nonostante le differenze linguistiche, i Germani iniziarono a parlare il latino, poiché i Romani erano più numerosi. Questo portò alla predominanza delle lingue neolatine in Europa occidentale.