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Concetti Chiave

  • Nel Trecento, le trasformazioni sociali portarono all'arricchimento dei nobili e all'ascesa dei borghesi, mentre la povertà aumentò tra i contadini e i lavoratori salariati.
  • Le rivolte sociali del Trecento, causate da esclusione politica e pesante tassazione, evidenziarono il crescente divario sociale e la diffusione della povertà.
  • In Francia, le jacqueries del 1358 furono insurrezioni contadine contro la nobiltà, alimentate da nuove tasse imposte dal re Giovanni il Buono.
  • In Inghilterra, la rivolta del 1381, guidata da Wat Tyler, scoppiò in risposta alla poll-tax e alle crescenti pressioni economiche sui contadini.
  • A Firenze, la rivolta dei Ciompi del 1378 fu un tentativo degli operai della lana di ottenere maggior influenza politica, ma fallì a causa delle divisioni interne.

Indice

  1. Trasformazioni sociali nel Trecento
  2. Ascesa dei borghesi
  3. Povertà e mendicanti
  4. Rivolte sociali e tensioni
  5. Jacqueries in Francia
  6. Rivolta in Inghilterra
  7. Richieste dei contadini inglesi
  8. Rivolta dei Ciompi a Firenze

Trasformazioni sociali nel Trecento

Nel Trecento vi furono profonde trasformazioni sociali.

  • I nobili, proprietari terrieri, approfittarono dei mutamenti dell’agricoltura per arricchirsi: scelsero produzioni più redditizie e stipularono patti penalizzanti per i contadini.

  • Ascesa dei borghesi

    I borghesi erano in ascesa. Una volta raggiunto il successo, acquistarono terre e titoli nobiliari per entrare a far parte della nobiltà.

  • Povertà e mendicanti

    Aumentò la povertà presso gli strati medi e bassi. Contadini, piccoli artigiani e lavoratori salariati vennero a costituire i nuovi poveri della società tardomedievale. I mendicanti conducevano una vita vagabonda alla ricerca di elemosine generose. Poveri e mendicanti si concentravano prettamente nelle città. Gli Stati promossero la beneficenza e l’assistenza. Nacquero le prime leggi sul lavoro e sulla povertà. Però, emisero anche severe leggi contro mendicanti e vagabondi.

  • Rivolte sociali e tensioni

    Il numero di poveri fu aumentato dalle drammatiche vicende del Trecento. La percentuale dei poveri privi di reddito oscillava tra il 10% e il 20% della popolazione cittadina. Ciò alimentò la violenza e le tensioni sociali.

    Nel Trecento vi furono violente rivolte sociali, sia contadine che urbane, favorite dal crescente divario sociale e dalla diffusione della povertà , che generarono un malcontento generale.

    La causa fondamentale fu l’esclusione dalla vita politica per la stragrande maggioranza della popolazione, che sosteneva il peso maggiore delle tasse. Per questo i moti vengono definiti “rivolte degli esclusi”.

    Le varie rivolte non riuscirono a unirsi a sostegno delle proprie rivendicazioni. I cittadini di mestieri diversi si contrapposero in guerre tra poveri e i lavori delle città si scontravano con quelli delle campagne. I contrasti tra rivoltosi e l’eterogeneità delle loro richieste causarono però l’insuccesso delle rivolte.

    Jacqueries in Francia

    In Francia, nel 1358, il re Giovanni il Buono impose nuove tasse per finanziare il conflitto con l’Inghilterra. La borghesia entrò in agitazione. Un suo leader, Étienne Marcel, richiese che il sovrano consultasse gli Stati Generali, cioè l’assemblea degli ordini. I contadini ne approfittarono per sollevarsi: diedero alle fiamme numerosi castelli, uccisero nobili, bruciarono i documenti che sancivano i loro obblighi verso i proprietari.

    La rivolta contadina fu chiamata jacqueries. Infatti, Jacques Bonhomme era il soprannome dispregiativo per il capo dei ribelli, Guillaume Charles. Da allora vennero definite jacqueries tutte le insurrezioni contadine violente e brevi.

    Dopo 13 giorni, infatti, un esercito di nobili che fece 20 000 morti. La lega dei mercanti parigini guidata da Étienne Marcel aveva inizialmente appoggiato la ribellione contadina, per utilizzarla in funzione antinobiliare. Marcel fu ucciso e il suo movimento venne sconfitto.

    Rivolta in Inghilterra

    Anche in Inghilterra un aggravio fiscale per la guerra contro la Francia fu il pretesto di una rivolta popolare. Nel 1381 il Parlamento approvò la poll-tax. Questa colpiva tutti i cittadini di età superiore ai 15 anni.

    I contadini erano esasperati da difficoltà economiche e da un’aristocrazia terriera che esigeva obblighi sempre più pesanti. La rivolta esplose nel Kent e nell’Essex, sotto la guida di Wat Tyler: i contadini appiccarono il fuoco alle abitazioni signorili, invasero Canterbury e marciarono su Londra. Qui raccolsero il consenso del proletariato urbano, che rivendicava una generica società ideale e la comunione dei beni.

    Il movimento era però indebolito dalle divisioni. Le rivendicazioni erano varie ed eterogenee:

  • Richieste dei contadini inglesi

    i contadini nullatenenti chiedevano il ripristino delle terre comuni e l’abolizione della servitù;

  • i contadini agiati reclamavano l’alleggerimento degli obblighi verso i signori e la diminuzione dei canoni d’affitto;

    Il governo, accolte alcune richieste, sconfisse duramente le frange più radicali e Tyler fu ucciso.

  • Ciompi a Firenze

    Rivolta dei Ciompi a Firenze

    A Firenze il popolo minuto, cioè la manodopera salariata, sfruttato dai maestri delle botteghe, rivendicò una maggior influenza sulle scelte politiche del Comune. Gli operai della lana costituivano il gruppo più numeroso. Nel 1378 gli scardassieri di lana, detti Ciompi, si sollevarono e sotto la guida di Michele di Lando ottennero importanti conquiste politiche. Il fallimento del movimento fu causato dalle divisioni interne. I rivoltosi si divisero e i Ciompi assunsero posizioni sempre più estremiste. Furono sconfitti e li costretti allo scioglimento.

    Nel complesso la rivolta dei Ciompi fallì per l’incapacità di coinvolgere la gente del contado ( come invece era accaduto in Francia e in Inghilterra).

    Le rivolte non furono scoppi di furia per fame, brevi e privi di un programma e strategia. Non sempre corrisposero ai periodi di crisi economica e presentavano motivazioni di giustizia morale: non si accettava che l’autorità violasse norme non scritte che reggevano la vita della comunità.

    Domande da interrogazione

    1. Quali furono le principali trasformazioni sociali nel Trecento?
    2. Nel Trecento, i nobili si arricchirono grazie ai cambiamenti agricoli, i borghesi acquisirono terre e titoli nobiliari, mentre la povertà aumentò tra i contadini e i lavoratori salariati, portando a tensioni sociali.

    3. Cosa causò le rivolte degli esclusi nel Trecento?
    4. Le rivolte furono causate dall'esclusione politica della maggioranza della popolazione e dall'aumento delle tasse, portando a un malcontento generale e a conflitti tra diversi gruppi sociali.

    5. Cosa caratterizzò le jacqueries in Francia?
    6. Le jacqueries furono rivolte contadine violente e brevi, iniziate nel 1358 contro le tasse imposte dal re Giovanni il Buono, culminate con la distruzione di castelli e documenti nobiliari, ma furono rapidamente soppresse dai nobili.

    7. Quali furono le cause e gli esiti della rivolta in Inghilterra del 1381?
    8. La rivolta fu scatenata dalla poll-tax e dalle difficoltà economiche dei contadini, guidati da Wat Tyler. Nonostante alcune richieste accolte, il movimento fu indebolito dalle divisioni interne e Tyler fu ucciso.

    9. Perché fallì la rivolta dei Ciompi a Firenze?
    10. La rivolta dei Ciompi fallì a causa delle divisioni interne e dell'incapacità di coinvolgere la popolazione rurale, portando alla sconfitta e allo scioglimento del movimento.

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