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Concetti Chiave

  • Dopo Federico II, il Sacro Romano Impero attraversò un interregno, mantenendo stabilità grazie alla sua struttura decentralizzata.
  • Rodolfo di Asburgo e Alberto mostrarono scarso interesse per l'Italia, concentrandosi sulla politica interna tedesca.
  • Enrico VII tentò di espandere il potere imperiale in Italia, ma fallì a causa della sua morte prematura a Siena.
  • Ludovico cercò di restaurare il potere imperiale, sostenuto da giuristi che promuovevano la separazione tra Stato e Chiesa.
  • La Bolla d'Oro di Carlo stabilì un metodo elettorale per l'imperatore, contribuendo a uno stato laico con un potere non ereditario.

Indice

  1. Il periodo di interregno
  2. L'elezione di Enrico VII
  3. Ludovico e il potere imperiale
  4. La bolla d'oro e gli Asburgo

Il periodo di interregno

Dopo la morte di Federico II si determinò in Germania un periodo detto di interregno, dove nonostante la mancanza dell’imperatore non si giunse a una situazione di anarchia per la particolare organizzazione dello stato tedesco, caratterizzato da un ordinamento dello Stato non centralizzato, poiché diviso in diverse parti con un certo grado di autonomia. Quando si giunse all’elezione di Rodolfo di Asburgo prima e di Alberto poi, ci fu un totale disinteresse nei confronti della situazione italiana, per l’attenzione invece verso la politica interna tedesca.

L'elezione di Enrico VII

La situazione cambiò con l’elezione di Enrico VII di Lussemburgo, al quale fra l’altro anche Dante fa riferimento nel suo trattato “de Monarchia”, che portava ancora con sè ancora il desiderio di realizzare un impero universale. Nonostante l’appoggio delle scarse forze della fazione dei ghibellini italiani, non riuscì nè a conquistare Firenze nè il regno di Napoli, e morì a Siena.

Ludovico e il potere imperiale

Con l’appoggio di famosi giuristi, che sostenevano la superiorità del potere imperiale e la necessità della separazione del potere tra Stato e Chiesa, il suo successore Ludovico aveva intenzione di proseguire il suo disegno universalistico. Tentó di restaurare il potere imperiale convocando un’assemblea a Rense, dove riaffermò la diretta discendenza divina del suo potere.

La bolla d'oro e gli Asburgo

Il suo successore Carlo si vide costretto ad emanare la cosiddetta “bolla d’oro”, una sorta di regolamento che stabiliva il metodo di elezione dell'imperatore da parte di 3 vescovi e 4 signori laici. Per questo questo si delineava la figura di uno stato laico con un potere non ereditario. Tuttavia proprio per la frammentazione interna, dopo la morte di Enrico VII, si assistette a una graduale presa di potere della famiglia degli Asburgo , che legandosi anche ai governanti dell’Ungheria, deterranno il titolo di imperatore per tutta l’età moderna.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica in Germania durante il periodo di interregno?
  2. Durante il periodo di interregno in Germania, nonostante l'assenza di un imperatore, non si verificò anarchia grazie alla struttura statale non centralizzata, con diverse parti autonome.

  3. Quali furono le ambizioni di Enrico VII e quali ostacoli incontrò?
  4. Enrico VII di Lussemburgo aspirava a realizzare un impero universale, ma non riuscì a conquistare Firenze né il regno di Napoli, morendo infine a Siena.

  5. Cosa stabiliva la "bolla d'oro" e quale fu il suo impatto sugli Asburgo?
  6. La "bolla d'oro" stabiliva il metodo di elezione dell'imperatore da parte di 3 vescovi e 4 signori laici, delineando uno stato laico con potere non ereditario, favorendo la graduale ascesa degli Asburgo al potere imperiale.

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