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Concetti Chiave

  • Sant'Agostino, nato nel 354 a Tagaste, ha trovato nella filosofia e nel cristianesimo una guida per la sua vita, influenzato da Cicerone e Plotino.
  • Ha sviluppato un dialogo interiore per indagare sull'anima e su Dio, fondendo filosofia e religione cristiana, come descritto nelle sue Confessioni.
  • Agostino ha unito ragione e fede attraverso le formule "credere per capire" e "capire per credere", criticando lo scetticismo con la sua teoria dell'illuminazione divina.
  • Nella riflessione ontologica, distingue tra sostanze ed essenze, vedendo Dio come essenza increata e amore sommo che crea il mondo e il tempo attraverso il Logos.
  • Agostino esplora l'origine del male, definendolo come non-essere e insostanziale, argomentando che Dio, essendo bene sommo, non può creare il male.

Indice

  1. Sant'Agostino - Vita, pensiero, filosofia
  2. Riflessione ontologica
  3. Riflessione Pedagogica

Sant'Agostino - Vita, pensiero, filosofia

Aurelio Agostino nacque nel 354 a Tagaste da padre pagano e madre cristiana.

Verso i diciannove anni si avvicinò alla filosofia attraverso la lettura dell’Ortensio di Cicerone.

Si avvicinò alla dottrina cristiana grazie agli iscritti di Plotino nei quali affermava e dimostrava l’incorporeità e l’incorruttibilità di Dio, ciò lo liberò dal materialismo e dal panteismo per arrivare a credere che l’universo fosse pieno di Dio.

Il Vescovo Ambrogio lo introduce alla carriera ecclesiastica con il battesimo. Agostino divenne catecumeno e diffusore della patristica (filosofia + religione cristiana).

Come strumento razionale della ricerca della realtà utilizza il dialogo interiore (teoria scritta nell’ opera Le Confessioni: romanzo interiore scritto sotto forma di narrazione autobiografica intrecciata a riflessioni filosofiche, teologiche, psicologiche ). Attraverso il dialogo interiore indaga:
• sull'Anima :io interiore semplice e vero ( strumento dato da Dio
all’ uomo per arrivare alla verità=Dio)
• su Dio: è vita, essere assoluto (= senza limiti) e normativo che permette all ’uomo di riconoscere la verità dell’io (cioè dell’anima).

La ragione e la fede sono legati tra di loro in quanto si definiscono e si influenzano reciprocamente. Esprima la sua teoria in due formule:

1. Credere ut intelligas (credere per capire) (per credere bisogna avere fede nel dogma)
2. Intellige ut credas (capire per credere)
Agostino criticò le teorie dello scetticismo affermando che il dubbio è garanzia della nostra esistenza e quindi di essere già nella verità, la verità viene data in dono da Dio, il quale è la Luce che illumina la nostra mente (teoria dell’illuminazione= azione divina secondo la quale l’essere umano riceve da Dio la verità ciò illumina a mente umana premettendole di apprendere).

La filosofia agostiniana è composta da varie riflessioni:
• Riflessione gnosologica ( rapporto tra fede e ragione)
• Riflessione antropologica (dialogo interiore)
• Riflessione teologica (teoria dell’illuminazione)
• Riflessione ontologica
• Riflessione pedagogica

Riflessione ontologica

Nella riflessione ontologica Agostino classifica i vari aspetti della realtà dividendoli in sostante ed essenze.
Le sostanze sono dei corpi fisici che possono essere il supporto per altre caratteristiche. Dio è essenza (entità spirituale) in quanto “sostanza” totalmente autosufficiente che per esistere non ha bisogno di altri supporti ed è perciò increata. Dio è essere sommo, è verità , trascendenza, rivelazione, padre, figlio e spirito santo. Dio è amore. L’amore di Dio ci crea ma ci pone anche dei limiti.
Agostino affronta anche la questione della creazione del mondo e della nascita del tempo.
Dio crea il mondo attraverso il Logos e allo stesso tempo crea anche il tempo.
Il tempo però predispone un mutamento e ciò è estraneo alla natura immutabile di Dio.
Perciò Agostino afferma che il tempo è estensione dell’anima causato dai limiti imposti dalla creazione dell’uomo da parte di Dio.
Il tempo viene calcolato dall’anima tramite:
• La memoria storica: per calcolare il passato
• L’attesa: per calcolare il futuro
• L’attenzione: per calcolare il presente

Agostino affronta anche la riflessione sull’origine del male.

Il male è non-essere (privo di bene), è insostanziale. È accidente di un soggetto in quanto anche non essendoci non muta le caratteristiche di un soggetto.
Infine il male è increato in quanto Dio è bene sommo, perciò creare il male vorrebbe dire creare qualcosa che va a nuocere le caratteristiche di Dio.

Riflessione Pedagogica

Secondo Agostino la verità è già presente nell’alunno. Il maestro (= saper essere padroni di qualcosa))dirige solamente l’alunno verso l’illuminazione.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Sant'Agostino e quale fu il suo percorso verso la filosofia e la dottrina cristiana?
  2. Sant'Agostino nacque nel 354 a Tagaste e si avvicinò alla filosofia leggendo l'Ortensio di Cicerone. Successivamente, grazie agli scritti di Plotino, si avvicinò alla dottrina cristiana, liberandosi dal materialismo e panteismo. Fu introdotto alla carriera ecclesiastica dal Vescovo Ambrogio.

  3. Qual è il ruolo del dialogo interiore nella filosofia di Sant'Agostino?
  4. Il dialogo interiore è uno strumento razionale per la ricerca della realtà, utilizzato da Agostino per indagare sull'anima e su Dio. È descritto nella sua opera "Le Confessioni" come un romanzo interiore intrecciato a riflessioni filosofiche, teologiche e psicologiche.

  5. Come Sant'Agostino concilia fede e ragione nella sua filosofia?
  6. Sant'Agostino vede fede e ragione come interconnesse, influenzandosi reciprocamente. Esprime questa relazione con le formule "Credere ut intelligas" (credere per capire) e "Intellige ut credas" (capire per credere), criticando lo scetticismo e sostenendo che la verità è un dono divino.

  7. Qual è la concezione agostiniana del tempo e della creazione?
  8. Agostino afferma che Dio crea il mondo e il tempo attraverso il Logos. Il tempo è un'estensione dell'anima, causato dai limiti imposti dalla creazione dell'uomo. È calcolato dall'anima tramite memoria storica, attesa e attenzione.

  9. Come Sant'Agostino interpreta l'origine del male?
  10. Per Agostino, il male è non-essere, privo di bene e insostanziale. È un accidente di un soggetto e increato, poiché Dio è bene sommo e non può creare qualcosa che nuoccia alle sue caratteristiche.

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