Concetti Chiave
- Salimbene de Adam, un francescano di Parma, è noto per la sua critica feroce e polemica contro Federico II, descritto come un male assoluto nella sua Cronaca.
- La figura di Ezzelino da Romano è dipinta in modo estremamente negativo da Salimbene, rappresentandolo come una personificazione del male assoluto, simile alla descrizione di Federico II.
- Salimbene utilizza la sua abilità oratoria per influenzare l'immagine di Ezzelino, attribuendogli atti di crudeltà e torture disumane nei confronti dei prigionieri.
- Ezzelino da Romano viene descritto come un liberatore dai cronisti, ma anche come un oppressore e un tiranno, circondato da persone malvagie come Ansedisio, suo parente.
- Le cronache di Salimbene contengono immagini vivide e forti di violenza e crudeltà, amplificando la percezione negativa di Ezzelino e Federico II.
Indice
Salimbene e la polemica anti-imperiale
Salimbene de Adam è un francescano proveniente da una nobile famiglia di Parma, entrato nell’ordine francescano nel 1238 accolto da frate Elia, del quale egli stesso fa un ritratto abbastanza polemico. Salimbene viene ricordato per la polemica anti-imperiale: nella sua cronaca la figura di Federico II ha un ruolo molto importante, è il personaggio più nominato, ancor più di San Francesco. Infatti, egli ha una grande avversità per Federico II e per questo raccoglie dicerie, malevolenze e leggende negative sull’imperatore e le ripropone nella Cronaca.
Ezzelino e la sua immagine negativa
Se Federico II è descritto neanche fosse Lucifero disceso sulla Terra, Ezzelino è la personificazione del male assoluto, quasi de-umanizzato. Salimbene era un predicatore, con le parole ci sapeva fare e l’immagine profondamente negativa che è rimasta di Ezzelino è dovuta in gran parte alle prediche di Salimbene. L’immagine che egli offre di Ezzelino è certamente esagerata, nata dalla fantasia del predicatore, avente una connotazione molto simile a quella con cui descrive Federico II.
Ezzelino da Romano [Maurisio] avrebbe rischiato la propria vita per liberare i vicentini e i veronesi dall’oppressione dei padovani e dei mantovani, un’oppressione che lo stesso cronista aveva vissuto sulla propria pelle, riuscendo nell’impresa.
La crudeltà di Ezzelino e i suoi alleati
Fra Giordano, esponente di un’élite padovana che si oppone ad Ezzelino, è considerato in maniera negativa da Maurisio quale “fonte di ogni male”, mentre Rolandino lo vede in maniera molto positiva, come mediatore e pacificatore. [Rolandino] Ansedisio, podestà rettore di Padova, è un parente di Ezzelino “desideroso e pronto al male” che si macchia della morte di molti prigionieri, condannati a morte e decapitati in piazza. Ezzelino non era solo malvagio, ma si circondava di persone malvagie come Ansedisio. [Salimbene de Adam] Nella Cronaca, Salimbene descrive la tortura che Ezzelino faceva subire ai propri prigionieri attraverso immagini infernali e atti di una crudeltà disumana. Ma Salimbene descrive anche, sempre attraverso immagini molto forti, l’uccisione di Alberico e dei familiari per mano dei crociati guidati da Oberto Pallavicino.
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Domande da interrogazione
- Chi era Salimbene de Adam e quale ruolo ha avuto nella rappresentazione di Federico II ed Ezzelino da Romano?
- Come viene descritto Ezzelino da Romano nella cronaca di Salimbene?
- Quali sono le opinioni contrastanti su Ezzelino da Romano e i suoi alleati?
Salimbene de Adam era un francescano di Parma noto per la sua cronaca anti-imperiale. Ha descritto Federico II in termini estremamente negativi e ha contribuito a creare un'immagine di Ezzelino da Romano come incarnazione del male assoluto.
Ezzelino da Romano è descritto come la personificazione del male, con atti di crudeltà disumana e torture infernali inflitte ai prigionieri, secondo le immagini forti usate da Salimbene.
Mentre Salimbene e Maurisio lo vedono negativamente, Rolandino lo considera un mediatore e pacificatore. Ansedisio, parente di Ezzelino, è descritto come malvagio e responsabile di molte morti.