Concetti Chiave
- Papa Niccolò II, con il decreto del 1059, modificò l'elezione papale escludendo basso clero e popolo, limitando l'imperatore ad un ruolo di assenso.
- Condannò simonia e concubinato nel Consiglio di Laterano del 1059 e incoronò Roberto il Guiscardo come duca.
- Alessandro II, successore di Niccolò II, sostenne la riforma ecclesiastica e si oppose alla simonia e al concubinato, sostenuto dai patarini.
- Alessandro II teorizzò il primato della Chiesa, iniziando relazioni con nuovi regni come quello inglese.
- Gregorio VII, successore di Alessandro II, con il Dictatus papae del 1075, affermò la superiorità del potere religioso su quello terreno.
Indice
Riforme di papa Niccolò II
Papa Niccolò II con il Decretum in electione papae del 1059 escluse il basso clero e il popolo dall' elezione del pontefice; inoltre l'imperatore ha la sola funzione di assentire alla scelta dei cardinali.
Passò alla storia anche per aver condannato simonia e concubinato nel Consiglio di Laterano del 1059 ed incoronò Roberto il Guiscardo, duca di Calabria, Puglia e Sicilia.
Alessandro II e la lotta contro simonia
Il successore di Niccolò II fu Alessandro II, un monaco cluniacense sostenitore della riforma ecclesistica. L'impero gli comtrappose il papa Onorio II Cadalo.
Alessandro II lottò contro la simonia e il concubinato, che persistevano ad esistere, appoggiandosi anche al movimento dei patarini.
Per primo elaborò il primato della Chiesa teorizzandolo, e oltre a confrontarsi con il Sacro Romano Impero Germanico, iniziò as avere contatti anche con i regni di recente costruzione come quello inglese.
Gregorio VII e l'età gregoriana
Il successore di Alessandro II fu Gregorio VII, per il quale è detta età gregoriana l'insieme di eventi che interessano la Chiesa nell' XI secolo. Il Dictatus papae, da lui composto nel 1075, dichiara il potere religioso al di sopra di qualsiasi potere terreno.