Concetti Chiave
- Il rapporto tra Stato e Chiesa è stato segnato da secoli di contrapposizione tra potere spirituale e imperiale, iniziando con Ambrogio nel IV secolo e proseguendo con Gregorio Magno nel VI secolo.
- La Chiesa ha iniziato a influenzare le politiche utilizzando la scomunica come strumento per perseguire i propri obiettivi.
- La "Questione romana" del XIX secolo culminò con la perdita dei territori della Chiesa da parte del Regno d'Italia nel 1870, causando tensioni significative.
- I Patti Lateranensi del 1929, firmati da Mussolini e il cardinale Gasparri, risolsero la tensione creando lo Stato indipendente della Città del Vaticano e dichiarando il cattolicesimo religione di Stato.
- L'Accordo di Villa Madama del 1984 ha modificato i Patti Lateranensi, eliminando il cattolicesimo come religione di Stato per promuovere uno Stato più laico.
Indice
Il potere spirituale e temporale
Il Papa, depositario del potere spirituale, si è sempre ritrovato contrapposto al potere imperiale fino a generare una vera e propria lotta che perdurò in Europa per diversi secoli.
Ambrogio, vescovo di Milano nel IV secolo, sostenne l'autonomia del potere spirituale su quello temporale e viceversa, ma fu contraddetto nel VI secolo da Gregorio Magno che appoggiava la necessità del Papa di un braccio temporale.
Da allora, la Chiesa iniziò ad intervenire nelle decisioni politiche utilizzando la scomunica come arma per raggiungere i propri obbiettivi.
La questione romana
In Italia si presentò quindi nel XIX secolo la cosiddetta "Questione romana": nel 186 la Chiesa possedeva un vasto territorio nell'Italia centrale che le venne però sottratto dal Regno d'Italia nel 1870, portandola ad originare una forte tensione con lo Stato, tensione talmente sentita che spinse il Papa a diramare il Non Expedit (in Italiano "Non conviene", disposizione della Santa Sede con la quale il pontefice, per la prima volta Pio IX nel 1874, dichiarò inaccettabile per i cattolici italiani partecipare alle elezioni politiche del Regno d'Italia).
I Patti Lateranensi e le loro conseguenze
Questa tensione si affievolì solamente nel 1929 con la stipula dei Patti Lateranensi firmati da Benito Mussolini (convinto che il riallacciare dei rapporti tra il potere temporale e il potere spirituale avrebbe giovato alla sua propaganda) e dal cardinale Pietro Gasparri l'11 febbraio.
Questo concordato decretava Città del Vaticano uno stato autonomo (a cui vennero tra l'altro riconosciuti diversi benefici) e il cattolicesimo religione di Stato.
I Patti Lateranensi furono successivamente riconosciuti come validi dall'articolo 7 della Costituzione della Repubblica Italiana, nonostante questi impedissero la realizzazione dello Stato laico sognato dai Padri Costituenti. Per questo, furono successivamente modificati il 18 febbraio 1984 con l'Accordo di Villa Madama, il quale prevedeva la disinvestitura del cattolicesimo dal titolo di religione di Stato.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la posizione di Ambrogio e Gregorio Magno riguardo al potere spirituale e temporale?
- Cosa ha causato la "Questione romana" nel XIX secolo?
- Quali furono le conseguenze dei Patti Lateranensi del 1929?
Ambrogio sosteneva l'autonomia reciproca tra potere spirituale e temporale, mentre Gregorio Magno appoggiava la necessità del Papa di avere un braccio temporale.
La "Questione romana" è stata causata dalla sottrazione dei territori centrali italiani alla Chiesa da parte del Regno d'Italia nel 1870, portando a tensioni con lo Stato e al Non Expedit del Papa.
I Patti Lateranensi resero Città del Vaticano uno stato autonomo e il cattolicesimo religione di Stato, ma furono modificati nel 1984 per rimuovere il cattolicesimo come religione di Stato.