Concetti Chiave
- La peste del 1300, causata dal bacillo Yersinia pestis, si diffondeva tramite le pulci dei ratti infetti, facilitata dalla scarsa igiene nelle città.
- Originatasi ai piedi dell'Himalaya, l'epidemia si diffuse rapidamente in Europa grazie agli spostamenti degli eserciti, raggiungendo il continente via rotte commerciali.
- Entro il 1351, la peste si era diffusa in tutta Europa, manifestandosi ciclicamente ogni 9-12 anni senza mai scomparire del tutto.
- L'epidemia era vista come una malattia dell'aria e veniva affrontata con purificazioni, incensi, e riti magici, spesso sfociando in persecuzioni contro ebrei e lebbrosi.
- La peste colpiva selettivamente, creando uno squilibrio demografico con un'alta mortalità infantile e un impatto maggiore sui giovani rispetto agli anziani.
Origine e diffusione della peste
Rimedi e credenze medievali
La peste era per gli uomini del ‘300 una malattia inspiegabile, fu definita come malattia dell’aria poiché si credeva che la diffusione avvenisse attraverso l’aria, l’elemento più diffuso. Diversi erano i rimedi che si provarono per contrastarla: venivano ordinate purificazioni di corpo e aria attraverso salassi e purghe, avvolti da incenso e nubi aromatiche e tappati in casa, si ricorreva a maghi e alla protezione dei santi specializzati nella lotta contro le pestilenze oppure si organizzavano bande di penitenti e flagellanti che per placare l’angoscia finivano per individuare come colpevoli dell’epidemia ebrei e lebbrosi. A causa della mortalità selettiva con cui colpiva la peste vi fu uno squilibrio nella composizione della popolazione: i più colpiti erano i giovani rispetto ai vecchi, ma soprattutto bambini come testimonia l’alta mortalità infantile.