Concetti Chiave
- Nel XIV secolo, Santa Caterina di Siena affronta un periodo di crisi sociale, economica, politica e religiosa, tra cui la peste nera e lo scisma d'Occidente.
- Santa Caterina, nata a Siena nel 1347, diventa una figura spirituale carismatica, influenzando molti seguaci e ricevendo le stimmate della Passione.
- Pur analfabeta, Caterina scrive lettere a politici e religiosi per mantenere l'integrità cristiana, tra cui l'appello a Papa Gregorio XI di tornare a Roma.
- Considerata un modello di anticlericalismo cristiano, Santa Caterina promuove la riforma e la partecipazione dei laici all'interno della Chiesa.
- La festa di Santa Caterina, il 29 aprile, è celebrata con processioni e eventi culturali a Siena e Venezia, onorando anche il suo contributo nell'assistenza sanitaria.
Indice
Contesto storico
Il XIV secolo, periodo storico in cui visse santa Caterina, patrona di Siena, è caratterizzato da significativi sconvolgimenti di tipo sociale, economico, politico e religioso:• crisi sanitaria, con la "peste nera" che colpì il Vecchio Continente
nel 1349;
• crisi politica, con la fine del modello comunale;
• crisi economica, portò anche al fallimento del padre, commerciante di
tessuti;
• crisi della Chiesa con il grande scisma d'Occidente che, nel 1378, dette all'Europa occidentale due papi, uno con sede a Roma e l’altro ad Avignone. Tuttavia, il suo coraggio fu fonte di ispirazione e, modello di vita per ogni cristiano.
Biografia
Penultima di venticinque figli, figlia di Jacopo di Benincasa, nacque a Siena, probabilmente il 25 marzo 1347. Suo padre, un tintore, e sua madre, figlia di un poeta, godevano erano tranquilli economicamente. Caterina aveva sei o sette anni quando Cristo le apparve. La sua vita era fatta di mortificazione e di preghiera; quando aveva, entrò a far parte dei terziari domenicani. La sua figura era talmente prestigiosa e piena di carisma che riuscì a raggruppare numerosi seguaci: essi formarono una specie di una famiglia composta da domenicani, francescani, religiosi di altri ordini e laici, molti dei quali erano nobili da lei convertiti. Nel 1374, il Capitolo generale dei Frati Predicatori, a Firenze, espresse un parere favorevole al suo stile di vita e le attribuì come confessore Raimondo di Capua, a cui si devono tante notizie sulla spiritualità della donna.Caterina ricevette poi le stimmate della Passione. Iniziò a predicare una crociata contro l'Islam, ma una rivolta dello Stato Pontificio la distolse da questa impresa. Si recò ad Avignone, insistette con fermezza affinché PapaGregorio XI tornasse a Roma alla fine del 1376, predicò la pace in Italia. Quando, il 27 marzo 1378, il papa morì, essa seguì molto da vicino la non facile elezione di Urbano VI e, immediatamente dopo, anche la questione del Grande Scisma d'Occidente, schierandosi dalla parte del Papa di Roma.
Fu canonizzata nel 1461. Fu proclamata seconda patrona di Roma nel 1866, patrona d'Italia nel 1939 e dottore della Chiesa nel 1970. La sua festa è il 29 aprile.
Una donna d'azione
La sua era fu un misto fra misticismo e azione. Nel corso della sua vita, questa terziaria domenicana, pur originaria da un ambiente relativamente modesto fece di tutto di tutto per evitare che la barca del cristianesimo si capovolgesse. Analfabeta, non si scoraggiò ed imparò a scrivere benché già adulta: inviò lettere a tutti i signori e politici d'Europa, compreso il papa per consigliarli o rimproverarli.L'esempio più famoso è quello della sua visita ad Avignone, dove chiese al pontefice Gregorio XI di tornare a Roma. Se il ritorno di quest'ultimo non fu probabilmente deciso direttamente dall'intervento della santa (il papa già desiderava tornare per non cedere nulla allo Stato Pontificio, minacciato dalle città italiane, pronte ad ingrandire i propri territori, soprattutto Firenze), la capacità di Santa Caterina di sfidare i governanti del suo tempo è esemplare.
Un modello di anticlericalismo cristiano
Santa Caterina è un modello di anticlericalismo cristiano, cioè di giusta opposizione ai governanti cattolici pur essendo "anima e corpo al servizio della Chiesa". In un tempo in cui il posto dei laici provocava spesso molti dibattiti all'interno della Chiesa, il suo esempio indica la via da seguire. Infatti, anche se non è riuscita a evitare le tragedie del suo tempo, compreso lo scisma, l’eredità che ci ha lasciato è immensa.Fu in particolare all'origine della grande riforma domenicana del secolo successivo. I suoi pensieri, trasmessi in Il Dialogo, la compilazione delle sue corrispondenze, suscitarono ammirazione e divennero rapidamente autorevoli.
"La vita è un ponte"
Nel suo discorso nel giorno in cui l'ha dichiarata patrona d'Europa nel 1999, Giovanni Paolo II ha riassunto il valore di questa eccezionale Santa: "Caterina fu instancabile nel suo impegno per risolvere i tanti conflitti che affliggevano la società del suo tempo. I suoi sforzi per portare la pace hanno raggiunto il livello dei leader europei [...] Anteponendo 'Cristo crocifisso e la dolce Maria' alle parti coinvolte, ha chiarito che in una società ispirata ai valori cristiani, non ci possono mai essere ragioni di conflitto così gravi che le ragioni della necessità della forza prevalgano sulla forza della ragione". Mentre la solidarietà europea è stata messa alla prova, la singolare combattività del suo santo patrono rimane un modello.Rispetto ai suoi predecessori, Papa Francesco cita relativamente poco Santa Caterina. Tuttavia, possiamo intuire la sua influenza in uno dei fili rossi del suo pontificato, quello dei ponti. Se, come ama ricordare il papa argentino, è necessario costruire "ponti, non muri", il santo italiano risponde: "La vita è un ponte: attraversalo, ma non farne casa tua". Ancora oggi ricorda che il ruolo del papa è, come indica l'etimologia di 'pontifex', quello di costruttore di ponti sulla valle delle lacrime che è il mondo; quello di un ponte che collega le anime e le conduce a Dio, loro destinazione finale.
Gli eventi in occasione della sua festa
Ogni anno il 29 aprile si svolge a Varazze, una processione in onore della festa di Santa Caterina da Siena. Ha fatto la storia nel suo paese salvando migliaia di vite durante l'epidemia di peste nera. Nella sua città natale, non appena la malattia apparve nel 1374, non esitò a trasformare letteralmente la sua casa per accogliere i malati. "Ho visto migliaia di uomini e donne scendere in fretta dalla cima delle montagne, correre dalla terra circostante, quasi rispondendo al suono di una misteriosa tromba. Venivano a trovarla, non pretendevano di parlare, bastava la sua presenza per convertire le anime e metterle in contrizione", testimonia il suo confessore, padre Raimondo de Capua. Durante una visita a Varazze due anni dopo, Caterina fu molto toccata dal profumo di morte che regnava nella città, completamente decimata dalla peste. Pregò intensamente e chiese agli abitanti di costruire una cappella in onore della Santissima Trinità. La leggenda narra che Varazze fu così liberata dall'epidemia.Tutti gli anni, in occasione della festa liturgica del 29 aprile, la diocesi di Siena organizza una ricca serie di iniziative religiose e culturali che ruotano intorno alla figura della santa: conferenze, omaggi floreali, processione lungo le vie medioevali della città, offerta dell’olio destinato alla lampada votiva, visita alla casa della santa, celebrazione in cattedrale di una messa solenne con benedizione all’Italia e all’Europa ed esposizione delle reliquie; tutto termina con la sbandierata delle contrade.
A Venezia si sottolinea il fatto che durante la sua vita Santa Caterina si è anche dedicata all’assistenza sanitaria e che, per questo, è anche la patrona degli infermieri. Infatti, nella chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti, dopo aver esposto una reliquia della santa, viene impartita un’apposita benedizione a tutto il personale medico e paramedico e ai volontari.
Non bisogna confondere le celebrazioni in onore a Santa Caterina da Siena, con la tradizione francese delle “catherinettes”, cioè le ragazze da 25 anni in poi, ancore celibi e i n cerca di fidanzato. L’usanza si rifà a Santa Caterina d’Alessandria la cui festa, per altro, è stata eliminata dal calendario.
Domande da interrogazione
- Quando è nata Santa Caterina da Siena?
- Quali sono le crisi che hanno caratterizzato il XIV secolo?
- Cosa ha fatto Santa Caterina per evitare che la barca del cristianesimo si capovolgesse?
- Perché Santa Caterina è considerata un modello di anticlericalismo cristiano?
- Quali sono gli eventi che si svolgono in occasione della festa di Santa Caterina da Siena?
Santa Caterina da Siena è nata probabilmente il 25 marzo 1347.
Le crisi che hanno caratterizzato il XIV secolo sono la crisi sanitaria della peste nera, la crisi politica con la fine del modello comunale, la crisi economica che ha portato al fallimento del padre di Caterina e la crisi della Chiesa con il grande scisma d'Occidente.
Santa Caterina ha inviato lettere a tutti i signori e politici d'Europa, compreso il papa, per consigliarli o rimproverarli. Ha anche visitato Avignone per chiedere al pontefice Gregorio XI di tornare a Roma.
Santa Caterina è considerata un modello di anticlericalismo cristiano perché si opponeva giustamente ai governanti cattolici pur essendo al servizio della Chiesa. Ha dimostrato che i laici possono avere un ruolo importante nella società ispirata ai valori cristiani.
In occasione della festa di Santa Caterina da Siena si svolgono processioni, conferenze, omaggi floreali, visite alla casa della santa, celebrazioni di messe solenni e sbandierate delle contrade. Inoltre, a Venezia viene impartita una benedizione al personale medico e paramedico e ai volontari.