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Concetti Chiave

  • La morte di Enrico VI causò una grave crisi nell'Impero, con Guelfi e Ghibellini tedeschi che si scontrarono per la successione.
  • Innocenzo III perseguì una politica teocratica, cercando di impedire l'unione delle corone imperiale e siciliana sotto Federico II.
  • Papa Innocenzo III scomunicò Ottone per aver tentato di invadere la Sicilia e incoronò Federico di Svevia, sperando di controllarlo.
  • La rivalità tra Ottone e Federico culminò nella battaglia di Bouvines nel 1214, con la vittoria di Federico e dei suoi alleati francesi.
  • La difesa della fede cattolica da parte del papa comportò misure contro le eresie e la promozione della quarta crociata.

Indice

  1. L'incoronazione di Enrico VI
  2. La crisi dell'impero svevo
  3. L'ascesa di Innocenzo III
  4. Il conflitto tra papato e impero
  5. La rivalità tra imperatori
  6. La politica teocratica del papa
  7. La lotta contro le eresie

L'incoronazione di Enrico VI

Enrico VI II fu Incoronato re a Palermo e per la Casata di Svevia si concretizzava la possibilità della creazione di un vasto Impero Mediterraneo.

La crisi dell'impero svevo

Purtroppo, la morte improvvisa di Enrico portò a una grave crisi dell'impero.

Infatti, l'imperatore aveva soltanto un figlio, che allora aveva solamente tre anni, cioè il futuro Federico II. Se ne approfittarono Guelfi e Ghibellini tedeschi, che tornarono a scontrarsi per ottenere la successione Imperiale. I Ghibellini elessero Filippo di Svevia, il fratello di Enrico, mentre i Guelfi scelsero ottone di Brunswick, della casata di Baviera. Nel frattempo, in Italia i comuni stavano riaffermando la loro autonomia, cacciando i governatori tedeschi.

L'ascesa di Innocenzo III

Nel 1198 divenne papa Innocenzo III. Il suo programma politico e religioso riprendeva quello di Papa Gregorio VII. Quest'ultimo sosteneva la superiorità del potere della Chiesa e che il potere temporale derivasse da quello spirituale, paragonandolo al modo in cui la luna riceveva la luce dal sole. È evidente la sua volontà di porre il papato al di sopra di ogni potere.

Il conflitto tra papato e impero

Il pontefice cerca di impedire che l'impero andasse al piccolo Federico di Svevia. Fece ciò per evitare un accerchiamento da parte degli Svevi, che sarebbe derivata dall'unione tra la corona imperiale e quella siciliana. Quindi, proprio per questo, appoggia in un primo momento Ottone di Brunswick, che gli promette piena sovranità a Roma e sui territori pontefici. Ottone, alla morte di Filippo di Svevia, viene incoronato imperatore a Roma dal papa.

Il papa non nasconde l'intenzione di intervenire nelle vicende dell'impero. Ottone, non rispettando i patti stipulati, tenta di invadere la Sicilia. Il papa lo scomunica e incorona imperatore il giovane Federico di Svevia. Il papa, essendo suo tutore, sperava di poterne controllare l'operato. Federico si impegnò a non unire le due corone e riconobbe tutte le concessioni fatte inizialmente da Ottone al papa.

La rivalità tra imperatori

Esplose la rivalità tra l'imperatore deposto, alleato con il re d'Inghilterra, e quello designato, alleato col re francese, Filippo II Augusto. La battaglia decisiva si svolse a Bouvines nel 1214 e vide la sconfitta di Ottone.

La politica teocratica del papa

La politica teocratica sembra essere di grande successo: il re d'Inghilterra è quello di Aragona si erano dichiarati suoi vassalli; il re francese e quello del Portogallo avevano subìto i suoi interventi.

La lotta contro le eresie

La lotta per la difesa e la diffusione della fede Cattolica doveva essere, secondo il papa, l'impegno centrale della chiesa. Per questo il pontefice assunse contemporaneamente provvedimenti contro le eresie (deviazione di una dottrina dal pensiero ufficiale della Chiesa) e promosse la quarta crociata.

Con la stessa intolleranza sviluppatosi nel corso delle Crociate fu affrontata anche la repressione dei movimenti ereticali sorti fra il XII e il XIII secolo. Si trattava di gruppi di fedeli con idee anche molto diverse, ma accomunati dall'ideale di povertà e di ritorno al Vangelo e dal desiderio di una Chiesa spirituale, di cui rimproveravano la corruzione e il coinvolgimento nelle questioni temporali.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze immediate della morte di Enrico VI per l'Impero?
  2. La morte improvvisa di Enrico VI portò a una grave crisi dell'impero, con la ripresa degli scontri tra Guelfi e Ghibellini per la successione imperiale e l'affermazione dell'autonomia dei comuni italiani.

  3. Come intervenne papa Innocenzo III nelle vicende dell'impero dopo la morte di Enrico VI?
  4. Papa Innocenzo III cercò di impedire che l'impero andasse al piccolo Federico di Svevia, appoggiando inizialmente Ottone di Brunswick per evitare l'accerchiamento degli Svevi, ma poi scomunicò Ottone quando tentò di invadere la Sicilia, incoronando Federico di Svevia come imperatore.

  5. Qual era il programma politico e religioso di papa Innocenzo III e come si rifletteva nella sua politica teocratica?
  6. Il programma politico e religioso di papa Innocenzo III, ispirato a Papa Gregorio VII, sosteneva la superiorità del potere della Chiesa sul potere temporale, mirando a porre il papato al di sopra di ogni altro potere, come dimostrato dal suo intervento nelle vicende dell'impero e dalla sua politica teocratica.

  7. In che modo papa Innocenzo III si impegnò nella difesa e diffusione della fede cattolica?
  8. Papa Innocenzo III si impegnò nella difesa e diffusione della fede cattolica attraverso provvedimenti contro le eresie e promuovendo la quarta crociata, oltre alla repressione dei movimenti ereticali, evidenziando la sua intolleranza sviluppatasi nel corso delle Crociate.

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