Concetti Chiave
- Gli Ordinamenta Populi del 1260, collegati ai Flagellanti, vietano il possesso di armi ai milites, limitando la loro influenza e prevenendo tumulti.
- Le norme proibiscono agli abitanti delle zone rurali intorno a Perugia di unirsi a sommosse, indicando un intento anti-tumulto del governo popolare.
- Il divieto di giuramenti vassallatici, punito con la decapitazione, evidenzia l'intento di eliminare le strutture militari di potere.
- Diverse sanzioni per il possesso di armi distinguono tra milites e popolani, riflettendo il dominio del Popolo al governo.
- Il vescovo di Perugia collabora con il Popolo, scomunicando chi si oppone alla pace, mostrando un'alleanza per stabilizzare il potere popolare.
Indice
Esempio di Perugia e Ordinamenta Populi
Per suffragare la sua posizione, Maire Vigueur porta l’esempio di Perugia, parlando degli Ordinamenta Populi (1260) editi da John Grundman e collegati al movimento dei Flagellanti; essi sono presenti nelle Riformanze, conservate nell’Archivio Storico di Perugia.
Norme anti-tumulto e giuramenti vassallatici
Le disposizioni in essi contenute, sebbene i milites siano nominati raramente, li riguardano: è vietato il possesso delle armi (né in pubblico, né in privato) e sono essi che girano armati; si vieta agli abitanti del contado (terre che sono intorno a Perugia) di partecipare ai tumulti (perciò Maire Vigueur le chiama norme anti-tumulto), così come gli assembramenti di persone volti alla contestazione; un’altra parte rende ancora più chiari i destinatari a cui gli Ordinamenta sono rivolti: laddove ordinano che nessuno si possa rendere vassallo di qualcun altro, o possa giurare fedeltà a qualcuno, si riferiscono certamente ai milites perché sono loro che avevano i vassalli o clientele armate e ora che il popolo è arrivato al potere sono maggiormente pericolosi, perché c’è il rischio di un rovesciamento del potere. In questo caso, la punizione prevista per chi presta giuramento vassallatico è la decapitazione, la morte, una pena molto rara nei governi di epoca comunale e che fa comprendere le intenzioni del popolo, cioè il voler demolire la struttura della milizia attraverso singoli aspetti (e quello dei giuramenti vassallatici era il più importante).
Pene per detenzione impropria di armi
Per la detenzione impropria di armi, la pena maggiore la pagava chi aveva giurato di fare la pace e non la sta rispettando (100 lire), mentre chi non aveva partecipato alla precedente operazione di pacificazione e viene trovato a portare le armi, se è un miles deve pagare 50 lire, se è un popolano 10 lire: anche questa differenza testimonia che è il Popolo al governo. Nessun fabbro deve sistemare le armi, altrimenti pagherà una multa.
Collaborazione tra vescovo e Popolo
Successivamente, viene chiesto al vescovo di Perugia di scomunicare quanti avevano giurato per qualche parte; questo dimostra che vescovo e Popolo stanno procedendo a fianco, per intenti comuni. Coloro che non vogliono fare la pace possono essere costretti dal capitano e dal Podestà: le paci sono obbligatorie, non c’è libera iniziativa all’interno della cittadinanza.
Bibliografia:
Progetti di trasformazione della società nei regimi di Popolo, Jean-Claude Marie Vigueur
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale degli Ordinamenta Populi del 1260 a Perugia?
- Quali sono le pene previste per la violazione delle disposizioni sugli armamenti?
- Qual è il ruolo del vescovo di Perugia secondo gli Ordinamenta Populi?
Gli Ordinamenta Populi mirano a limitare il potere dei milites e prevenire i tumulti, vietando il possesso di armi e i giuramenti di fedeltà, per consolidare il potere del Popolo.
Le pene variano: chi ha giurato di fare la pace e non la rispetta paga 100 lire, un miles trovato armato paga 50 lire, un popolano 10 lire, e i fabbri che riparano armi sono multati.
Il vescovo è chiamato a scomunicare chi ha giurato fedeltà, dimostrando la collaborazione tra il vescovo e il Popolo per mantenere l'ordine e la pace.