Concetti Chiave
- I Vichinghi costruivano drakkar, imbarcazioni veloci e manovrabili con scafo poco profondo, ideali per navigare in fondali bassi e risalire i fiumi.
- Le navi vichinghe erano più rapide di quelle anglosassoni e franche e potevano trasportare truppe e bottino.
- Dal VII-VIII secolo, i Vichinghi iniziarono a utilizzare le vele, precedentemente navigavano a remi con una struttura navale più semplice.
- La combinazione di rematori e una vela quadrata conferiva alle navi grande manovrabilità, facilitando attacchi rapidi e ritirate veloci.
- Le navi vichinghe erano anche usate come tombe per i capi defunti, sepolti nei drakkar con ricchi corredi funerari.
Indice
Abilità dei vichinghi nella navigazione
I Vichinghi erano abili costruttori di imbarcazioni e valenti navigatori, essi utilizzavano imbarcazioni veloci e manovrabili, i cosiddetti drakkar, dotati di scafo poco profondo, che consentiva di navigare in fondali bassi e dunque di risalire il corso dei fiumi.
Evoluzione delle tecniche navali
Le loro navi abbastanza capiente da essere in grado di imbarcare truppe e bottino erano inoltre più veloci di quelle degli Anglosassoni e dei Franchi benché secondo alcune testimonianze archeologiche, solo tra VII e VIII secolo i Vichinghi cominciassero a utilizzare le vele; prima le loro navi procedevano a remi, non avevano l'albero centrale, e la cinghia era ancora rudimentale.
Perciò l'epoca delle migrazioni vichinghe coincise con una notevole evoluzione delle tecniche navali.Strategie di attacco e tradizioni funerarie
La presenza a bordo di rematori e di una sola vela quadrata permetteva una notevole manovrabilità. Perciò la tecnica di attacco vichinga era semplice ma efficace: essi utilizzavano le vie d'acqua marittime o fluviali per raggiungere l'obiettivo e per ritirarsi rapidamente dopo la razzia. Le navi ebbero dunque grande importanza nella tradizione guerriera vichinga, tanto che esse erano impiegate anche come bare per i capi defunti , deposti nel dakkar con i loro ricchi corredi funerari e poi sepolti nelle torbiere di cui abbondava il territorio norvegese.