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Concetti Chiave

  • Costantino riunì l'intero impero romano sotto il suo controllo nel 324, promuovendo uno Stato forte e centralizzato.
  • L'Editto di Milano del 313 garantì la libertà di culto ai cristiani e rafforzò i legami tra l'Impero e la Chiesa.
  • Costantino si schierò contro l'arianesimo, convocando il Concilio di Nicea nel 325 per affrontare questa eresia.
  • La fondazione di Costantinopoli su Bisanzio rappresentò una nuova capitale con caratteristiche pagane e occidentali.
  • La riorganizzazione militare di Costantino portò a una crescente barbarizzazione dell'esercito, garantendo pace e stabilità per decenni.

Indice

  1. L'ascesa di Costantino
  2. L'Editto di Milano e la tolleranza religiosa
  3. L'arianesimo e il concilio di Nicea
  4. La fondazione di Costantinopoli

L'ascesa di Costantino

Nel 305 quando Diocleziano e Massimiano abdicarono ci furono delle lotte per avere il potere. Prevalessero Costantino e Licinio. Costantino si insediò ufficialmente come imperatore in Occidente dal 313, Licinio, invece, divenne imperatore della parte orientale dell’impero. Dal 324, a seguito dell’uccisione di Licinio, Costantino riunì tutto il potere nelle proprie mani e diede inizio a una nuova dinastia. Egli era convinto della necessità di uno Stato forte e si adoperò per riorganizzare la società: gli obiettivi della sua politica furono un esercito efficiente, un saldo potere centrale, la fine dei conflitti religiosi e culturali. Costantino considerava inoltre una necessità primaria la creazione di una nuova classe dirigente che fosse favorevole alla monarchia.

L'Editto di Milano e la tolleranza religiosa

Costantino decise di puntare sui cristiani che erano ben organizzati, potenti economicamente e distribuiti fra i vari strati della popolazione. Costantino, quindi, con l’Editto di Milano del 313, concesse ai cristiani libertà di culto e restituiva loro immediatamente e senza alcun indugio gli edifici confiscati nelle persecuzioni precedenti, promulgò poi una serie di leggi in loro favore. In tal modo egli vincolò il destino della propria dinastia e dello Stato al cristianesimo, facendo si che da allora l’Impero e la Chiesa divenissero strettamente solidali. L’editto di Milano non riguardava i soli cristiani, ma i credenti di tutte le religioni, nella linea di una tolleranza religiosa caratteristica dello stato romano.

L'arianesimo e il concilio di Nicea

Grazie all’Editto di Milano un numero sempre maggiore di cristiani poté occupare cariche importanti dell’amministrazione dello Stato e dell'esercito e la Chiesa raggiunse un potere economico e un’influenza sociale mai avuti prima. Costantino si pose ufficialmente come tutore della religione cristiana infatti si intromise nelle controversie religiose causate dalle eresie. Un'eresia in particolare rischiò di creare una grave frattura: l'arianesimo. Essa prendeva il nome dal prete Ario, questi, di fronte al problema di conciliare il monoteismo con la natura divina delle tre Persone della Trinità, sostenne che il figlio, Gesù, non fosse identico a Dio Padre, ma in posizione subordinata, in quanto creato da lui di una sostanza diversa. L'arianesimo si diffuse largamente e divise la chiesa, per cercare di sanare la frattura, l'imperatore Costantino convocò un concilio di vescovi a Nicea nel 325, che respinsero la dottrina di Ario e lo scomunicarono. Tuttavia l’arianesimo non sparì immediatamente. Malgrado l’invadenza del potere politico, la Chiesa aveva solide basi, e ben presto rivendicò la sua autonomia rispetto al potere imperiale.

La fondazione di Costantinopoli

Un altro atto di Costantino gravido di conseguenze fu la fondazione di una nuova capitale, costruita nel luogo nell’antica Bisanzio. La capitale si chiamò Costantinopoli; l’imperatore la concepì come una città pagana, senatoria e occidentale. Costantino si occupa anche di riordinare l’esercito secondo le linee già indicate da Diocleziano. Il nucleo dell’esercito divenne la guardia del corpo dell’imperatore, che fu notevolmente incrementata di numero e che era formato in gran parte da truppe di origine barbarica. Così, prima ancora delle invasioni esterne, l’organismo più importante dello Stato si barbarizzò già nel corso del IV secolo. Quando Costantino morì , nel 337, la situazione esterna sembrava tranquilla, in effetti l’esercito avrebbe assicurato per circa 60 anni un periodo di pace e di sicurezza.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze dell'abdicazione di Diocleziano e Massimiano nel 305?
  2. Dopo l'abdicazione di Diocleziano e Massimiano, ci furono lotte per il potere che portarono Costantino e Licinio a prevalere, con Costantino che divenne imperatore in Occidente e Licinio in Oriente.

  3. Quali furono gli obiettivi principali della politica di Costantino?
  4. Costantino mirava a creare uno Stato forte con un esercito efficiente, un potere centrale saldo, e la fine dei conflitti religiosi e culturali, oltre a formare una nuova classe dirigente favorevole alla monarchia.

  5. Come influenzò l'Editto di Milano del 313 la posizione dei cristiani nell'Impero?
  6. L'Editto di Milano concesse ai cristiani libertà di culto e restituì loro gli edifici confiscati, permettendo loro di occupare cariche importanti e aumentando il potere economico e l'influenza sociale della Chiesa.

  7. Quale fu la risposta di Costantino all'eresia dell'arianesimo?
  8. Costantino convocò un concilio di vescovi a Nicea nel 325, che respinse la dottrina di Ario e scomunicò l'arianesimo, anche se non scomparve immediatamente.

  9. Quali furono le implicazioni della fondazione di Costantinopoli da parte di Costantino?
  10. Costantinopoli fu concepita come una città pagana, senatoria e occidentale, e la sua fondazione segnò un importante cambiamento politico e culturale, con l'esercito che si barbarizzò già nel IV secolo.

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