Concetti Chiave
- I secoli XI e XII videro una forte inquietudine sociale e fermenti religiosi a causa della mondanizzazione della Chiesa e delle interferenze del potere terreno nelle nomine religiose.
- Per contrastare il degrado della Chiesa, si cercò di liberarla dal potere imperiale e si sostennero gruppi che chiedevano rinnovamento, senza però una vera collaborazione tra le due direzioni.
- L'ordine benedettino, con la fondazione del monastero di Cluny, rappresentò un modello di religiosità, sottraendo le sue proprietà dall'intervento dell'autorità temporale e contribuendo alla reazione contro la mondanizzazione.
- Movimenti come i Patarini, i Valdesi e i Catari furono definiti eretici dalla Chiesa, poiché predicavano riforme che includevano dissenso verso le gerarchie ecclesiastiche e sfidavano i principi dottrinali.
- La Chiesa reagì ai movimenti eretici con il Tribunale dell'Inquisizione e crociate, utilizzando gli ordini dei Domenicani e dei Francescani per la predicazione e come esempio di povertà.
Indice
Presentazione dell’argomento
I secoli XI e XII sono caratterizzati da una certa inquietudine sociale e da fermenti religiosi non indifferenti. Tutto questo affonda le radici.• nella situazione che si è venuta a creare con la mondanizzazione della Chiesa a seguito dell’istituzione dei vescovi-conti che ha portato ad una forte coincidenza di interessi fra i feudatari e l’alto clero.
• nell’ interferenza del potere terreno nell’istituzione delle chiese e nella nomina di religiosi.
Come si porre rimedio alla situazione
Per porre un rimedio ad un simile degrado, vengono seguite due strade:1) il Papa, dall’alto della sua autorità, sia sul piano politico che teorico, cerca di liberarsi dal condizionamento del potere imperiale.
2) si fanno portatori di esigenze di cambiamento e di rinnovamento anche gruppi minoritari di intensa spiritualità o larghe masse di credenti che provano il disagio sociale derivato dalle vecchie strutture feudali, in contrasto con la nuova vita che caratterizza i Comuni, unito alla constatazione che il clero conduce una vita ben lontana dai dettami della religione,
Queste due direzione, una dall’alto e l’altra dal basso, non sono, purtroppo, animate da uno spirito di collaborazione, anzi, spesso fra di esse non mancano momenti di aspro conflitto.
L’ordine benedettino
Un chiaro segno di volontà di reazione alla mondanizzazione della Chiesa ci è data dalla fondazione, nel 910, del monastero di Cluny, in Borgogna. Il fondatore aveva provveduto a donare al Papa il monastero con tutte le terre annesse e questo sottraeva le proprietà monastiche da ogni intervento dell’autorità temporale e quindi da ogni rischio di corruzione.I monaci si ispiravano alla regola di San Benedetto e il monastero, guidato da abati di grande rilievo, diventò presto un modello di religiosità. Ebbe una grande diffusione, a tal punto che nel 1100 esistevano 1200 conventi benedettini.
L’ordine dei Cistercensi
Nel 1098, fu fondato un altro ordine, quello dei monaci Cistercensi, il cui nome deriva dal monastero francese di Citeaux. Anche in questo caso, la diffusione in Europa fu immediata. Ovunque veniva predicata la necessità di praticare una povertà assoluta.Da questo movimento emerse la figura di Gioacchino Fiore, ricordato anche da Dante nel Paradiso, che nei suoi scritti parlava di un prossimo avvento dello Spirito Santo, un evento a cui l’umanità avrebbe dovuto prepararsi con una vita pura.
La Chiesa e gli ordini monastici
Che atteggiamento manteneva la Chiesa nei confronti di questi ordini monastici che predicavano una forte necessità di riforma? Fintanto che essi si mantennero all’interno dell’ortodossia, la gerarchia papale non poteva far altro che approvarli.Quando invece il desiderio di rinnovamento assunse delle forme meno mistiche, con implicazioni sociali e con un insanabile dissenso se non ostilità, nei confronti delle gerarchia, il conflitto con il Papato diventò inevitabile. Questo si verificò nei confronti di alcuni movimenti - i Patarini, i Valdesi, i Càtari - che furono definiti eretici.
I Patarini
I Patarini, il cui nome deriva dal milanese patèi = stracci, alla polemica contro la corruzione della gerarchia ecclesiastica aggiunsero l’insurrezione contro Guido da Velate, un arcivescovo nominato dall’Imperatore e molto gradito dall’aristocrazia milanese. Pertanto alle motivazioni etico-religiose, si aggiunsero quelle politiche e di classe.
I Valdesi
I Valdesi, chiamati così perché seguaci di Pietro Valdo (un ricco mercante di Lione che abbandonò tutte le ricchezze di famiglia per dedicarsi, in piena povertà, alla predicazione, proprio come fece Sam Francesco) volevano, addirittura eliminare la Chiesa, sostenendo che le Sacre Scritture non hanno bisogno di intermediari perché l’uomo se è puro, diventa automaticamente “sacerdote”.
I Catari
I Catari, nome derivato dal greco katharós = puro, intendevano tutto l’universo come un terreno di scontro fra due forze opposte, il Bene e il Male, e negavano che la Grazia divina avesse un’azione salvifica nei confronti dell’uomo.
La reazione della Chiesa
Di fronte a tutti questi movimenti che attaccano senza mezzi termini i principi dottrinali, che trovano le loro radici negli interessi antifeudali e che quindi riscontra consensi all’interno della civiltà comunale, la Chiesa reagì ora con violenza, ora con la persuasione.Nel 1184, viene istituito il Tribunale dell’Inquisizione il cui scopo era di organizzare processi per condannare e punire severamente gi eretici. Inoltre, essa bandì apposite crociate, come quella contro i Càtari di Albi (= Crociata contro gli Albigesi) che causò la fine irreversibile della civiltà provenzale.
In altri casi, la Chiesa si servì di altri due ordini monastici: i Domenicani, ordine fondato da Domenico di Guzman e i Francescani, ordine fondato da San Francesco d’Assisi. Ai Domenicani, distinti per la formazione culturale, venne affidata la predicazione e il Tribunale dell’Inquisizione. Invece, l’ ordine francescano venne utilizzato come esempio di povertà da seguire.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali dell'inquietudine sociale e dei fermenti religiosi nei secoli XI e XII?
- Quali furono le due strade seguite per porre rimedio al degrado della Chiesa?
- Quale fu il ruolo dell'ordine benedettino nella reazione alla mondanizzazione della Chiesa?
- Come reagì la Chiesa ai movimenti che predicavano la riforma e il rinnovamento?
- Quali furono le misure adottate dalla Chiesa contro i movimenti eretici?
Le cause principali furono la mondanizzazione della Chiesa e l'interferenza del potere terreno nelle nomine religiose, che portarono a una coincidenza di interessi tra feudatari e alto clero.
Si cercò di liberare la Chiesa dal condizionamento del potere imperiale e si sostennero gruppi di credenti che chiedevano cambiamento e rinnovamento.
L'ordine benedettino, con la fondazione del monastero di Cluny, rappresentò un modello di religiosità e sottrasse le proprietà monastiche dall'intervento dell'autorità temporale.
La Chiesa approvò gli ordini monastici finché rimasero ortodossi, ma reagì con conflitto quando i movimenti assunsero forme di dissenso verso le gerarchie ecclesiastiche.
La Chiesa istituì il Tribunale dell'Inquisizione per condannare gli eretici e bandì crociate, come quella contro i Càtari, utilizzando anche gli ordini dei Domenicani e Francescani per la predicazione e come esempio di povertà.