eleonora_ago
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Concetti Chiave

  • Dopo il periodo di disordine politico seguito alla morte di Carlo 3, Ottone 1 salì al potere regolando i rapporti tra impero e chiesa attraverso il privilegium othonis, riservandosi il diritto di nominare il pontefice.
  • Le riforme ottoniane crearono un'aristocrazia ecclesiastica che portò alla corruzione e al declino del prestigio papale, stimolando il bisogno di rinnovamento religioso e la nascita di nuovi ordini monastici come i cluniacensi e i cistercensi.
  • Nel 1054 lo scisma d'oriente separò la chiesa orientale, che si dichiarò ortodossa, da quella di Roma, che rimase cattolica, a causa di divergenze teologiche e di autorità papale.
  • La riforma di Niccolò 2 nel 1059, con il decretum, trasferì l'elezione del pontefice ai cardinali, abolendo il privilegium othonis e segnando un passo verso l'autonomia della chiesa.
  • Il conflitto tra Papa Gregorio 7 e l'imperatore Enrico 4 culminò nella scomunica dell'imperatore e nell'assedio di Roma, terminando con il concordato di Worms nel 1122, che risolse la lotta per le investiture.

La lotta per le investiture e la nascita di nuovi ordini monastici

Dopo Carlo 3 il grosso il quale aveva per un breve periodo riunito le tre parti dell'impero si ha un periodo di disordine politico. Inoltre il regno dei Franchi occidentali passò nelle mani del conte di Parigi Ugo Capeto e con lui ebbe inizio la dinastia dei capetingi.

Per acquisire il titolo di imperatore era necessaria la consacrazione del papa e la corona d'Italia.
A portare a termine questo progetto fu Ottone 1 nel 950 per merito di Adelaide, vedova del re d'Italia Lotario 2. Lui fu assassinato dal suo consigliere e Adelaide venne imprigionata. La regina però era riuscita a fuggire e a raggiungere la Germania dove si era offerta in sposa a Ottone chiedendogli di cacciare il re usurpatore e lui ne approfittò.
Una volta diventato imperatore ottone 1 decise di regolare i rapporti tra impero e chiesa: le terre donate alla chiesa in passato garantivano l'indipendenza del pontefice che era interessato anche al potere politico. Ottone confermò la validità di queste Terre ma riservò a se stesso il diritto di nominare il pontefice. L'imperatore infatti riteneva che il suo potere derivasse da Dio e che la sua missione fosse quella di proteggere la chiesa del Papa. Nacque così il privilegium othonis nel 1962.
Inoltre per ridimensionare il potere dei feudatari affidò ai vescovi mediante l'investitura, i Feudi. Questo aveva un vantaggio per lui perché essi non avendo figli una volta deceduti i territori sarebbero tornati all’imperatore.
Ottone avviò anche una serie di campagne militari per cacciare musulmani e bizantini dalla penisola. Questo progetto fallì ma portò comunque a dei risultati: a seguito ad una congiura diventò imperatore di Bisanzio (L'imperatore prima preoccupato dell’aggressività di ottone accettò di riconoscere la dignità Imperiale)
Ottone morì nel 1973.
Il figlio ottone 2 cercò di riprendere il progetto ma morì di malaria 10 anni dopo. Riuscì a governare la principessa bizantina Teofano mantenendo il regno fino alla sua morte.
Quando ottone 3 raggiunse la maggiore età, suo cugino era stato eletto Papa così venne incoronato imperatore nel 996.
Anche lui sognava di resuscitare l'impero romano e vedeva nella collaborazione tra impero e chiesa l'unica chiave per realizzarlo. Il suo sogno fu distrutto dalla ribellione dei feudatari tedeschi e delle potenti famiglie di Roma che approfittarono della sua lontananza dalla Germania.
Ottone 3 morì improvvisamente nel 1200 e fu portato fuori da Roma sulla sella di un cavallo in modo tale che i cittadini non accorgessero della sua morte e non avrebbero fatto scempio del suo corpo.

Ci fu un grande rinnovamento che coinvolse anche la vita religiosa: infatti le nuove leggi degli ottoni avevano creato un'aristocrazia ecclesiastica che godeva di grandi privilegi. Ciò però aveva svalutato la figura del pontefice che era ridotto a fantoccio (es: 1032 il pontefice bambino, Benedetto 9 divenne Papa a 12 anni). Inoltre i vescovi a cui si appoggiavano gli Ottoni per governare in modo stabile erano scelti per le capacità militari e la fedeltà all'imperatore ed essi infatti pagavano per diventare vescovi.
Nel clero era diffuso il nicolaismo in cui i preti vivevano con concubine. Questa corruzione provocò un forte bisogno di rinnovamento nella quale i rappresentanti fossero un modello di vita. Ciò portò alla nascita di nuovi ordini e a rivolte degli stessi fedeli.

Nel 11 sec. furono soprattutto i monaci a chiedere una riforma ecclesiastica: infatti spesso a capo dei monasteri c'erano vescovi alla quale importava soltanto di sfruttare le ricchezze.
Nel 910 fu fondata l'abbazia benedettina di Cluny(i monaci all'interno provenivano dalle classi sociali + elevate):
Non condannavano il possesso di beni da parte della chiesa perché lo consideravano un segno di potenza e prestigio.
Proponevano il ritorno allo spirito originario della regola benedettina ovvero il lavoro manuale come strada per il raggiungimento della purezza morale.
Attribuivano molta importanza alla liturgia (insieme di preghiere e riti con cui celebrano la devozione religiosa)
Trascorrevano gran parte del giorno e della notte in chiesa
Le chiese erano ricche di sculture e pitture perché ritenevano che la casa di dio dovesse essere bella per celebrare il creatore
Il monastero riuscì a rendersi indipendente perché i monaci decisero di obbedire al Papa e 2 secoli dopo furono a capo di circa 2000 monasteri in tutta Europa.
Nel 1012 nacque l'ordine dei camaldolesi che includevano l'assistenza ai viandanti e ai Pellegrini.
Nel 1084 nacque l'ordine dei certosini: la loro regola prevedeva rigido silenzio e lunghe ore di preghiera nella solitudine.
Nel 1098 nacque l'ordine dei cistercensi che proposero un ideale di povertà, eremitismo e ascetismo riprendendo l'importanza del lavoro manuale.

Nacquero inoltre i primi movimenti pauperistici che attaccavano l'immoralità e la corruzione.
Nel 1046 Enrico 3 di Franconia (re tedesco) scese in Italia per porre fine agli scontri tra le famiglie romane che avevano eletto 3 papi contemporaneamente e appellandosi al privilegium othonis depose i papi nominandone un altro ovvero Clemente 1.
Lenone 9 (uno dei papi che succedono clemente) fu il primo a teorizzare la libertas ecclesiae (autonomia della chiesa dall'impero).
Alla fine del suo pontificato entrò in contrasto con il patriarca di Costantinopoli che nel 1054 diede vita allo scisma d'oriente.
Questa separazione avvenne poiché i 2 papi erano in disaccordo su:
la diversa concezione della Trinità
patriarca di Costantinopoli non riconosceva al Papa il diritto di esercitare una supremazia sugli altri vescovi.
La chiesa orientale si dichiarò ortodossa (seguace della vera dottrina) mentre quella di Roma continuò ad essere cattolica (universale).

Nel 1059 Niccolò 2 scrisse il decretum dove decise che fossero i cardinali a eleggere il pontefice e da quel momento il privilegium othonis fu abolito.
Alessandro 2 fu il primo papa a essere eletto con nuova riforma.
Lui era un ex Monaco di Cluny che si scagliò soprattutto contro le investiture laiche (nomine dei vescovi da parte delle autorità civili).

Nel 1073 fu eletto Papa Gregorio 7.
Durante il suo pontificato ci fu uno scontro duro con l'imperatore e delle nuove riforme sulla vita ecclesiastica (es: vietò anche ai sacerdoti il matrimonio).
Nel 1075 scrisse un documento chiamato dictatus papae proclamando la superiorità della chiesa sull'impero: quindi il Papa era superiore a ogni autorità terrena e il suo potere era universale (es: deporre l'imperatore).
Questa fu una dichiarazione di guerra contro l'imperatore Enrico 4 che però continuava a nominare i vescovi. Il Papa allora nel 1076 lo scomunicò escludendolo dalla comunità Cristiana. L'unico modo però per riuscire a riottenere il proprio potere era ottenere il perdono del Papa e ci riuscì.
Nel 1084 venne nuovamente scomunicato perché continuava a nominare vescovi ma decise con vescovi a lui fedeli di andare verso Roma e assediarla. Il Papa ebbe l'aiuto dei Normanni che misero però a ferro e fuoco la città di Roma.
Il Papa venne giudicato responsabile del saccheggio di Roma e morì in esilio nel 1085.

Dopo di lui ci furono alcuni successori che provarono a ristabilire il prestigio della chiesa ma non ci riuscirono.
La lotta per le investiture finì nel 1122 con il concordato di Worms nel quale fu stabilito che l'investitura feudale sarebbe avvenuta prima della consacrazione religiosa da parte del pontefice.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della lotta per le investiture tra impero e chiesa?
  2. La lotta per le investiture portò a un conflitto tra l'imperatore e il Papa riguardo al diritto di nominare i vescovi. Questo scontro culminò con il concordato di Worms nel 1122, che stabilì che l'investitura feudale avvenisse prima della consacrazione religiosa da parte del pontefice.

  3. Come influenzò Ottone I i rapporti tra impero e chiesa?
  4. Ottone I regolò i rapporti tra impero e chiesa riservandosi il diritto di nominare il pontefice, confermando la validità delle terre donate alla chiesa e affidando i feudi ai vescovi per ridimensionare il potere dei feudatari.

  5. Quali furono le principali riforme ecclesiastiche promosse dai nuovi ordini monastici?
  6. I nuovi ordini monastici, come i benedettini di Cluny, i camaldolesi, i certosini e i cistercensi, promossero riforme che includevano il ritorno allo spirito originario della regola benedettina, l'importanza della liturgia, l'assistenza ai viandanti e ai pellegrini, e un ideale di povertà e ascetismo.

  7. Quali furono le cause dello scisma d'Oriente del 1054?
  8. Lo scisma d'Oriente del 1054 fu causato da disaccordi tra il Papa e il patriarca di Costantinopoli sulla concezione della Trinità e sul diritto del Papa di esercitare supremazia sugli altri vescovi. La chiesa orientale si dichiarò ortodossa, mentre quella di Roma rimase cattolica.

  9. Quali furono le azioni di Papa Gregorio VII durante il suo pontificato?
  10. Papa Gregorio VII proclamò la superiorità della chiesa sull'impero con il dictatus papae, scomunicò l'imperatore Enrico IV per aver continuato a nominare vescovi, e vietò il matrimonio ai sacerdoti. Il suo pontificato fu caratterizzato da un duro scontro con l'imperatore.

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