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Concetti Chiave

  • Nel Tardo Medioevo, la morte era una realtà quotidiana a causa di carestie, malattie e guerre frequenti.
  • Il cristianesimo cambiò la percezione della morte, vista come un passaggio verso una rinascita, portando le tombe all'interno delle città.
  • La Peste del 1300 e le rivolte del 1400 reintrodussero la paura della morte, diffondendo un senso di angoscia.
  • La morte veniva rappresentata iconograficamente come imparziale, colpendo tutte le classi sociali senza distinzione.
  • Opere come "L’Incontro tra i Vivi e i Morti" e la "Danza Macabra" esprimevano il terrore della morte e la sua inevitabilità.

Indice

  1. La morte nel tardo medioevo
  2. Il cambiamento cristiano
  3. Rappresentazioni iconografiche della morte

La morte nel tardo medioevo

Nel periodo del Tardo Medioevo tutte le genti hanno dovuto conoscere la morte come questione quotidiana a causa delle carestie, malattie e della violenza.

In questo periodo rispetto a altre generazioni sono numerosi coloro che muoiono da giovani a causa di malattie, come la peste, o in guerra.

Il cambiamento cristiano

Già nell’antichità si aveva paura della morte, infatti i morti erano sepolti al di fuori della città, ma col cristianesimo si era introdotto un cambiamento: i morti non portavano più spavento, poiché la morte veniva vista come un passaggio che porta a una rinascita, e per questo le tombe iniziarono ad essere poste nelle città.

Però, di fronte alla Peste del 1300 e delle rivolte violente del 1400, la morte iniziò a fare di nuovo paura, difatti inizia a diffondersi una sensazione di angoscia verso la stessa morte.

Rappresentazioni iconografiche della morte

Vennero fatte molte rappresentazioni iconografiche di essa e l’immagine predominante è che la morte non fa distinzioni di classi sociali e che ne la bellezza ne la ricchezza si salvano da essa.

Rappresentazioni dell’angoscia e della superiorità della Morte famose sono “L’Incontro tra i Vivi e i Morti”, dove ritornano le antiche credenze sui morti viventi e anche il terrore verso di essi, il “Trionfo della Morte”, dove vi è l’idea di una morte selvaggia che scaglia le sue armi contro tutti (metafora per indicare la Peste); l’ultima rappresentazione è la “Danza Macabra”, dove scheletri danzano insieme a persone che non sanno di dover morire.

Comunque la Chiesa intervenne dicendo che solo chi è andato contro Dio deve temere il dolore della morte.

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