Concetti Chiave
- Il giansenismo enfatizzava l'importanza della grazia divina, sostenendo che il libero arbitrio da solo non era sufficiente per la salvezza.
- Jansenius, ispirandosi a Sant'Agostino, scrisse l'opera "Augustinus", sottolineando la dipendenza dell'uomo dalla grazia per la salvezza.
- Port-Royal-des-Champs divenne il centro del giansenismo in Francia, ospitando i Solitari, uomini devoti che vivevano ritirati dal mondo.
- I Gesuiti, seguendo il molinismo, si opposero fermamente ai Giansenisti per difendere la loro influenza e l'autorità papale.
- Nonostante le persecuzioni da parte di Luigi XIV e la condanna di Roma, i giansenisti resistettero fino alla loro dispersione all'inizio del XVIII secolo.
Indice
Il concetto di grazia e libero arbitrio
Secondo la Chiesa, l’uomo ha bisogno della grazia per salvarsi: Dio la può concedere o rifiutarla. Tuttavia l’uomo ha il libero arbitrio per sforzarsi di meritarla.
Bisogna ammettere questi due concetti – grazie e libero arbitrio – altrimenti si cade nell’eresia.
Sant Agostino mette l’accento sulla grazia, mentre Luis de Molina mette di più l’accento sul libero arbitrio sosteneva che la salvezza è sempre possibile se l’uomo è dotato di buona volontà Il vescovo Yansen, il cui nome fu latinizzato in Jansenius, scrisse une voluminosa opera in latino l’Augustinus ,in cui seguiva la tesi di Sant Agostino, mettendo ancora di più l’accento sulla grazia; per Yansen, il libero arbitrio è impotente a salvare l’uomo, se la grazia non interviene. La morale predicata da Yansen era dunque molto rigida.La diffusione del giansenismo in Francia
Il giansenismo si diffuse ben presto in Francia ed ebbe come centro Port-Royal-des-Champs, a circa20 chilometri da Parigi. Qui si ritirano i Solitari: erano uomini virtuosi e santi che, senza essere preti, vivevano nel ritiro dal mondo e si dedicavano ad esercizi di pietà e all’insegnamento.
Il conflitto tra giansenisti e gesuiti
Gli avversari dei Giansenisti furono i Gesuiti che si facevano forti della teoria di Molino (molinismo). Questi erano i confessori diventati di moda soprattutto alle corti europee in cui godevano di un forte prestigio e temevano di essere sostituiti dai Giansenisti nella direzione delle anime e nell’insegnamento; difendevano l’autorità del Papa minacciato dalle tendenze gallicane, cioè una dottrina che concedeva una certa indipendenza alla chiesa francese. Attaccati dai Gesuiti, essi dettero incarico allo scrittore francese Pascal di rispondere. Egli, nella sua opera le “Provinciales” attacca apertamente i Gesuiti ed esprime la sua indignazione per la loro morale facile.
La persecuzione dei giansenisti
I Giansenisti furono perseguitati da Luigi XIV perché voleva evitare disordini politici e furono condannati anche da Roma. Resistettero con coraggio, ma agli inizi del XVIII secolo furono tutti dispersi.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione del Giansenismo riguardo alla grazia e al libero arbitrio?
- Qual era il centro principale del Giansenismo in Francia e chi erano i Solitari?
- Chi furono i principali avversari dei Giansenisti e quale fu il loro ruolo?
Il Giansenismo, seguendo la tesi di Sant'Agostino, enfatizza la grazia divina come essenziale per la salvezza, ritenendo il libero arbitrio impotente senza l'intervento della grazia.
Il centro principale del Giansenismo in Francia era Port-Royal-des-Champs, dove i Solitari, uomini virtuosi e santi, vivevano ritirati dal mondo dedicandosi a esercizi di pietà e insegnamento.
I principali avversari dei Giansenisti furono i Gesuiti, che difendevano la teoria del molinismo e l'autorità del Papa, temendo di essere sostituiti dai Giansenisti nella direzione delle anime e nell'insegnamento.