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Concetti Chiave

  • Dopo la deposizione di Carlo il Grosso nell'887, i territori carolingi videro un'evoluzione politica caratterizzata da poteri locali emergenti e un'organizzazione del potere regio policentrica.
  • I regni post-carolingi non devono essere visti solo come estensioni dell'impero tramontato o precursori degli stati moderni, ma per le loro specificità uniche.
  • Dopo la crisi dinastica, i Franchi occidentali furono contesi tra discendenti di Carlo Magno e i conti di Parigi, con un potere reale limitato principalmente attorno a Parigi.
  • Ugo Capeto, salito al potere nel 987, rappresentava una Francia frammentata territorialmente e politicamente, con un'autorità limitata ai suoi domini diretti.
  • Oltre al regno di Francia, si formarono due regni regionali in Provenza e Borgogna, quest'ultimo assorbendo il primo e svolgendo un ruolo significativo durante il secolo.

Indice

  1. Sviluppi post-carolingi
  2. Crisi dinastica e ascesa di Ugo Capeto
  3. Formazione di regni regionali

Sviluppi post-carolingi

Dopo la deposizione di Carlo il Grosso dell’887, i territori dell’impero carolingio vissero sviluppi politici e istituzionali che si sovrapposero all’affermazione dei poteri locali. Ma i regni post-carolingi non andrebbero visti soltanto in relazione all’impero tramontato (in chiave negativa), né come «radici» degli stati nazionali odierni, perché hanno specificità che vanno considerate in loro stessi.

Sulla base dei poteri signori, dal X secolo il potere regio assunse un’organizzazione «policentrica».

Crisi dinastica e ascesa di Ugo Capeto

Dopo la crisi dinastica che seguì la deposizione di Carlo il Grosso, per alcuni decenni i territori dei Franchi occidentali si contesero tra gli ultimi discendenti di Carlo Magno e i conti di Parigi, anche perché l’effettivo potere del re di Francia si ridusse a un’area limitata attorno a Parigi. Impossessatosi del potere nel 987, Ugo Capeto era uno di questi conti appartenenti alla dinastia dei Robertingi, ma che in suo onore presero il nome di Capetingi. Era a capo di una Francia assai indeterminata dal punto di vista territoriale e politico-amministrativo, governando solo sui territori che riusciva a controllare direttamente o che appartenevano al suo patrimonio personale; egli appariva come il garante morale e religioso di poteri che in realtà erano del tutto autonomi.

Formazione di regni regionali

Dopo l’887, in Francia si costituirono altri due regni a carattere «regionale», sebbene i veri poteri erano costituiti dalla capillare rete delle signorie bannali, quello di Provenza e quello di Borgogna, che presto assorbì il primo svolgendo un ruolo rilevante per tutto il secolo.

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