Concetti Chiave
- Federico I Barbarossa consolidò il potere imperiale con la Costitutio de regalibus, definendo le prerogative dell'imperatore e cercando di limitare l'autonomia dei comuni italiani.
- La Lega lombarda, sostenuta dal papato, si oppose al controllo imperiale di Federico I, culminando nella sconfitta dell'imperatore a Legnano e nella conseguente Pace di Costanza che garantì ai comuni una certa autonomia.
- Innocenzo III consolidò il potere della Chiesa attraverso alleanze strategiche e l'elezione di Ottone IV, che però fu scomunicato dopo aver violato i patti con il papato.
- Federico II, incoronato imperatore, rafforzò il suo dominio in Sicilia e Germania, ma incontrò resistenza nelle città italiane, sostenute dai pontefici che lo percepivano come una minaccia.
- Dopo la morte di Federico II, il suo figlio Manfredi e il nipote Corradino cercarono di mantenere il controllo, ma furono sconfitti dalle forze filo-papali guidate da Carlo d’Angiò.
Indice
Lotte di potere tra comuni e imperatore
Cominciarono lotte di potere tra comuni ed imperatore.
Federico I Barbarossa e le sue imprese
Federico I Barbarossa fu eletto re di Germania a metà del XII (1152 d.C.) secolo e fu chiamato da alcuni comuni italiani per fermare le pretese espansionistiche di Milano.
Venne incoronato re d’Italia e scese a Roma per placare una ribellione antipapale alimentata da un religioso vicino a dei gruppi eretici e fu incoronato imperatore dal papa Adriano IV. Egli fu chiamato nuovamente contro Brescia e Milano contro cui vinse ed in seguito a queste vittorie emana la Costitutio de regalibus, in cui definì con precisione quali furono le regalie, ovvero le prerogative che spettavano all’imperatore: controllo delle vie di comunicazione, diritto a riscuotere le imposte, amministrare la giustizia e promuovere o chiudere guerre. Dopodiché strinse una dieta a Roncaglia (presso Piacenza) ed emanò la Costitutio pacis con la quale si proclamava unico garante di pace o guerra, proibendo le formazioni di leghe tra città e la possibilità esclusiva di proclamare pace o guerra.La Lega lombarda e la Pace di Costanza
In Germania il suo potere era abbastanza solido, mentre in Italia alcune città non volevano sottostare al potere imperiale, ottenendo anche il sostegno del papato. Federico assediò, distrusse Crema e Milano ed impose nuove tasse allorché si istituì la Lega lombarda anti-imperiale appoggiata dal pontefice.
Nel 1176 a Legnano Federico fu sconfitto e fu costretto a fare un trattato col papa e ad accettare la Pace di Costanza, in cui lui diede autonomia ai comuni che si sottomettevano formalmente al potere dell’imperatore.
La morte di Federico I e l'ascesa di Federico II
Federico I morì alla fine del XII secolo in Anatolia, affogando mentre attraversava un fiume durante la Terza crociata da lui condotta. Prima di morire aveva fatto sposare il figlio Enrico VI con Costanza d’Altavilla, erede al trono normanno e che quindi ereditò il regno di Sicilia. Costanza e Enrico morirono e lasciarono il figlio Federico II di soli quattro anni al papa Innocenzo III che all’età di quattordici anni lo fece incoronare re di Sicilia.
Innocenzo III e le sue alleanze
Innocenzo III per consolidare il potere della chiesa:
a. strinse delle alleanze con i signori e gli fece giurare la loro sottomissione in cambio di protezione alle pretese imperiali;
b. fece eleggere imperatore Ottone IV di Brunswick in cambio della sua sottomissione e dell’acquisizione di territori dell’ Italia centrale che avevano giurato fedeltà.
Ottone fu dunque eletto re di Germania, non stette ai patti, fu scomunicato da Innocenzo e a Bouvines fu definitivamente sconfitto dal re di Francia, che era alleato col papa.
Federico II e la sua politica in Sicilia e Germania
FEDERICO II
Federico fu incoronato imperatore a Roma dal papa Onorio III e divenne imperatore di Germania e re di Sicilia col nome di Federico II. In Sicilia, per rafforzare il suo potere politico fece distruggere tutti i castelli signorili, mentre aumentò le tasse per svolgere un'opera di riedificazione e ristrutturazione di castelli che dovevano accogliere i militari. Elaborò la Costituzione di Melfi, in cui elencò tutte le prerogative del sovrano riguardo l’amministrazione della giustizia e il sistema fiscale. In Germania invece concesse l'autonomia ai signori tedeschi con l'obiettivo di ottenere la loro fedeltà.
Manfredi e le sue alleanze
Cercò di togliere autonomia alle città centro-settentrionali in Italia che si ribellarono appoggiate dai pontefici, i quali organizzarono contro di lui una crociata. Federico II era considerato un anticristo, una figura demoniaca. Egli morì nella metà del XIII secolo. Per venti anni non fu eletto nessun imperatore. In Sicilia fu eletto re Manfredi (figlio di Federico II) che approfittò della divisione in fazioni in seno alle città e si alleò con i Ghibellini (filo-imperiali) di Siena e Firenze contro i Guelfi (filo-papali) per imporsi in Italia centro-settentrionale. Questi sconfisse Firenze nella battaglia di Montaperti nel 1260 allorché divenne scomodo al papa Clemente IV che lo scomunicò, proclamando re di Sicilia Carlo d’Angiò in cambio di un tributo annuo e della sua alleanza. I nobili siculi e Carlo attaccarono Manfredi che fu sconfitto nel 66 a Benevento. Ci riprovò il nipote Corradino senza ottenere alcun risultato.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali azioni di Federico I Barbarossa in Italia?
- Come Innocenzo III consolidò il potere della Chiesa?
- Quali furono le politiche di Federico II in Sicilia e Germania?
- Quali furono le conseguenze delle ribellioni delle città italiane contro Federico II?
- Cosa accadde dopo la morte di Federico II in Sicilia?
Federico I Barbarossa fu chiamato per fermare le pretese espansionistiche di Milano, fu incoronato re d'Italia e imperatore, e vinse contro Brescia e Milano. Emanò la Costitutio de regalibus e la Costitutio pacis, ma fu sconfitto a Legnano e accettò la Pace di Costanza.
Innocenzo III consolidò il potere della Chiesa stringendo alleanze con i signori, facendoli giurare sottomissione in cambio di protezione, e fece eleggere Ottone IV imperatore in cambio della sua sottomissione.
In Sicilia, Federico II distrusse castelli signorili e aumentò le tasse per ristrutturare castelli militari, mentre in Germania concesse autonomia ai signori tedeschi per ottenere la loro fedeltà.
Le città centro-settentrionali italiane si ribellarono contro Federico II, appoggiate dai pontefici, che organizzarono una crociata contro di lui. Federico II fu considerato un anticristo e morì a metà del XIII secolo.
Dopo la morte di Federico II, Manfredi fu eletto re di Sicilia, si alleò con i Ghibellini e sconfisse Firenze. Fu scomunicato da papa Clemente IV, che proclamò Carlo d'Angiò re di Sicilia. Manfredi fu sconfitto a Benevento, e il tentativo di Corradino fallì.