eleonora_ago
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Concetti Chiave

  • Le città italiane nel IX e X secolo erano organismi politici autonomi, con i vescovi che amministravano e difendevano i centri urbani, facendo crescere una clientela di signori e cavalieri.
  • La crescita degli aristocratici e delle corporazioni portò alla formazione di arti maggiori e minori, con una competizione in ricchezza tra aristocratici e nuovi abitanti delle città.
  • I mercanti da itineranti divennero sedentari, creando reti di affari e introducendo pratiche commerciali avanzate come registri a partita doppia e lettere di cambio.
  • Federico I Barbarossa cercò di centralizzare il potere in Italia, contrastato dalla Lega Lombarda e dalla battaglia di Legnano, che portò alla pace di Costanza nel 1183.
  • Il passaggio dal Comune Podestarile al Comune Popolare nel XIII secolo segnò un'evoluzione politica, con il podestà che rappresentava gli interessi cittadini e il popolo iniziando a ottenere maggiore partecipazione.

Indice

  1. L'età comunale
  2. Autonomia delle città
  3. Ruolo del vescovo
  4. Crescita degli aristocratici e corporazioni
  5. Arti maggiori e minori a Firenze
  6. Evoluzione dei mercanti
  7. Stabilisci dei mercanti
  8. Ruolo dei banchieri
  9. Sviluppo delle università
  10. Sviluppo dei comuni in Italia
  11. Amministrazione separata
  12. Struttura dei comuni consolari italiani
  13. Esclusione dei cittadini umili
  14. Situazione in Francia del Nord, Inghilterra e Germania
  15. Diritti di borghesia
  16. Influenza dell'Impero sullo sviluppo dei Comuni
  17. Elezione di Federico I Barbarossa
  18. Centralizzazione del potere da parte di Federico I Barbarossa
  19. Incoronazione imperiale di Federico I Barbarossa
  20. Battaglia di Legnano
  21. Pace di Costanza
  22. Sposalizio tra Enrico di Svevia e Costanza D’altavilla
  23. Morte di Federico I e successione
  24. Comune podestarile
  25. Comune popolare

L'età comunale

Tra il IX e il X secolo ci fu il fenomeno dell’incastellamento e l'avvento delle signorie di banno perché i re e gli imperatori non riuscivano a difendere tutti i territori. Anche nelle città erano avvenuti cambiamenti: non erano presenti solo nobili ma anche le classi sociali più basse (es: contadini, artigiani ecc…).

Autonomia delle città

Nel IX e X secolo le città erano come organismi politici autonomi mentre nel XII e XIII secolo le città controllavano le campagne circostanti. Nel X secolo gli Ottoni affidano ai vescovi l’amministrazione e la difesa dei centri urbani.

Ruolo del vescovo

Il Vescovo era autonomo e:
- riscuoteva tributi;
- garantiva l’ordine pubblico;
- aveva a suo servizio una clientela composta da signori e cavalieri (miles).
Questa clientela, diventando sempre più importante, iniziò a consigliare il vescovo su questioni comuni. Inoltre i cittadini (cives) nel XII e XIII secolo scoprono di avere interessi in comune e si alleano fra loro, attraverso giuramenti pubblici, per governare e difendere la città formando così i Comuni.

Crescita degli aristocratici e corporazioni

Il gruppo dei milites cresce e diventano aristocratici inurbati che hanno:
- proprietà e castelli nelle campagne;
- palazzi in città fiancheggiati da torri che erano simbolo di potenza ed erano utili durante le lotte cittadine tra famiglie.
Dai nuovi abitanti (contadini, artigiani ecc…) che giungono in città nascono le corporazioni chiamate arti o mestieri per proteggere i loro diritti e privilegi. Ad esse erano ammessi solo i padroni delle botteghe detti maestri e non i salariati.

Arti maggiori e minori a Firenze

A Firenze erano presenti anche la suddivisione in:
- Arti maggiori: es: giudici e notai (professionisti della parola scritta), mercanti, medici e speziali.
- Arti minori: es: artigiani e piccoli negozianti, calzolai.
Chi partecipava alle arti gareggiava in ricchezza con gli aristocratici.

Evoluzione dei mercanti

I mercanti, nei primi anni del Medioevo, erano viaggiatori che si muovevano via terreste, marittime e fluviali. Conoscevano le lingue volgari: in particolare il francese, ovvero la lingua internazionale del commercio che viene poi sostituita dall’italiano. Vengono inoltre fatti dei libri bilingue chiamati dizionari bilingue.

Stabilisci dei mercanti

Con questo sviluppo i mercanti diventano da itineranti a sedentari stabilendosi in una città e gestendo gli affari con una rete di soci e impiegati:
- Nasce la figura del notaio che stende i contratti di compravendita usando tecniche commerciali.
- Avevano registri a partita doppia dove si segnavano i crediti e debiti.
- Depositavano i soldi in un banco attraverso le lettere di cambio o cambiali.

Ruolo dei banchieri

I banchieri:
- Prestavano denaro ad interesse: erano perciò usurai.
- Facevano cambiavalute poiché circolavano monete diverse da molti luoghi che differivano nel valore e avevano sempre con loro delle bilance così da poter pesare le monete.
- Fornivano una garanzia assicurativa per il carico delle navi: ovvero davano in caso di naufragio la somma delle merci perdute.

Sviluppo delle università

Nascono anche le università per conoscere meglio le leggi.

Sviluppo dei comuni in Italia

I comuni si sviluppano in modalità diverse, in particolare in Italia centro-settentrionale inizialmente aristocratici e milites collaborano con il vescovo (che durante la lotta per le investiture si era preso la capacità di esercitare il proprio dominio) ma poi lo sostituiscono del tutto. Spesso in modo pacifico ma in alcuni casi no.

Amministrazione separata

Si crearono così delle città che avevano un’amministrazione separata da quella ecclesiastica. L’imperatore non riuscì a fermare l'espansione dei comuni perché era impegnato nelle rivolte degli aristocratici tedeschi perciò in un primo momento si accontentò di avere solo alcuni diritti minori (es: essere accolto nelle città) ma poi si accorse che le città erano diventate autonome dalla sua autorità.

Struttura dei comuni consolari italiani

Nei comuni consolari italiani erano presenti:
- l’arengo: assemblea cittadina dell’elite nella quale si decidevano problemi generali e si eleggeva una magistratura dei consoli che svolgeva le funzioni militari e giudiziarie.
- il consiglio degli anziani: assistevano i consoli, duravano in carica 6 mesi o 1 anno e solitamente erano persone nobili.

Esclusione dei cittadini umili

Vennero esclusi i cittadini più umili dal governo e il fatto che la maggior parte del potere fosse in mano agli aristocratici causò molti conflitti perché ci furono alleanze tra gruppi di famiglie. Il Populus erano i ceti mercantili e produttivi ed aveva due significati:
- Sociale = insieme degli abitanti della città dei ceti più bassi.
- Politico = organizzazione in associazioni.

Situazione in Francia del Nord, Inghilterra e Germania

Si ha una situazione diversa in Francia del nord, Inghilterra e Germania: si formano città nuove chiamati borghi che avevano accanto: castello, sede vescovile e monastero-fortezza che erano abitati da mercanti e artigiani. Invece le città nella quale era rimasto il dominio del re, principe o vescovo vennero chiamate borghesi.

Diritti di borghesia

In esse erano presenti privilegi concessi dal signore che venivano chiamati diritti di borghesia. In queste città però, a differenza delle città italiane, non riuscirono mai a conquistare il contado (territorio circostante alla città sulla quale il comune pretendeva di estendere il proprio potere). Non avevano la milizia cittadina.

Influenza dell'Impero sullo sviluppo dei Comuni

Lo sviluppo dei comuni era agevolato grazie anche alla latitanza dell’imperatore che era impegnato in una crisi dinastica. Inoltre in Germania erano presenti 2 casate: Baviera e Svevia che erano appoggiate dai guelfi (sostenitori del papa) e ghibellini (sostenitori dell’imperatore) i quali si contendevano il titolo di imperatore.

Elezione di Federico I Barbarossa

Questa lotta finì nel 1152 con l’elezione di Federico I Barbarossa (duca di Svevia, figlio di Federico II, nipote di duca di Baviera Enrico IX - imparentato sia con i bavaresi che con gli svevi). In Italia invece la situazione stava sfuggendo di mano: città più potenti conquistano le città più piccole, marchesi e conti in campagna chiedono aiuto all’imperatore perché si sentono minacciati.

Centralizzazione del potere da parte di Federico I Barbarossa

Perciò Federico vuole centralizzare il potere e riprendere il controllo politico delle città italiane ma le città non cedono. Nel 1154 Federico è re di Germania e scende in Italia per farsi incoronare imperatore. Nel 1155 viene incoronato re d'Italia a Pavia perché (come altri comuni come Lodi e Cremona) erano ghibellini. Invece nelle altre città venne accolto con ostilità.

Incoronazione imperiale di Federico I Barbarossa

Nello stesso anno viene incoronato da papa Adriano IV imperatore perché riesce a sedare una ribellione presente a Roma. Nel 1158 Federico convoca la dieta di Roncaglia (assemblea nella quale erano convocati comuni, clero e nobiltà) nella quale espone il suo progetto di riordinamento dell’impero chiamato anche Constitutio de regalibus secondo cui:
- le città non hanno diritto di dichiarare pace e guerra;
- imperatore impone un podestà che governa con i consoli;
- le città devono rispettare i diritti imperiali ovvero: amministrare la giustizia, riscuotere le tasse e imporre pedaggi.
Ribellione di Milano e Formazione della Lega Lombarda
Nel 1162 Milano si ribella al volere dell’imperatore ma viene distrutta. Nel 1167 viene creata la lega lombarda e il giuramento di Pontida perché erano contro le pretese di Federico. Inoltre anche il successore di papa Adriano lo considerava una minaccia e così si alleò con la lega lombarda.

Battaglia di Legnano

Tra il 1174-1175 l'imperatore assedia Alessandria (città creata in onore al papa per sbarrare la strada all’imperatore) ma non riesce ad oltrepassarla. Nel 1176 ci fu la battaglia di Legnano (decisiva) nella quale vinse la città di Alessandria.

Pace di Costanza

Nel 1183 ci fu la pace di Costanza tra impero e i comuni della lega nella quale:
- comuni riconoscono l'autorità dell’imperatore.
- imperatore riconosce: diritto di amministrare la giustizia, diritto di fissare e riscuotere tasse, diritto di fare guerra e diritto di avere magistrature autonome.

Sposalizio tra Enrico di Svevia e Costanza D’altavilla

Nel 1186 fece uno sposalizio tra il figlio (Enrico di Svevia) e Costanza D’altavilla (figlia di Ruggero II). Nel 1189 Costanza eredita il regno normanno del sud Italia (Puglia e Sicilia) e Federico ha la possibilità di aggiungere al proprio potere anche la corona di Puglia e Sicilia.

Morte di Federico I e successione

Nel 1190 Federico I muore. Nel 1194 Enrico viene incoronato imperatore e fa un figlio (Federico II) che poi diventerà imperatore. Nel 1197 muore Enrico. Nel 1198 muore Costanza e Federico II viene affidato a papa Innocenzo III.

Comune podestarile

Nella prima metà del XIII secolo nasce il Comune Podestarile nel quale il podestà sostituisce i consoli per:
- far concludere le guerre tra famiglie;
- rappresentare gli interessi della città con la giustizia: infatti doveva essere forestiero, dirigere in modo equo e con imparzialità e non avere legami con le città potenti. Era inoltre considerato un politico itinerante che apparteneva ai miles ed era esperto di diritto.
Era in carica per un anno e ciò favorì una nuova cultura politica.

Comune popolare

Nella seconda metà del XIII secolo nasce il comune popolare perché la maggior parte della popolazione era esclusa dal governo della città: dal 1250 nasce la società di popolo che però escludeva le classi sociali più basse.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i cambiamenti principali nell'autonomia delle città tra il IX e il XIII secolo?
  2. Tra il IX e il X secolo, le città erano organismi politici autonomi, mentre nel XII e XIII secolo iniziarono a controllare le campagne circostanti. I vescovi furono incaricati dell'amministrazione e difesa dei centri urbani.

  3. Qual era il ruolo del vescovo nelle città durante l'età comunale?
  4. Il vescovo era autonomo, riscuoteva tributi, garantiva l'ordine pubblico e aveva una clientela di signori e cavalieri. Questa clientela iniziò a consigliare il vescovo su questioni comuni, contribuendo alla formazione dei Comuni.

  5. Come si svilupparono le corporazioni e le arti a Firenze?
  6. A Firenze, le corporazioni si suddividevano in Arti maggiori, come giudici e mercanti, e Arti minori, come artigiani. Queste corporazioni proteggevano i diritti e privilegi dei maestri delle botteghe.

  7. In che modo i mercanti e i banchieri influenzarono l'economia medievale?
  8. I mercanti passarono da itineranti a sedentari, gestendo affari con soci e impiegati. I banchieri prestavano denaro a interesse, facevano cambiavalute e fornivano garanzie assicurative per i carichi delle navi.

  9. Quali furono le conseguenze della battaglia di Legnano e della pace di Costanza?
  10. La battaglia di Legnano nel 1176 vide la vittoria della Lega Lombarda contro l'imperatore Federico I Barbarossa. La pace di Costanza nel 1183 riconobbe l'autorità dell'imperatore, ma concesse ai comuni diritti di amministrare la giustizia e riscuotere tasse.

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