Concetti Chiave
- Le signorie nascono all'interno delle esperienze comunali, spesso da famiglie nobili che garantiscono il programma politico comunale, come gli Scaligeri e i da Polenta.
- Firenze, stanca delle lotte interne, si affidò a signori stranieri come i membri della casata angioina, sebbene con signorie brevi e poteri straordinari.
- Famiglie nobiliari come gli Estensi, dotate di armi e clientele, estendono il loro potere su città come Ferrara, Modena e Reggio, senza collegamenti con i governi comunali precedenti.
- Uomini politici provenienti dal popolo, come Cola di Rienzo a Roma, esercitarono un forte potere personale, sebbene per periodi brevi.
- Alcune città come Milano e Brescia si affidarono a vescovi come Giovanni Visconti e Bernardo Maggi per la guida signorile.
Indice
Origine delle signorie comunali
Le signorie nascono all’interno delle esperienze comunali, non come “calate dall’alto”, e ci sono esempi che ci fanno capire come molte esperienze signorili nacquero all’interno dei governi comunali. Tra queste possono essere individuate delle tipologie:
1.
Garanti del programma politico
Garanti del programma politico comunale a prescindere dalla loro origine. Famiglie che, pur avendo estrazione nobiliare, garantiscono il programma politico comunale sono gli Scaligeri a Verona, gli Scotti a Piacenza, i da Polenta a Ravenna e i da Carrara a Padova. Esse, in generale, si pongono in continuità con il governo comunale e lo fanno, in particolare, nell’atteggiamento dimostrato nei confronti dello studium.
2.
Signori stranieri a Firenze
Signori stranieri. Firenze, abbastanza stanca per le lotte interne fra le fazioni, si affidò a dei signori stranieri: in particolare, nella seconda metà del Duecento e nella prima del Trecento, la città si affidò due volte alla casata angioina, in realtà con signorie molto brevi e dotate di poteri straordinari. Nel primo caso a Carlo d’Angiò (fratello di Luigi IX detto “il Santo”) e poi a Roberto d’Angiò. Anche una realtà repubblicana come Firenze ha avuto dei periodi in cui si è affidata a dei signori stranieri.
3.
Nobili con armi e clientele
Nobili provvisti di armi e di clientele. Famiglie che provengono dalla nobiltà ed hanno come principale caratteristica quella delle clientele armate, che provengono dall’antica nobiltà, come ad esempio gli Estensi, che estendono il proprio potere su Ferrara, Modena e Reggio. Essi rappresentano quelle famiglie provviste di armi e clientele, che non si pongono pertanto in collegamento con il precedente comune.
4.
Uomini politici dal popolo
Uomini «politici» provenienti dal popolo. A Roma ci fu un esponente del popolo minuto che detenne, anche se per un breve periodo, un forte potere personale: in questo caso, cioè Cola di Rienzo, si tratta di un esponente della parte socialmente ed economicamente più bassa della popolazione.
5.
Vescovi come signori
Vescovo. A Milano, il primo appartenente alla famiglia dei Visconti era Giovanni, un vescovo, quindi a metà Trecento i milanesi si affidano al proprio vescovo. Anche a Brescia diviene signore un vescovo, cioè Bernardo Maggi.
6.
Signorie velate e governi repubblicani
Signoria velata. Come riportato da Bartolo da Sassoferrato nel De Tyranno ci sono delle signorie che non sono propriamente tali, a tutti gli effetti, ma sono “signorie velate” perché in luogo del signore c’è una famiglia che controlla la realtà cittadini (a Perugia una forma di signoria velata sarà quella dei Baglioni). L’esempio riportato da Zorzi è quello di Ezzelino da Romano, che controllava una rete di città.
7. Governi repubblicani inframezzati da esperienze signorili. Nelle esperienze di Bologna, Firenze, Pisa e Genova il governo repubblicano comunale rimane a lungo però, nel corso del Due-Trecento, è inframezzato da esperienze signorili che non durano e pertanto si torna indietro, ad un governo basato sulla rappresentanza.
Le signorie cittadine in Italia, Zorzi
Domande da interrogazione
- Quali sono le tipologie di esperienze signorili nate all'interno dei governi comunali?
- Quali famiglie nobiliari garantivano il programma politico comunale?
- Come si manifestavano le signorie velate?
- Quali città repubblicane hanno vissuto esperienze signorili temporanee?
Le esperienze signorili nate all'interno dei governi comunali includono garanti del programma politico comunale, signori stranieri, nobili con armi e clientele, uomini politici dal popolo, vescovi, signorie velate e governi repubblicani inframezzati da esperienze signorili.
Famiglie come gli Scaligeri a Verona, gli Scotti a Piacenza, i da Polenta a Ravenna e i da Carrara a Padova garantivano il programma politico comunale, mantenendo una continuità con il governo comunale.
Le signorie velate si manifestavano attraverso famiglie che controllavano la realtà cittadina senza essere propriamente signorie, come nel caso dei Baglioni a Perugia e di Ezzelino da Romano che controllava una rete di città.
Città come Bologna, Firenze, Pisa e Genova hanno vissuto esperienze signorili temporanee durante il Due-Trecento, ma queste non durarono e si tornò a un governo basato sulla rappresentanza.