Concetti Chiave
- Dopo la divisione dell'impero di Carlo Magno, il vassallaggio divenne uno strumento chiave per il controllo politico e militare.
- Il vassallaggio consisteva in un giuramento di fedeltà e servizio armato in cambio di protezione e benefici, poi chiamati feudi.
- I feudi non solo includevano terre, ma anche giurisdizione sugli abitanti e i loro beni, espandendo il potere dei vassalli.
- Il sistema feudale si basava su una rete complessa di relazioni personali, con feudi trasmessi come parte del patrimonio familiare.
- L'ereditarietà dei feudi fu ufficialmente riconosciuta nel 877 per i feudi maggiori e nel 1037 per i minori, a causa della debolezza del potere centrale.
Il declino del potere centrale
Dopo la suddivisione dell’impero di Carlo Magno, il potere centrale ne uscì indebolito nonostante l’impero fosse ancora unito. Nei vari regni c'era bisogno di unità politica e di un'ottima difesa militare quindi dal 10 secolo i sovrani usarono come strumento di governo il vassallaggio, già praticato nel mondo franco.
L'evoluzione del vassallaggio
Per stabilire una forma di controllo sui nobili franchi e per assicurarsi il loro sostegno militare, i sovrani avevano iniziato a legarli a se attraverso il vassallaggio, un contratto sancito da una cerimonia (l'omaggio), nella quale il vassallo (il nobile) giurava fedeltà al signore e disponibilità a prestare per lui servizio armato. Il signore in cambio gli dava protezione e gli concedeva un beneficio, che poteva essere l'assegnazione di un terreno oppure di un incarico da cui derivare un reddito. Dal 10 secolo i benefici concessi ai vassalli in cambio dei loro servizi iniziarono a essere chiamati feudi e la cerimonia veniva chiamata investitura. A differenza del beneficio, il feudo implicava per il vassallo la giurisdizione non solo sulle proprietà che gli venivano affidate, ma anche sugli uomini che le abitavano e sui beni di questi ultimi.
La nascita del sistema feudale
Tra il 10 e l'11 secolo i vincoli di fedeltà e di subordinazione si estesero ulteriormente: i vassalli potevano assegnare una parte dei loro feudi a vassalli minori. Si instaurò quindi una vasta rete di rapporti personali che andò a costituire il sistema feudale. Ciò favorì l’affermarsi di una concezione patrimoniale del feudo: i feudatari cominciarono a considerarlo parte del patrimonio familiare che poteva essere trasmesso in eredità ai figli. Il potere centrale, troppo debole, non era capace di contrastare ciò, quindi fu costretto a riconoscere ufficialmente l’ereditarietà dei feudi maggiori (quelli concessi dal sovrano i vassalli) attraverso il capitolare di Quierzy nell'877. I feudi minori furono resi ereditari nel 1037 con la Costituto de Feudis.
Domande da interrogazione
- Qual era lo scopo del vassallaggio nel sistema feudale?
- Come si è evoluto il concetto di feudo tra il 10 e l'11 secolo?
- Quando e come è stata ufficialmente riconosciuta l'ereditarietà dei feudi?
Il vassallaggio serviva a stabilire un controllo sui nobili franchi e a garantire il loro sostegno militare ai sovrani, attraverso un contratto di fedeltà e servizio armato in cambio di protezione e benefici.
Il feudo è passato da un semplice beneficio a un'entità patrimoniale, con giurisdizione sui terreni e sugli uomini, e i feudatari hanno iniziato a considerarlo parte del patrimonio familiare, trasmissibile in eredità.
L'ereditarietà dei feudi maggiori è stata riconosciuta ufficialmente con il capitolare di Quierzy nell'877, mentre quella dei feudi minori è stata sancita nel 1037 con la Costituto de Feudis.