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Concetti Chiave

  • La conduzione indiretta dei terreni si diffuse nel II secolo d.C. per la fine delle conquiste e la diminuzione dei prigionieri.
  • Schiavi e coloni lavoravano la terra sotto obblighi specifici, con i coloni che diventarono residenti permanenti tra il III e IV secolo.
  • Il surplus agricolo era diviso tra il fisco per le spese imperiali, i padroni terrieri, e una porzione minima per schiavi e coloni.
  • I proprietari terrieri beneficiavano di un surplus che potevano investire nel mercato e nel commercio privato.
  • Lo sviluppo dell'artigianato cittadino e delle città era favorito dalla tassazione e dalla redistribuzione delle risorse.

Indice

  1. La conduzione indiretta dei terreni
  2. L'evoluzione dei coloni e delle tasse
  3. Il surplus e lo sviluppo economico

La conduzione indiretta dei terreni

Già dal II secolo d.C., si era diffusa, a causa della fine delle conquiste e della diminuzione dell’afflusso di prigionieri, la pratica della conduzione indiretta di lotti di terreno: essi venivano affidati a famiglie di schiavi, detti casati per l’obbligo di risiedervi lavorando la terra, sotto il versamento di una parte del raccolto e la prestazione di alcuni servizi sulla terra che padrone continuava a gestire direttamente.

L'evoluzione dei coloni e delle tasse

Altre porzioni erano affidate ai coloni, liberi coltivatori inizialmente non obbligati a risiedere sulla terra; ma fra i secoli III e IV, a causa delle trasformazioni politiche dovute alle invasioni barbariche, anche i coloni vennero costretti a risiedervi perché non sfuggissero al pagamento delle tasse.

Il surplus e lo sviluppo economico

Il surplus della produzione di questi lotti in gestione indiretta finiva per metà al fisco, che la impiegava per le spese imperiali e per foraggiare le due capitali (Roma e Costantinopoli), in parte al dominus e con il poco che restava schiavi e coloni potevano condurre una vita molto umile. I proprietari, invece, ricevevano più del fabbisogno e potevano immettere il surplus nel mercato, investendo nel commercio privato e acquistando beni di lusso. Questo favorì lo sviluppo dell’artigianato cittadino, così come la riscossione le tasse, essendo gravose, permise essa stessa alle 200 città preposte a questa funzione di svilupparsi.

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