Concetti Chiave
- Il surplus agricolo permise la vendita nei mercati cittadini, segnando la fine dell'economia curtense e l'inizio di un sistema basato sul commercio.
- Nelle città rifiorite, nuovi quartieri chiamati borghi portarono alla nascita della classe sociale dei borghesi.
- Le città lottarono per l'indipendenza dai signori feudali, diventando centri autonomi e governando i territori circostanti.
- Il Comune emerse come nuova forma di governo autonomo, inizialmente guidato dai cittadini più ricchi.
- Nelle città libere, le corporazioni difendevano gli interessi economici e sociali di lavoratori, artigiani e mercanti.
Indice
Transizione economica e nascita dei borghi
Le campagne iniziavano a produrre più di quanto fosse necessario al mantenimento del signore, della sua corte e dei contadini. Di conseguenza, parte dei prodotti poteva essere venduta nei mercati che sempre più di frequente si tenevano nelle città. Crollava così l’economia curtense e aveva inizio un nuovo sistema economico basato sul commercio.
Nel nuovo clima di sviluppo le città rifiorirono, si popolarono e diventarono il centro delle attività commerciali e artigianali. Nuovi quartieri, chiamati borghi, sorsero fuori dalle vecchie mura cittadine, che non riuscivano più a contenere tutta la popolazione. Gli abitanti dei nuovi borghi presero il nome di borghesi: nacque così una nuova classe sociale.Autonomia e nascita dei Comuni
Le città, con il progressivo aumento della loro potenza economica, iniziarono a lottare contro i vecchi signori feudali che non volevano riconoscere la loro autonomia. Alla fine esse riuscirono a rendersi indipendenti e perfino, più avanti, a governare sul territorio circostante, il contado. Questo fenomeno interessò tutta l’Europa, ma si sviluppò soprattutto in Italia. Un nuovo spirito di libertà e di indipendenza regnava nelle città: tutte le persone che vi si stabilivano , dopo un anno e un giorno di residenza, divenivano liberi dallo stato servile. Fu naturale per i cittadini organizzarsi in una nuova forma autonoma di governo: nasce così il Comune.
Organizzazione sociale e corporazioni
In un primo tempo i Comuni furono governati dai cittadini più ricchi, i nobili e coloro che facevano parte del popolo grasso: banchieri, grandi mercanti, medici, notai e giudici. In seguito partecipò al governo del Comune anche l popolo minuto, composto da artigiani e bottegai. I Comuni emanavano proprie leggi, stabilivano le imposte e amministravano la giustizia. In queste nuove città ricche e libere, i lavoratori, gli artigiani e i mercanti, si riunirono in associazioni chiamate corporazioni, che avevano lo scopo di difendere gli interessi economici e sociali della loro categoria. Gli Statuti delle corporazioni fissavano i prezzi dei prodotti, i salari dei lavoratori, gli orari di lavoro e i rapporti tra padroni e dipendenti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della nascita dei Comuni?
- Come si sviluppò la nuova classe sociale dei borghesi?
- Quali furono le funzioni principali dei Comuni?
La nascita dei Comuni fu causata dall'aumento della produzione agricola che superava il fabbisogno locale, permettendo la vendita nei mercati cittadini e portando al crollo dell'economia curtense e all'ascesa di un sistema economico basato sul commercio.
La nuova classe sociale dei borghesi si sviluppò con la crescita delle città e la nascita di nuovi quartieri, i borghi, fuori dalle vecchie mura cittadine, dove gli abitanti, chiamati borghesi, formarono una nuova classe sociale.
I Comuni emanavano leggi proprie, stabilivano le imposte, amministravano la giustizia e organizzavano la vita economica e sociale attraverso le corporazioni, che regolavano prezzi, salari e rapporti di lavoro.