Concetti Chiave
- Il cristianesimo a Roma inizialmente era visto come un culto ordinario, con pochi seguaci nell'impero.
- L'aumento dei cristiani portò a persecuzioni, poiché il monoteismo minacciava il potere imperiale.
- Con l'Editto di Milano del 313, Costantino garantì la libertà di culto ai cristiani.
- I tituli erano case private convertite in luoghi per il rito cristiano dalle famiglie convertite.
- Le catacombe fungevano da luoghi di sepoltura segreti per i cristiani.
Indice
Diffusione iniziale del cristianesimo
Durante gli anni dell’impero si diffonde a Roma il cristianesimo grazie all’opera degli evangelisti, e in tre fasi specifiche entrano in relazione la religione con la politica:
1. Il cristianesimo era percepito come un culto ordinario, non era la prima religione con cui si confrontavano, infatti al tempo c’erano solo pochi cristiani nell’impero;
2.
Persecuzioni e resistenza cristiana
Aumentando il numero di cristiani, nascono atti persecutori contro di loro perché viene compresa la differenza tra il cristianesimo e gli altri culti: monoteismo, se si fosse diffuso troppo avrebbe minacciato il potere dell’imperatore.
Se i cristiani avessero infatti creduto troppo in Dio, allora non avrebbero più obbedito agli imperatori, ma i fedeli non si arresero unendosi come comunità;3.
Editto di Milano e libertà di culto
Nel 313 Costantino firmò l’Editto di Milano, un documento dove afferma la libertà di culto, e quindi i cristiani erano liberi di professare la propria fede dotandosi anche di un loro luogo di culto;
Forme d’arte e luoghi di culto
Forme d’arte e di fede cristiane:
- Tituli, domus messe a disposizione da famiglie converite per il rito;
- Domus ecclesiae, domus adibite alla funzione di luoghi di ritrovo, presentavano solitamente due piani;
- Catacombe, luoghi di sepoltura nascosti;