Concetti Chiave
- Il nome "Altavilla" deriva dal francese "Hauteville", legato alla storia dell'Italia meridionale tra XI e XII secolo.
- Tancredi di Normandia, capostipite della casata, ebbe molti figli, alcuni dei quali migrarono in Italia meridionale per cercare nuove terre.
- Guglielmo "Braccio di ferro" divenne il primo conte di Melfi, espandendo i domini normanni a scapito dei Bizantini.
- Roberto il Guiscardo ottenne il titolo di duca di Puglia e Calabria grazie al supporto del papa, consolidando il potere normanno nel sud Italia.
- Ruggero II, figlio di Ruggero e nipote di Tancredi, divenne re di Sicilia, ampliando ulteriormente i territori con conquiste in Africa e Malta.
Indice
Origini della dinastia Altavilla
Il nome “Altavilla” è una italianizzazione del termine francese “Hauteville”, da Hauteville-le-Guichard, nel Cotentin; la dinastia resterà legata alle vicende dell’Italia meridionale nell’ XI e XII secoli.
Il primo personaggio della casata di cui abbiamo notizia è Tancredi, vissuto in Normandia a cavallo del X e XI secolo.
Cinque dei suoi numerosi figli – sembra 16 - lasciarono la Normandia alla ricerca di nuove terre, una pratica che era molto comune per i cadetti della nobiltà feudale del tempo, poiché, per legge, essi non avevano alcun diritto sui beni paterni. Essi arrivarono nell’Italia meridionale dove si misero a servizio del conte di Aversa, che aveva anch’egli origini normanne, e del principe di Salerno.Espansione in Italia meridionale
Col tempo, essi riuscirono a crearsi dei possedimenti propri, togliendo con la forza ai Bizantini una grande parte della Puglia e nel 1042, tutti i territori conquistati, acquisirono la statuto di contea, con centro a Melfi, una cittadini che si trova al confine fra la Basilicata e la Puglia.
Il primo conte di Melfi fu Gugliemo, detto “Braccio di ferro”, uno dei cinque fratelli, a cui successe il fratello Drogone che ottenne dall’imperatore l’investitura imperiale.
Con Roberto il Guiscardo (l’astuto), conte di Melfi nella seconda metà del secolo e fratellastro di Guglielmo braccio di ferro, iniziò la penetrazione in Calabria. Questa espansione dei possedimenti normanni nell’Italia meridionale, cominciò a preoccupare il Papato; tuttavia il pontefice Niccolo II si vide costretto a concedere a Roberto il Guiscardo il titolo di duca di Puglia e di Calabria. Questa decisione da un lato assicurò al papa un alleato fedele e dall’altro permise agli Altavilla di conquistare l’Italia meridionale sottraendo via via dei territori ai Bizantini e ai Longobardi.
Conquista della Sicilia e successione
Nel frattempo, forte del benestare del papa, il fratello Ruggero, si lanciava alla conquista della Sicilia che, poco alla volta, riuscì a sottrarre agli Arabi. Da lui è derivato il ramo principali della dinastia degli Altavilla. Suo figlio Ruggero II, diventò erede dei beni del ramo continentale (= ducato di Calabria e di Puglia) ed in seguito ottenne il titolo di Re di Sicilia. Fu anche re d’Africa, in virtù delle conquiste effettuate sulle coste africane a cui si aggiungeva anche Malta.
A lui successero Guglielmo I, detto il Malo e quindi Guglielmo II, il Buono. Quando quest’ultimo morì senza lasciare eredi maschi, il trono passò al cugino Tancredi, a cui si oppose Costanza di Altavilla, figlia di Ruggero II e moglie dell’imperatore Enrico IV.
Il figlio di Tancredi, Guglielmo III, fu spodestato (1194) dall’imperatore per cui la Sicilia e l’Italia meridionale passarono nelle mani della casa di Svevia.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del nome "Altavilla"?
- Chi fu il primo conte di Melfi e quale fu il suo contributo?
- Come si espanse il potere degli Altavilla nell'Italia meridionale?
- Quali furono le conseguenze della morte di Guglielmo II senza eredi maschi?
Il nome "Altavilla" è una italianizzazione del termine francese "Hauteville", derivante da Hauteville-le-Guichard, nel Cotentin.
Il primo conte di Melfi fu Gugliemo, detto "Braccio di ferro", che riuscì a creare possedimenti propri togliendo con la forza ai Bizantini una grande parte della Puglia.
Gli Altavilla si espansero nell'Italia meridionale conquistando territori dai Bizantini e Longobardi, con il supporto del Papato, e ottenendo titoli come quello di duca di Puglia e Calabria.
Alla morte di Guglielmo II senza eredi maschi, il trono passò al cugino Tancredi, ma fu contestato da Costanza di Altavilla, portando infine la Sicilia e l'Italia meridionale sotto il controllo della casa di Svevia.