Concetti Chiave
- Il dibattito in Spagna sul diritto a conquistare l'America sollevò questioni etiche riguardanti il trattamento degli indigeni da parte dei conquistadores.
- Nel 1511, i missionari domenicani denunciarono le violenze degli encomenderos, spingendo la Corona a consultare esperti per un parere legittimante.
- Francisco de Vitoria respinse la teoria degli schiavi naturali, proponendo che gli indios fossero uomini bisognosi di guida ed educazione, con la conversione al cristianesimo come obiettivo.
- Bartolomeo Las Casas si oppose ai maltrattamenti degli indios e sollecitò il sovrano a fermare gli abusi, contrastando le idee di Sepulveda sugli indigeni come esseri inferiori.
- Papa Paolo II intervenne nel dibattito con una bolla papale, affermando che gli indios erano esseri umani, influenzando la percezione della legittimità della conquista.
Indice
Imposizione delle regole spagnole
Gli spagnoli hanno imposto diverse regole. Non vi era ereditarietà dei feudi. I conquistadores se ne approfittarono per sottometterli, nonostante avessero dovuto avere dei previlegi; per esempio la domenica non avrebbero dovuto lavorare, perchè cristiani; ma questi privilegi non furono rispettati.
Discussioni sulla legittimità
Così ci si iniziò a chiedere se fosse legittimo che gli spagnoli li trattassero così. Una prima discussione fu nel 1511 quando i missionari domenicani avevano denunciato le violenze compiute dagli encomenderos spagnoli. La Corona chiese ai docenti delle più prestigiose università del regno il loro parere. La prima motivazione fu il requirimiento, una dichiarazione di sovranità letta dagli spagnoli agli indigeni; ma non fu accettata. Successivamente si disse che erano schiavi per natura, ma neanche questa motivazione venne accettata perchè degli schiavi non sarebbero riusciti a costruire imperi così strutturati.
Posizioni di Vitoria e Las Casas
Francisco de Vitoria nel 1539 esaminò a fondo la questione rifiutando la teoria degli schiavi naturali, per lui gli indios erano veri uomini. Vitoria sposò così una posizione intermedia: gli indiani erano paragonabili a bambini che hanno bisogno di una guida e di educazione e la dominazione spagnola era presentata come un'opportunità positiva; la conversione alla fede cristiana sarebbe stata il presupposto di base. Bartolomeo Las Casas, un frate domenicano, denunciò i conquistadores perchè maltrattavano gli indios e chiese al sovrano di porre fine agli abusi. Sepulveda invece sosteneva che gli indios non fossero uomini ma omuncoli e quindi si potevano sfruttare. Nel dibattito fra i 2 interviene il papa Paolo II che fa una bolla dove dice che sono uomini.