Concetti Chiave
- L'agricoltura raggiunse il suo limite massimo, con terre marginali coltivate e una popolazione troppo grande da sostenere, portando a un circolo vizioso di diminuzione delle rese e popolazione.
- La crisi si estese dall'agricoltura all'artigianato, colpendo duramente il settore tessile e edilizio, mentre il fallimento delle compagnie mercantili e bancarie fiorentine portò al crollo del settore mercantile.
- Il peggioramento climatico e la guerra dei Cent'anni aggravarono la crisi, con inverni rigidi e piogge prolungate che devastarono raccolti e bestiame, diffondendo la fame e le epidemie tra la popolazione contadina.
- La peste nera si diffuse rapidamente attraverso le vie di comunicazione, colpendo ovunque e aggravando ulteriormente la situazione di crisi.
- La ricerca di un colpevole portò a una violenta persecuzione degli ebrei, accusati di diffondere la pestilenza, con massacri che si verificarono in molte città della Germania nel 1349.
Indice
Crisi agricola e demografica
Per dare alimenti a una popolazione in crescita, si erano messe a coltura terre marginali e poco fertili. Mostrava così di essere giunto al suo limite massimo il processo espansivo dell'agricoltura, e cominciarono a diminuire le rese dei terreni. Quando diviene troppo sproporzionato il rapporto fra prodotto agricolo e popolazione, quest'ultima comincia a diminuire e la sua diminuzione si ripercuote negativamente sulla produzione agricola attivando un'inarrestabile catena di conseguenze (circolo vizioso).
Impatto sull'artigianato e finanza
Dall'agricoltura la crisi si estende all'artigianato. Ne risentì in particolare il settore della produzione tessile, ma ne risentì anche la produzione edilizia. A ciò si aggiunse il fallimento di compagnie mercantili e bancarie fiorentine, come quella dei Bardi e dei Peruzzi, che avevano conosciuto nei decenni precedenti uno straordinario sviluppo che le aveva portate a essere i principali istituti finanziari d'Europa. Poiché quelle compagnie finanziavano anche una gran quantità di commerci, la loro bancarotta coinvolse il settore mercantile.
Carestie e cambiamenti climatici
Il fallimento della Compagnie dei Bardi e dei Peruzzi ebbe l'effetto che avrebbe oggi il crollo della borsa di New York o di Tokyo. Crollo demografico, agricolo, manifatturiero e finanziario: ormai gli elementi fondamentali della crisi erano tutti presenti e per rendere ancora più dirompenti i suoi effetti intervenne un generale peggioramento del clima che aggravò le carestie in varie zone dell'Europa nella prima metà del Trecento. Il fenomeno si era annunciato con inverni più freddi e più lunghi che avevano interessato soprattutto le regioni del Nord. Poi venne un periodo di piogge intense prolungate: incominciò nella primavera del 1315 e continuò almeno tre anni infliggendo drastiche riduzioni ai raccolti. Gli effetti di questo cataclisma si ripercossero sul bestiame, che morì in grande quantità per mancanza di foraggio, e sulla popolazione contadina nella quale, oltre alla fame, incominciarono presto a diffondersi le epidemie. Nel 1337 era per di più scoppiata la guerra dei Cent'anni e si cominciavano già a registrare le disastrose devastazioni che l'avrebbero accompagnata per tutta la sua durata.
Diffusione della peste e persecuzioni
Le stesse vie di comunicazione per cui viaggiavano le merci e i corrieri si rivelarono un ottimo veicolo per il bacillo della peste, che si diffuse dappertutto con pochissime eccezioni.
Nella disperata ricerca di dare una spiegazione a quanto stava accadendo, ripresero vigore le profezie e le credenze ossessive sulle forze demoniache. La responsabilità di un tale flagello venne attribuita o alle colpe degli uomini, di cui la peste sarebbe stata la punizione, o all'azione malefica di forze ostili. Erano dunque certamente gli ebrei che, per conto di Satana, ammorbavano l'aria e avvelenavano le acque per diffondere la pestilenza. Essi divennero in breve tempo il capro espiatorio. Qualcuno, sotto tortura, confessò ciò che gli si voleva far confessare e il fanatismo popolare fece il resto: tutti gli ebrei, duemila persone, furono bruciati nel loro cimitero nel febbraio del 1349, dopo che il comune della città li aveva dichiarati colpevoli. Lo stesso accade ai 12000 ebrei di Magonza ed episodi analoghi si verificarono a Worms, a Francoforte, a Colonia e in numerose altre città della Germania.
Fine dell'epidemia e ripresa economica
La fase acuta dell'epidemia si esaurì el biennio 1348-49. Il contagio rimase presente in forma endemica che diede un apporto decisivo per invertire la spirale della recessione economica grazie al rapido riequilibrio del rapporto fra popolazione e risorse. La ripresa non fu né semplice né rapida.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi agricola nel Trecento?
- Come si estese la crisi dall'agricoltura ad altri settori economici?
- Quali eventi climatici e storici aggravarono ulteriormente la crisi del Trecento?
- In che modo la peste nera si diffuse in Europa e quali furono le conseguenze sociali?
- Quali furono gli effetti a lungo termine del crollo demografico causato dalla peste?
La crisi agricola fu causata dall'eccessiva coltivazione di terre marginali e poco fertili per sfamare una popolazione in crescita, portando a un calo delle rese e a un circolo vizioso di diminuzione della popolazione e della produzione agricola.
La crisi agricola si estese all'artigianato, colpendo in particolare la produzione tessile ed edilizia, e fu aggravata dal fallimento di compagnie mercantili e bancarie come i Bardi e i Peruzzi, che coinvolse anche il settore mercantile.
Un peggioramento del clima con inverni più freddi e piogge intense ridusse drasticamente i raccolti, mentre la guerra dei Cent'anni iniziata nel 1337 portò devastazioni, aggravando la crisi.
La peste nera si diffuse attraverso le vie di comunicazione usate per il commercio, portando a epidemie diffuse e alla ricerca di capri espiatori, con gli ebrei accusati ingiustamente e perseguitati.
L'epidemia portò a un rapido riequilibrio tra popolazione e risorse, contribuendo a invertire la recessione economica, anche se la ripresa fu lenta e complessa.