KarambitKKS
Ominide
4 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • La crisi del Trecento fu causata da peste, peggioramento climatico e guerre continue, portando a carestie e pestilenze eccezionalmente gravi.
  • Le tecniche agricole arretrate e le variazioni climatiche causarono un calo della produzione agricola e un aumento dei prezzi, aggravando la scarsità di cibo.
  • Le tensioni sociali aumentarono, con scioperi e rivolte nelle campagne, a causa delle pressioni sui contadini, devastazioni belliche e inasprimento fiscale.
  • La peste del 1348 ridusse la popolazione europea del 25-30%, con spiegazioni dell'epoca che includevano teorie astrologiche e punizioni divine.
  • Le rivolte urbane, come quella dei Ciompi a Firenze nel 1378, furono tentativi di riforma sociale, ma senza risultati duraturi, evidenziando forti divisioni sociali.

Indice

  1. Le cause della crisi del Trecento
  2. Conseguenze della peste del 1348
  3. Conflitti sociali e rivolte contadine
  4. La povertà nelle città medievali
  5. La rivolta dei Ciompi a Firenze

Le cause della crisi del Trecento

Le cause principali della cosiddetta “crisi del Trecento” furono la peste, il peggioramento del clima e le guerre continue.

Le carestie e le pestilenze non erano certo un fenomeno nuovo, ma eccezionale era la gravità e la frequenza con cui si manifestarono durante il 1300.

Inoltre, l’alimentazione della popolazione era scarsa a causa di una crisi della produzione dei beni di prima necessità.

Le terre non producevano più il necessario per sfamare le popolazioni a causa delle arretrate tecniche agricole e delle brusche variazioni climatiche.

Le rese agricole diminuirono e i prezzi aumentarono. Molti storici ritengono che siano state anche le guerre ad aggravare le difficoltà dell’economia europea. Le tensioni sociali si fecero più forti e scioperi e rivolte si estesero alle campagne.

Conseguenze della peste del 1348

Con la peste del 1348 la popolazione europea diminuì del 25-30% in pochi decenni.

La medicina del tempo non aveva gli strumenti per spiegare e debellare la malattia; solo la medicina moderna ne ha scoperto l’origine: la peste è dovuta a un bacillo che si riproduce nei roditori e viene trasmesso all’uomo per mezzo delle pulci. Nel Trecento si pensava, invece, che essa fosse provocata da una corruzione dell’aria, dovuta a sfavorevoli combinazioni astrologiche. L’intervento più valido fu considerato l’isolamento degli individui già affetti dal morbo.

Molti ritenevano la peste un castigo di Dio e un dono del demonio. Si pensava che si dovessero individuare e colpire coloro che propagavano il morbo (riconosciuti dalla cristianità nei musulmani, negli eretici e negli ebrei).

Conflitti sociali e rivolte contadine

La pressione esercitata dai signori sui contadini per arginare la riduzione dei profitti, le devastazioni prodotte dalla guerra e l’inasprimento fiscale furono le cause dei gravissimi conflitti sociali che insanguinarono le campagne di molti Paesi europei nel corso del Trecento. In Francia si ebbe il fenomeno delle “jacquerie”, rivolte contadine, che vennero

violentemente represse.

La povertà nelle città medievali

Nelle città medievali la povertà era un fenomeno diffuso, ma durante il XIV secolo la situazione peggiorò. Il flusso degli abitanti verso le città andava aumentando, complicando i problemi di ricerca del lavoro e di pulizia. Nei centri urbani più importanti, le Corporazioni (o Arti, cioè associazioni di artigiani che riunivano tutti i maestri di un determinato mestiere) avevano molto peso politico e ne approfittarono per varare riforme che salvaguardassero gli interessi dei datori di lavoro.

Ciò provocò il malcontento dei lavoratori salariati.

La rivolta dei Ciompi a Firenze

A Firenze, era particolarmente grave la situazione dei lavoratori della lana, in particolare degli scardassatori, detti Ciompi (coloro che pettinavano la lana), i quali non avevano un’organizzazione propria ed erano sfruttati dai maestri delle botteghe. Gli operai, quindi, insorsero ed imposero nel 1378 la costituzione di tre nuove Arti del popolo di Dio, cioè i Sarti, i Tintori e i Ciompi. Il loro capo fu Michele di Lando. Gli ordinamenti del comune furono riformati in modo che le Arti minori e medie avessero la maggioranza nei consigli. Il nuovo governo durò quattro anni: i Ciompi, infatti, furono poi abbandonati dalle altre due Arti.

Così, l’Arte dei Ciompi si sciolse e il potere tornò nelle mani delle Arti maggiori e medie. La rivolta dei Ciompi non diede risultati effettivi, ma fu il punto più alto tra le rivendicazioni sociali del Medioevo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della crisi del Trecento?
  2. Le cause principali furono la peste, il peggioramento del clima e le guerre continue, che portarono a carestie, pestilenze e tensioni sociali.

  3. Come influì la peste del 1348 sulla popolazione europea?
  4. La peste del 1348 causò una diminuzione della popolazione europea del 25-30% in pochi decenni, aggravando ulteriormente la crisi.

  5. Quali erano le credenze comuni riguardo l'origine della peste nel Trecento?
  6. Si credeva che la peste fosse causata da una corruzione dell'aria dovuta a sfavorevoli combinazioni astrologiche, e molti la consideravano un castigo divino o un dono del demonio.

  7. Quali furono le conseguenze sociali delle tensioni economiche e delle guerre nel Trecento?
  8. Le tensioni sociali portarono a scioperi e rivolte, come le "jacquerie" in Francia, e a conflitti sociali nelle campagne europee a causa della pressione fiscale e delle devastazioni belliche.

  9. Quali furono le rivendicazioni dei Ciompi a Firenze nel 1378?
  10. I Ciompi, lavoratori della lana, insorsero per ottenere la costituzione di tre nuove Arti e riformare gli ordinamenti del comune, ma il loro governo durò solo quattro anni prima di essere abbandonati dalle altre Arti.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino