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Concetti Chiave

  • La crisi del Trecento in Europa fu causata da un abbassamento delle temperature, che danneggiò l'agricoltura e portò a carestie e prezzi elevati.
  • Oltre alla crisi agricola, anche i settori commerciale e finanziario furono colpiti, con frequenti fallimenti bancari dovuti al mancato rimborso dei prestiti.
  • L'arrivo della peste nel 1348, diffusa attraverso i ratti, uccise un terzo della popolazione europea, aggravando ulteriormente la crisi.
  • La peste si diffuse rapidamente a causa delle scarse condizioni igieniche, con tentativi di contenimento come la quarantena delle navi e la creazione di lazzaretti.
  • Dopo la crisi, il crollo demografico portò a salari più alti per i lavoratori rimasti e alla nascita di nuovi settori economici, come quello del mercante-imprenditore.

Indice

  1. Crisi climatica e demografica
  2. Impatto della peste nera
  3. Conseguenze economiche e sociali

Crisi climatica e demografica

La fase di espansione demografica ed economica che si ebbe in Europa tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo, verso la fine di quest'ultimo iniziò a tramutare in una crisi, dovuta a diversi fattori.

In primo luogo il clima mite e caldo lasciò il posto ad un abbassamento delle temperature, che portò inverni freddi e rigidi ed estati piovose, mettendo così a dura prova le attività dell'uomo e i raccolti, soprattutto quelli dei cereali che diventati la base della dieta di gran parte della popolazione.

La produzione dei cereali quindi diminuì e di conseguenza ci fu un innalzamento dei prezzi e allo stesso tempo la popolazione continuò a crescere: questo squilibrio causò frequenti carestie, che misero a rischio sia le città sia le campagne colpendo soprattutto i più poveri come i contadini, i quali molto spesso, non ricavando il nutrimento necessario, abbandonarono le campagne.

Nonostante la crisi le lotte tra le monarchie non terminarono, rendendo così ancora più difficili i commerci e la produzione agricola, inoltre, l'aumento della spesa militare portò anche all'aumento del costo delle tasse.

Per questo la crisi non riguardò solo il settore agricolo ma anche quello commerciale e finanziario, numerose furono infatti le banche che fallirono a causa della non restituzione dei prestiti.

Impatto della peste nera

Ad aggravare la situazione lo stato di crisi generale contribuì l'arrivo della peste nel 1348, che causò la morte di un terzo della popolazione europea: essa arrivò dall'Asia attraverso i ratti, i quali erano stati contagiati da un batterio che passò poi dalle loro pulci all'uomo.

La peste si poteva manifestare in tre tipi diversi: la peste bubbonica, caratterizzata dalla presenza di rigonfiamenti detti bubboni, la peste polmonare, che attaccava il sistema respiratorio, e la peste setticemica, che causava un'infezione del sangue.

La diffusione della peste fu "aiutata" dalle pessime condizioni igieniche dell'epoca, perciò, le autorità cercarono di contenere il contagio con la messa in quarantena delle navi e la costruzione dei lazzaretti, luoghi pubblici dove venivano portati i malati.

I diversi come gli ebrei, i musulmani, le presunte streghe e i lebbrosi, furono accusati come portatori del morbo, dato che non sembrava esserci ne' spiegazione ne' rimedio, tuttavia, vi erano i religiosi che trovavano una spiegazione nell'ira di Dio e perciò iniziarono delle processioni che però aumentarono solo il contagio.

Conseguenze economiche e sociali

Il crollo demografico ridusse la domanda dei beni alimentari, e la popolazione rimasta riuscì a trarre nutrimento dalle poche risorse, inoltre ci fu anche un aumento della disponibilità di alimenti di origine animale, dato che la diminuzione delle attività agricole avevano permesso il ripopolamento di molte specie vegetali e l'aumento della biodiversità.

Un'altro fattore positivo fu che i lavoratori erano diminuiti e i pochi rimasti poterono così richiamare salari maggiori.

Nacquero inoltre nuovi settori e figure, tra cui quella del mercante-imprenditore: egli acquistava le materie prime, poi le faceva lavorare dai contadini che venivano pagati a cottimo, ed infine si occupava di vendere il prodotto finito.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della crisi del Trecento in Europa?
  2. La crisi del Trecento fu causata da un abbassamento delle temperature, che portò a inverni rigidi ed estati piovose, riducendo la produzione di cereali. Questo, insieme alla crescita della popolazione, causò carestie. Inoltre, le lotte tra monarchie e l'aumento delle spese militari aggravarono la situazione economica.

  3. Come influì la peste del 1348 sulla popolazione europea?
  4. La peste del 1348 causò la morte di un terzo della popolazione europea. Si diffuse rapidamente a causa delle pessime condizioni igieniche e fu trasmessa dai ratti all'uomo. Le autorità cercarono di contenere il contagio con quarantene e lazzaretti.

  5. Quali furono le conseguenze economiche e sociali della crisi del Trecento?
  6. La crisi portò al fallimento di molte banche e a un crollo demografico che ridusse la domanda di beni alimentari. Tuttavia, la diminuzione della popolazione permise ai lavoratori rimasti di ottenere salari maggiori e favorì la nascita di nuovi settori economici, come quello del mercante-imprenditore.

  7. Quali misure furono adottate per contenere la diffusione della peste?
  8. Per contenere la diffusione della peste, le autorità misero in quarantena le navi e costruirono lazzaretti per isolare i malati. Tuttavia, le processioni religiose, organizzate come risposta all'ira di Dio, contribuirono involontariamente ad aumentare il contagio.

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