Concetti Chiave
- La riforma di Diocleziano introduce la tetrarchia, dividendo l'Impero in quattro regioni, ciascuna governata da un Augusto e un Cesare, con una struttura di potere più decentralizzata.
- Costantino trasferisce la capitale a Costantinopoli, rafforza l'esercito con l'arruolamento di barbari e introduce il solidus d'oro, con effetti destabilizzanti per mercanti e artigiani.
- Dopo Costantino, le lotte di successione e le incursioni barbariche portano instabilità, con Teodosio che si allea con i Goti per rafforzare la difesa dei confini imperiali.
- L'instabilità politica e le incursioni barbariche causano l'abbandono delle terre da parte dei contadini, che si rifugiano sotto la protezione dei grandi proprietari terrieri.
- Le ville dei grandi proprietari diventano centri di potere e cultura, mentre le città si spopolano e l'agricoltura e il commercio subiscono un declino.
Diocleziano e la tetrarchia
Indice
La riforma di Diocleziano
Diocleziano realizza una complessa riforma istituzionale:al principe vengono attribuiti natura divina e poteri assoluti , mentre l'Impero è diviso in quattro grandi regioni governate da due Augusti e due Cesari a essi subordinati, secondo un sistema chiamato tetrarchia. Diocleziano ripartisce l'Impero in province, diocesi e municipi, tentando una politica di decentramento.
Si aumentano anche gli effettivi dell'esercito,ma la gestione di questo sistema determina una forte pressione fiscale.
Costantino
L'ascesa di Costantino
Dopo la morte di Diocleziano si afferma Costantino che riprende a politica del predecessore basata sull'assolutismo teocratico e sul controllo dello Stato attraverso la burocrazia.
Trasferisce la capitale a Bisanzio, da allora Costantinopoli, per ragioni difensive, ma anche per la maggiore disponibilità dell'Oriente un potere assoluto.
Costantino rafforza l'esercito arruolando barbari e campo economico facilita il commercio coniando il solidus d'oro che ha un valore stabile ma valuta tutte le altre monete,causando la rovina di mercanti e artigiani.
Le tasse, ancora molto pesanti, gli obblighi di leva e la rigidità della società rendono impossibile qualsiasi miglioramento per i ceti umili e riducono molti contadini allo stato di servi.
La successione e l'avvento di Teodosio
La successione imperiale
Dopo la morte di Costantino, la lotta tra i figli per il potere vede soccombere prima Costantino II e poi Costante.
Fino al 361 regna Costanzo II che designa successore il cugino Giuliano, detto l'Apostata per la sua ostilità verso il Cristianesimo. A questi segue Valentiniano che combatte i barbari sul Danubiio e sul Reno e assegna l'Oriente al fratello Valente. Gli succede nel 375 il figlio Graziano. I barbari intanto premono sui confini orientali,cercando la salvezza degli Unni. Con la disfatta di Adrianopoli contro i Goti muore Valente.
Teodosio affronta i Goti, ma poi si allea con loro e ne permette lo stanziamento entro i confini dell'Impero in cambio della difesa contro ulteriori invasioni.
Le cause del degrado dell'Impero
Il declino dell'Impero romano
L'instabilità politica rende impossibile alla burocrazia imperiale il controllo del territorio e le frequenti incursioni di popoli barbarici spingono molti contadini ad abbandonare le terre e a mettersi sotto la protezione dei grandi proprietari terrieri. Questi esercitano sui contadini un potere assoluto. L'agricoltura diventa sempre meno produttiva; la moneta tende a scomparire, le vie di comunicazione si fanno insicure e il commercio diventa difficile: le città si spopolano,tenute in vita solo dalla presenza dei vescovi.
Le ville dei grandi proprietari terrieri diventano, oltre che centri di potere, gli unici nuclei di civiltà in grado di custodire la tradizione della cultura latina.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la principale riforma istituzionale introdotta da Diocleziano?
- Quali furono le conseguenze economiche delle politiche di Costantino?
- Come ha gestito Teodosio la minaccia dei Goti?
- Quali furono le cause del degrado dell'Impero?
Diocleziano ha introdotto la tetrarchia, dividendo l'Impero in quattro regioni governate da due Augusti e due Cesari, attribuendo al principe natura divina e poteri assoluti.
Costantino ha coniato il solidus d'oro, stabilizzando il suo valore ma svalutando altre monete, causando la rovina di mercanti e artigiani, mentre le tasse elevate e la rigidità sociale peggioravano le condizioni dei ceti umili.
Teodosio si è alleato con i Goti, permettendo loro di stanziarsi entro i confini dell'Impero in cambio della loro difesa contro ulteriori invasioni.
L'instabilità politica, le incursioni barbariche, l'abbandono delle terre da parte dei contadini e il potere assoluto dei grandi proprietari terrieri hanno portato al degrado dell'agricoltura, alla scomparsa della moneta e al declino delle città.