Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La società comunale era più democratica del sistema feudale, ma escludeva agricoltori, donne ed ebrei.
  • All'interno dei Comuni esisteva una divisione tra il popolo minuto e il popolo grasso, con quest'ultimo opponendosi ai magnati aristocratici.
  • La democrazia comunale declinò a favore delle Signorie, con famiglie come gli Estensi e i Gonzaga assumendo il controllo.
  • Firenze mantenne la struttura comunale, ma il potere fu esercitato dalla famiglia dei Medici.
  • Nel Trecento, mentre i Comuni diventavano Signorie, l'Italia perse competitività rispetto alla borghesia europea a causa del particolarismo e delle crisi demografiche ed economiche.

Indice

  1. La democrazia comunale e le sue limitazioni
  2. Il declino della democrazia comunale
  3. La trasformazione dei Comuni in Signorie

La democrazia comunale e le sue limitazioni

Rispetto al sistema feudale, la società comunale era senz’altro più democratica anche se restavano esclusi dalla democrazia gli agricoltori che abitavano nel contado (= il terreno che il Comune aveva tolto ai signori feudali), le donne e gli ebrei. Pertanto la democrazia comunale era riservata solo ai cittadini che facevano parte delle corporazioni delle arti e dei mestieri.

Inoltre all’interno del Comune esisteva il popolo minuto (artigiani, proprietari di botteghe) il il popolo grasso (i banchieri i ricchi mercanti) ed è quest’ultimo che era in grado di opporsi ai magnati (= coloro che rappresentavano l’aristocrazia). All’inizio la lotta contro i magnati vide un’alleanza fra popolo minuto e popolo grasso, che col tempo, però venne a mancare sia per le lotte fra Guelfi e Ghibellini, sia per le rivalità esistenti all’interno del Comune fra le varie famiglie o per contrasti di parte (es. L'evoluzione dei Comuni italiani: dalla democrazia alla Signoria articoloGuelfi di parte bianca e Guelfi di parete nera)

Il declino della democrazia comunale

Succedeva anche che un partito chiedesse l’alleanza con un potere esterno molte forte (il Papa o la Francia). In questo modo, piano piano, la democrazia perde significato e viene a mancare perché all’interno del Comune prevale una famiglia su tutte le altre. I Comuni cominciano così ad essere governate da un signore , appartenente a dinastie signorile locali : è il caso degli Estensi a Ferrara, dei Gonzaga a Mantova, dei Visconti a Milano dove il governo è retto da un Signore. Firenze costituisce un eccezione: qui la struttura comunale non viene abbattuta anche se il potere è esercitata dalla famiglia signorile dei Medici.

La trasformazione dei Comuni in Signorie

Nel Trecento, mentre il Comune si sta trasformando in Signoria, in Italia si manifesta un fenomeno nuovo: i Comuni o le Signorie cercano di difendere sempre più i propri interessi particolari e perdono così di vista l’interesse generale. Di conseguenza la borghesia mercantile dei Comuni viene superata dalla grande borghesia europea, perché quest’ultima, nel suo sviluppo, è favorita dal fatto che gli Stati nazionali (Francia, Paesi Bassi, ecc.) si rafforzano sempre più perdendo così il carattere di particolarismo che invece persisteva nella Penisola italiana. Contemporaneamente l’Europa attraversa una grave crisi sia demografica che economica. La cause sono: i terreni troppo sfruttati diventano meno fertili, carestie ed epidemie che colpiscono una popolazione già molto indebolita. Fra le epidemie dobbiamo ricordare la peste, chiamata anche pesta nera che raggiunge il punto culminante nel 1348 e che fu la causa della morte di 1/3 della popolazione europea.

Domande da interrogazione

  1. Quali gruppi erano esclusi dalla democrazia comunale?
  2. Gli agricoltori del contado, le donne e gli ebrei erano esclusi dalla democrazia comunale.

  3. Come si è evoluto il potere all'interno dei Comuni italiani?
  4. Il potere è passato dai Comuni alle Signorie, con famiglie come gli Estensi, i Gonzaga e i Visconti che hanno preso il controllo.

  5. Quale fenomeno nuovo si manifesta in Italia nel Trecento?
  6. I Comuni e le Signorie iniziano a difendere i propri interessi particolari, perdendo di vista l'interesse generale.

  7. Quali furono le cause della crisi demografica ed economica in Europa nel Trecento?
  8. Le cause furono terreni troppo sfruttati, carestie, epidemie e la peste nera che decimò la popolazione.

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