Concetti Chiave
- Nel sistema romano, le leggi includevano norme, interpretazioni giuridiche e la loro applicazione pratica fino all'unificazione dell'impero.
- Teodosio tentò di creare un codice che raccogliesse le leggi imperiali, escludendo però le interpretazioni dei giuristi.
- Giustiniano incaricò giuristi di codificare il diritto romano classico, escludendo le innovazioni delle scuole giuridiche.
- Il Corpus iuris civilis fu completato tra il 529 e il 534, includendo leggi e giurisprudenza in quattro sezioni principali: Codex, Digesta, Institutiones, e Novellae constitutiones.
- La codificazione giustinianea ridusse la flessibilità del diritto romano, limitando l'adattabilità consentita dalle teorie giurisprudenziali.
Indice
Il sistema romano e la sua evoluzione
Nel sistema romano avevano valore di legge sia le norme, sia la loro interpretazione teorica data dai giuristi, sia la concretezza del loro esercizio e questo fu possibile fino a che l’impero restò unificato. Una volta venuta meno l’unità e comparsa la necessità di semplificazione, cominciarono a circolare delle compilazioni che raccoglievano e riassumevano la tradizione giurisprudenziale romana.
Teodosio e la codificazione delle leggi
Teodosio decise di raccogliere in un codice ordinato per materie tutte le leggi emanate da lui stesso e dai predecessori, ma esso non prendeva in considerazione le elaborazioni dei giuristi, che adattavano le normative alle diverse situazioni della realtà sociale.
Giustiniano e il recupero del diritto classico
Giustiniano, che non apprezzava gli indirizzi innovativi che le scuole dei giuristi perseguivano rispetto al diritto romano classico, affidò a un gruppo di giuristi scelto il compito di codificare (recuperando «archeologicamente») il patrimonio giuridico dell’età repubblicana e del primo principato.
Le quattro parti del Corpus Iuris Civilis
Il progetto fu portato a termine in un tempo relativamente breve (529-534) e recuperò sia la legislazione che la normativa giurisprudenziale; il testo era costituito da quattro parti:
1. Il Codex raccoglieva e ordinava in dodici libri le leges dei predecessori di Giustiniano, dall’età di Adriano.
2. I Digesta (o Pandectae) raccoglievano in 50 libri gli iura, frammenti della giurisprudenza romana, ordinandoli come se fossero disposizioni normative.
3. Le Institutiones, una trattazione scolastica e semplificata del diritto romano.
4. Le Novellae constitutiones, che raccoglievano i testi delle nuove disposizioni emanate da Giustiniano dal 534 fino alla sua morte.
Il diritto romano conservato in questa raccolta, a causa dell’irrigidimento in tale codificazione, veniva a perdere l’adattabilità permessa dalle elaborazioni teoriche dei giuristi.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei giuristi nel sistema romano prima della codificazione?
- In che modo Teodosio e Giustiniano differivano nel loro approccio alla codificazione delle leggi?
- Quali sono le quattro parti del Corpus Iuris Civilis e cosa contengono?
Nel sistema romano, i giuristi avevano un ruolo fondamentale nell'interpretazione teorica delle norme, che insieme alla loro applicazione concreta, avevano valore di legge fino a quando l'impero rimase unificato.
Teodosio raccolse le leggi in un codice ordinato per materie senza considerare le elaborazioni dei giuristi, mentre Giustiniano cercò di recuperare il diritto classico affidando a giuristi il compito di codificare il patrimonio giuridico dell'età repubblicana e del primo principato.
Le quattro parti del Corpus Iuris Civilis sono: il Codex, che raccoglie le leges dei predecessori di Giustiniano; i Digesta, che contengono frammenti della giurisprudenza romana; le Institutiones, una trattazione scolastica del diritto romano; e le Novellae constitutiones, che raccolgono le nuove disposizioni emanate da Giustiniano.