Concetti Chiave
- I flagellanti denunciano la corruzione del clero e l'avidità dei ricchi, provocando ostilità da parte delle classi dominanti e dei poteri pubblici.
- Il clero attacca i flagellanti, accusandoli di presunzione e cercando di fermare il movimento anche con la violenza.
- Le popolazioni, spesso solidali con i flagellanti, resistono agli interventi ecclesiastici, talvolta con azioni violente.
- Il movimento dei flagellanti rappresenta una protesta sociale contro la società feudale, con tensioni tra correnti ortodosse ed eretiche.
- Nel 1349, Papa Clemente VI emette una bolla per reprimere i flagellanti, coinvolgendo anche l'imperatore per una risposta efficace.
Indice
La denuncia dei flagellanti
I flagellanti pubblicamente denunciano la corruzione del clero, l’avidità dei ricchi, la prepotenza dei signori.
Reazione delle autorità
Tutto ciò provoca, ovviamente, un’immediata ostilità delle classi dominanti e dei pubblici poteri, che si esprime anch’essa in forma religiosa, così come in forma religiosa i flagellanti danno voce alla protesta popolare contro il tipo di società che ha generato la catastrofe della peste.
Conflitto con il clero
Perciò si mandano preti e frati a predicare che è un demoniaco delirio di presunzione ad ispirare la pretesa redentrice dei flagellanti. Costoro reagiscono a questo attacco negandogli ogni valore, in quanto espresso da un clero che sostengono aver tradito la sua missione, al punto che i maestri dei flagellanti prendono ad arrogarsi essi, al posto del clero, il diritto di confessare ed impartire penitenze e assoluzioni. Diversi preti e frati, allora, cercano di intervenire per fermare, anche con la violenza, quella che considerano una parodia sacrilega dei sacramenti.
Sostegno popolare ai flagellanti
Ma le popolazioni si schierano per lo più dalla parte dei flagellanti, tanto da non esitare, in alcune circostanze, a lapidare gli ecclesiastici intervenuti contro di loro.
Protesta sociale e eresia
Il movimento dei flagellanti, perciò, finisce per essere la manifestazione religiosa di una vasta protesta sociale degli strati più umili della popolazione contro la società feudale. In esso si potevano distinguere nettamente una corrente ortodossa e una corrente sconfinante apertamente nell’eresia, arrivando a sostenere che la flagellazione poteva considerarsi come un battesimo rinnovato e che il sangue umano procurava la remissione dei peccati anche fuori del ministero sacramentale della Penitenza.
Repressione papale
Nell’autunno del 1349, papa Clemente VI emana una bolla in cui chiede la dispersione e l’arresto, con qualsiasi mezzo, dei flagellanti. Si ha persino un incontro tra il papa e l’imperatore per concordare i più efficaci strumenti di repressione del movimento.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali accuse mosse dai flagellanti?
- Come reagiscono le autorità e il clero al movimento dei flagellanti?
- Qual è stata la risposta del papa al movimento dei flagellanti?
I flagellanti denunciano pubblicamente la corruzione del clero, l'avidità dei ricchi e la prepotenza dei signori.
Le autorità e il clero reagiscono con ostilità, inviando preti e frati a predicare contro i flagellanti, considerandoli ispirati da un delirio demoniaco di presunzione.
Nell'autunno del 1349, papa Clemente VI emana una bolla per la dispersione e l'arresto dei flagellanti, concordando con l'imperatore i mezzi di repressione del movimento.