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Concetti Chiave

  • Il regime fascista attribuì grande importanza al calcio come strumento di propaganda, investendo nell'organizzazione del campionato mondiale del 1934.
  • L'Italia vinse il campionato mondiale di calcio nel 1934 e nel 1938, con un'organizzazione e una squadra guidata da Vittorio Pozzo.
  • Le vittorie furono ottenute nonostante i sospetti di pressioni politiche sugli arbitri, dimostrando il valore della squadra azzurra.
  • Tra i giocatori di spicco del periodo ci furono Meazza e Ferrari, con il primo che ha legato il suo nome allo stadio di Milano.
  • Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Italia calcistica conobbe un periodo di declino, tornando a vincere un mondiale solo nel 1982.

Indice

  1. L'importanza del calcio nel regime fascista
  2. Il trionfo azzurro del 1934
  3. La vittoria del 1938 e i campioni

L'importanza del calcio nel regime fascista

Durante gli anni del regime fascista grande importanza ebbe il calcio; l’Italia calcistica, infatti ottenne per due volte di seguito il titolo di campione del mondo nel 1934 e 1938.

Il governo fascista diede grande importanza al calcio, partecipando al secondo campionato mondiale (1934, ma in realtà il primo si era tenuto nel 1930 e l’Italia non vi aveva partecipato) perché aveva intuito l’importanza dell’avvenimento e la conseguenza internazionale come propaganda.

L’organizzazione fu accurata, così come l’allestimento della squadra italiana, affidata al tecnico Vittorio Pozzo dotato sia di competenze professionali, sia di carica umana e morale.

Il trionfo azzurro del 1934

Il colore scelto per le maglie fu l’azzurro che è il colore di casa Savoia. La marcia della squadra azzurra fu trionfante, infatti, l’Italia giocò molto bene: vennero sconfitti una dopo l’altra le Nazioni degli Stati Uniti, di Spagna, D’Austria e nella partita di finale contro la Cecoslovacchia vinse per 2 a 1 dopo i tempi supplementari.

La vittoria del 1938 e i campioni

Nonostante i sospetti che si diffusero circa presunte pressioni politiche sugli arbitri che avevano favorito la squadra azzurra, i giocatori italiani vinsero meritatamente allontanando ogni dubbio 4 anni più tardi quando, nel 1938, ripeteranno l’impresa vincendo ancora il campionato mondiale in terra di Francia contro la nazione ungherese,gli azzurri vinsero nettamente per 4 reti a 2 con la doppietta di Piola e di Colausig. Tra i grandi campioni che giocarono vanno ricordati FERRARI e MEAZZA, il quale militava nella società dell’Ambrosiana-Inter alla cui memoria è dedicato lo stadio di calcio di Milano (Ex SanSiro). L’Italia calcistica, così come l’Italia politica, subì una decadenza con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale: Bisognerà attendere, nel 1982 , in Spagna per rivedere un'altra volta la nazionale azzurra a vincere il campionato mondiale.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'importanza del calcio durante il regime fascista in Italia?
  2. Durante il regime fascista, il calcio era considerato uno strumento di propaganda internazionale, con il governo che partecipò attivamente ai campionati mondiali del 1934 e 1938 per promuovere l'immagine dell'Italia.

  3. Come si svolse il trionfo dell'Italia nel campionato mondiale del 1934?
  4. Nel 1934, l'Italia vinse il campionato mondiale con una squadra guidata da Vittorio Pozzo, sconfiggendo nazioni come Stati Uniti, Spagna, Austria e Cecoslovacchia, quest'ultima battuta 2 a 1 nella finale dopo i tempi supplementari.

  5. Quali furono le circostanze della vittoria italiana nel 1938 e chi furono i protagonisti?
  6. Nonostante i sospetti di pressioni politiche sugli arbitri, l'Italia vinse meritatamente il mondiale del 1938 in Francia, battendo l'Ungheria 4 a 2 con doppiette di Piola e Colausig. Tra i campioni ricordati ci sono Ferrari e Meazza, quest'ultimo legato all'Ambrosiana-Inter.

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