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Concetti Chiave

  • All'inizio del '900, la Russia era caratterizzata da profonde disuguaglianze sociali ed economiche, con una società prevalentemente agricola e industrializzazione lenta.
  • La Rivoluzione del 1917 portò alla caduta dello zar Nicola II e alla presa del potere da parte dei bolscevichi guidati da Lenin.
  • Dopo la Rivoluzione, i bolscevichi affrontarono le armate bianche fedeli allo zar, riuscendo a prevalere grazie a un esercito potente guidato da Trockij.
  • Con l'ascesa al potere di Stalin, il regime sovietico divenne totalitario, caratterizzato da repressione politica, piani quinquennali e la creazione dei Gulag.
  • Alla morte di Stalin nel 1953, furono rivelate le atrocità del suo regime, tra cui i campi di lavoro forzato e le purghe politiche.

Indice

  1. La Russia all'inizio del '900
  2. Il malcontento popolare e la guerra
  3. La rivoluzione di febbraio 1917
  4. La rivoluzione bolscevica
  5. L'ascesa di Stalin

La Russia all'inizio del '900

All’inizio del ‘900 la Russia era una società arretrata e con gravi disuguaglianze economiche e sociali. Uno dei principali problemi era l’agricoltura: la grande maggioranza della popolazione erano i contadini, che vivevano in miseria; all’estremo opposto c’erano i proprietari terrieri che vivevano di rendita, esisteva anche una classe di contadini agiati, i kulaki, proprietari di piccole aziende agricole. Rispetto agli altri paesi Europei, lo sviluppo industriale russo procedeva a rilento, le industrie si concentravano nella capitale San Pietroburgo e gli operai erano costretti a orari di lavoro molto prolungati e ricevevano salari bassissimi.

Il malcontento popolare e la guerra

Il diffuso malcontento popolare era esploso in forma violenta nel 1905, l’anno in cui la Russia aveva perso la guerra con il Giappone. Diverse forze politiche si erano allora unite per opporsi al potere dello zar: gli esponenti dell’aristocrazia liberale, i borghesi, e il partito socialdemocratico diviso in due fazioni, i menscevichi, la minoranza agressiva, e i bolscevichi capeggiati da Lenin, la maggioranza moderata.

La rivoluzione di febbraio 1917

La partecipazione della Russia alla prima Guerra Mondiale rese la situazione ancor più insostenibile, i comandi militari mandavano le truppe allo sbaraglio i soldati in attacchi fallimentari. Inoltre vennero a mancare i prodotti che coltivavano i contadini, andati a combattere al fronte, per questo già nel 1915 incominciarono a susseguirsi ondate di scioperi da parte degli operai. La situazione divenne critica nel febbraio 1917, quando scoppiò una rivolta operaia a Pietrogrado (attuale San Pietroburgo), che ebbe come conseguenza l’abdicazione di Nicola II. Si formò un governo provvisorio guidato da Kerenskij, che cercò di portare avanti la Guerra, ma senza risultati. Durante la notte fra il 24 ed il 25 ottobre 1917, ci fu la seconda ondata rivoluzionaria, con la quale i bolscevichi riuscirono ad entrare nel palazzo d’inverno formando il nuovo governo. Nei giorni successivi i bolscevichi arrestarono i membri del governo provvisorio, mentre Kerenskij riuscì a scappare verso il fronte.

La rivoluzione bolscevica

Nella primavera del 1918 il partito bolscevico decise di chiamarsi comunista e spostò l capitale da Pietrogrado a Mosca, inoltre sterminarono la famiglia imperiale. Contro il governo rivoluzionario di Lenin si schierarono tutte le persone ancora fedeli allo Zar, le armate bianche, che ricevettero l’appoggio da numerosi governi stranieri (contingenti britannici, francesi, americani, tedeschi, italiani e Canadesi). Con grandi sforzi, però, il governo riuscì a mettere in campo un grande esercito, le così dette “armate rosse”, guidate da Trockij (fedele collaboratore di Lenin), che in due anni (1918-1920) riuscì a sconfiggere le armate dei “bianchi”. In seguito il governo comunista dispose il controllo totale e centralizzato dell’economia, e creò la Ceka, una temibile polizia segreta che aveva il compito di uccidere ogni oppositore politico.

L'ascesa di Stalin

Dopo la vittoria finale della rivoluzione la nuova Russia Sovietica doveva costruire il Socialismo e sfamare tutti i suoi cittadini, ma all’inizio del 1924 Lenin morì e ci fu una lotta fra le due personalità più importanti del partito bolscevico: Trockij e Stalin. Stalin ebbe la meglio, perché si sbarazzo dell’avversario mandandolo in esilio, ma non fu l’unico, perché tutti coloro che si che negli anni a venire si erano opposti a Stalin vennero crudelmente repressi con la violenza.

Stalin trasformò lo stato sovietico in un regime politico totalitario, adottando una forma ancora più repressiva di quella di Lenin: ora tutto e tutti erano in mano a lui ed il suo governo. Inoltre adottò i piani quinquennali e creò i Gulag, dei campi di lavoro forzato/concentramento dove mandava tutte quelle persone che si opponevano a regime. Quando Stalin morì, nel 1953, Nikita Kruscev rivelò al mondo ciò che Stalin aveva nascosto a tutti lungo il suo regime (Gulag, persone contrarie al regime assassinate).

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione economica e sociale della Russia all'inizio del '900?
  2. All'inizio del '900, la Russia era una società arretrata con gravi disuguaglianze economiche e sociali, caratterizzata da un'agricoltura in difficoltà e uno sviluppo industriale lento rispetto ad altri paesi europei.

  3. Quali furono le conseguenze della partecipazione della Russia alla Prima Guerra Mondiale?
  4. La partecipazione della Russia alla Prima Guerra Mondiale aggravò la situazione interna, portando a fallimentari attacchi militari e carenze di prodotti agricoli, causando ondate di scioperi e culminando nella rivolta operaia del febbraio 1917.

  5. Come avvenne la presa di potere dei bolscevichi nel 1917?
  6. I bolscevichi presero il potere durante la notte tra il 24 e il 25 ottobre 1917, entrando nel palazzo d'inverno e formando un nuovo governo, arrestando i membri del governo provvisorio.

  7. Quali furono le azioni intraprese dal governo bolscevico dopo la rivoluzione?
  8. Dopo la rivoluzione, il governo bolscevico si rinominò comunista, spostò la capitale a Mosca, sterminò la famiglia imperiale, e creò le "armate rosse" per sconfiggere le armate bianche, instaurando un controllo totale e centralizzato dell'economia.

  9. Come si trasformò il regime sovietico sotto Stalin?
  10. Sotto Stalin, il regime sovietico divenne totalitario, con una repressione ancora più severa rispetto a Lenin, introducendo piani quinquennali e i Gulag per opporre resistenza al regime, e reprimendo violentemente gli oppositori.

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