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Concetti Chiave

  • Roma ha esteso la sua influenza attraverso conquiste militari, includendo l'Italia centrale e meridionale, il Mediterraneo occidentale e orientale.
  • Il passaggio da monarchia a repubblica ha visto il governo di due consoli e magistrati, seguita da guerre civili tra patrizi, cavalieri e plebei.
  • Durante l'Impero, i confini furono espansi e fortificati, distinguendo la cultura romana da quella dei Celti.
  • La civiltà romana era caratterizzata da valori come virtus, pietas e pudor, insieme a un'organizzazione militare efficiente e rispetto per la famiglia e la gens.
  • Il modello economico romano si basava sulla proprietà privata e l'uso della manodopera schiavile per grandi opere pubbliche.

Indice

  1. Espansione territoriale di Roma
  2. Evoluzione politica interna
  3. Cultura e organizzazione romana

Espansione territoriale di Roma

Roma, favorita dalla sua posizione, allarga sempre di più la sua area d’influenza. Con la battaglia del Sentino (295 a.C.) occupa tutta l’Italia centrale, con quella di Benevento quella meridionale, con le guerre puniche il Mediterraneo occidentale, quello orientale con le campagne greche ed egiziane.

Evoluzione politica interna

Intanto in corrispondenza dell’allargamento dei confini dell’Impero, cambia anche all’interno l’organizzazione politica.

All’iniziale periodo monarchico, in cui i re erano eletti dai senatori, succede quello della Repubblica, retta da due consoli coadiuvati da altri magistrati. In questa fase avviene la guerra civile fra tre ordini sociali: i patrizi, i cavalieri e i plebei, e la guerra sociale per il raggiungimento della cittadinanza romana da parte degli alleati che avevano aiutato Roma nella conquista. L’ultima fa è quella imperiale; l’Impero viene allargato verso confini più sicuri e difendibili; il Reno, il Danubio, il Vallo di Adriano in Scozia, dividono popoli di civiltà profondamente diverse: di qua i Romani, di là i Celti.

Cultura e organizzazione romana

Alla loro cultura tribale, quella Romana contrappone non solo un’organizzazione statale e la diffusione di quella urbana, ma un modello di produzione proprio che fa perno sulla proprietà privata e sull’impiego della manodopera degli schiavi per le grandi opere pubbliche. I cardini su cui poggiò questa civiltà, che governò per mille anni su un territorio vastissimo, furono: il coraggio (virtus),il senso del sacro (pietas), la responsabilità personale (pudor), unitamente ad una organizzazione militare di estrema funzionalità e a una concezione alta della “famiglia” e all’ appartenenza alla propria “gens” (una famiglia allargata che discendeva da un unico progenitore).

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