eddie guerrero
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Concetti Chiave

  • La Rivoluzione Francese, tra il 1789 e il 1799, mirava a rovesciare il potere assolutistico del re e instaurare una nuova struttura sociale e politica in Francia.
  • Il contesto storico vedeva la Francia sotto il controllo di un regime assolutista con una società divisa in tre stati, dove il terzo stato, principalmente la borghesia, soffriva maggiormente delle crisi economiche e sociali.
  • Le cause principali della Rivoluzione includono la crisi economica, l'influsso degli ideali illuministi e l'ispirazione dalla Rivoluzione americana, insieme al desiderio di una maggiore equità sociale e libertà politica.
  • I momenti chiave della Rivoluzione comprendono la presa della Bastiglia, la dichiarazione dei diritti dell'uomo, l'istituzione di una nuova Costituzione, e il regno del Terrore guidato dai giacobini con figure come Robespierre.
  • La Rivoluzione si conclude con il colpo di Stato di Napoleone Bonaparte nel 1799, che segna l'inizio del periodo napoleonico, caratterizzato da significativi cambiamenti politici in Europa.

All’interno di questo appunto viene descritta la Rivoluzione francese. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni sulla Rivoluzione francese, il contesto storico in cui è scoppiata, le ragioni che hanno spinto il popolo francese ad intraprendere la Rivoluzione, i vari momenti della Rivoluzione e la conclusione. Viene anche preso in esame l'anno terribile della Rivoluzione francese, di cui viene fatto un approfondimento.

Quando si fa riferimento alla Rivoluzione Francese, conosciuta anche come Grande Rivoluzione Borghese Francese, ci si riferisce ad una rivoluzione accaduta in Francia precisamente tra il 1789 e il 1799 con lo scopo di sottrarre il potere dittatoriale del re.

Indice

  1. Contesto storico e cause
  2. Divisione sociale in Francia
  3. Crisi economiche e sociali
  4. Motivazioni della borghesia
  5. Eventi chiave del 1789
  6. Anni di scontri e Terrore
  7. Ascesa di Napoleone Bonaparte
  8. L'anno terribile del 1793

Contesto storico e cause

Sino al XVIII secolo la Francia veniva considerato uno Stato caratterizzato dal modello dell'assolutismo del re.

In quel momento, il re francese era Luigi XVI rappresentava lo Stato in persona in quanto riusciva a conciliare tutti e tre i poteri, ovvero quello legislativo, esecutivo e giudiziario. Di conseguenza, il popolo francese non viveva all’interno di uno Stato democratico basato su una Costituzione, ma era costretto a sottostare alle decisioni del re Luigi XVI. Francia - Rivoluzione Francese e l'anno terribile articoloLa popolazione in quel periodo poteva essere suddivisa in tre “Stati”:

    Divisione sociale in Francia

  1. al primo appartenevano i vescovi dell’alto clero;
  2. al secondo appartenevano i nobili, funzionari militari e funzionari giuridici;
  3. al terzo stato apparteneva la borghesia che comprendeva basso clero, banchieri, commercianti, contadini e quindi rappresentava la maggior parte della popolazione del Paese.

Crisi economiche e sociali

Durante il XVIII secolo, in Francia si verificarono vari scontri come la guerra dei sette anni avvenuta dal 1756 fino al 1763 contro l’Inghilterra. In questo contesto molto difficile, si aggiunsero anche due crisi:

  1. la prima si verificò dal 1770 al 1780 che andava a colpire le campagne e di conseguenza si aveva un aumento dell’inflazione;
  2. la seconda fu una vera e propria crisi finanziaria che portò ad un aumento del debito pubblico. Coloro che subirono maggiormente questa crisi furono proprio quelli che appartenevano al terzo stato ovvero i borghesi.

Motivazioni della borghesia

La massima motivazione che ha portato la borghesia a dare vita alla Rivoluzione francese è stata una grave crisi economica e politica scoppiata in Francia durante il 1780. La borghesia aveva come modello da seguire gli ideali dell’illuminismo e la Rivoluzione americana. Erano molteplici le motivazioni che hanno spinto la borghesia ad intraprendere questa Rivoluzione: innanzitutto la suddivisione differente del reddito in Francia, le spese elevate da parte dei più ricchi, il potere assolutistico del re Luigi XIV, la voglia di avere una libertà di stampa e la crisi causata dal cattivo raccolto.

Eventi chiave del 1789

Nel luglio del 1789, una folla di uomini decise di prendere la Bastiglia che rappresentava la prigione simbolo dell’antico regime. Poco dopo nei primi giorni di agosto, l'Assemblea Nazionale diede vita ad una serie di decreti riduceva alcune condizioni di benessere della nobiltà come, per esempio, l'esonero fiscale e l’esclusiva commerciale sui seminativi. Successivamente l'Assemblea fondò la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, cercando di far prevalere i cittadini di fronte al re. Nel 1791 fu emanata la nuova Costituzione francese con l’obiettivo di far prevalere i diritti dei cittadini e obbligava il re ad accettare obbligatoriamente. All’interno di questa Costituzione erano citati alcuni diritti fondamentali come l'uguaglianza di tutti davanti alla legge, il voto del censimento, la confisca dei terreni appartenenti al clero, l’eliminazione della decima, la costituzione civile del clero ed altri ancora. In questo modo, la Francia si stava ribellando contro il re e questa situazione fino al 1792.

Anni di scontri e Terrore

Dal 1792 al 1795 furono anni, durante la Rivoluzione francese, di duri scontri: la popolazione parigina iniziò a ribellarsi addirittura invadendo il palazzo del re e tutto ciò portò alla supremazia del popolo a sfavore del re, il quale fu ghigliottinato insieme alla moglie Maria Antonietta nel 1793, ponendo fine alla monarchia costituzionale. Successivamente si iniziò a parlare della “Fase del Terrore” caratterizzato dalla presenza della politica radicale del gruppo dei giacobini, i quali avevano preso in mano la guida della Rivoluzione. Tra i maggiori leader ricordiamo Robespierre, Saint-Just e Danton. Poi nel 1795 la borghesia ottenne nuovamente il potere, venne istituita una nuova Costituzione che diede vita ad una nuova fase della Rivoluzione, chiamata Direttorio, ovvero un organo composto da cinque membri.

Ascesa di Napoleone Bonaparte

Il termine della Rivoluzione francese si ha con il colpo di Stato da parte di Napoleone Bonaparte avvenuto il 9 novembre del 1799. Napoleone Bonaparte era uno dei generali più giovani della Rivoluzione. Nel 1799 Napoleone ritornò in Francia e si trovò in uno scenario abbastanza negativo nei confronti del governo del Direttorio. Proprio in questo contesto, Napoleone si propose come un dittatore che causò un colpo di Stato e poco dopo venne proclamato imperatore di Francia. Il cosiddetto “periodo napoleonico” proseguì per qualche altro anno, fino al 1815, e fu molto significativo in quanto Napoleone riuscì a modificare il panorama politico del continente europeo estendendo l'ideale nazionalista anche in varie regioni del mondo.

L'anno terribile del 1793

Il 1793 è "l’anno terribile". In qualche regione della Francia la popolazione si ribellò contro il governo di Parigi. Avvennero repressioni sanguinose, mentre il nemico dal confine minacciava di ritentare l’invasione. La Rivoluzione francese dovette soccombere, a meno che non fosse riuscito a sbarazzarsi di tutti gli avversari, ma i montagnardi, venuti al potere nell’ora del pericolo, agirono proprio così; instaurarono il Terrore, ossia imposero di forza il loro governo, minacciando di morte tutti gli oppositori e giustiziandone un certo numero. Si sparse molto sangue, per lo più innocente; si commisero le ingiustizie più atroci, ma soltanto così s’impedì che i contro-rivoluzionari fossero alla riscossa. Dato che la Convenzione chiacchierava e non governava, la direzione dello Stato era assunta da un Comitato di salute pubblica, di dodici membri, che esercitava il potere senza rendere conto a nessuno. Ne fu l’anima Massimiliano Robespierre, un avvocato di provincia, freddo, lucido, spietato, che venne chiamato dai suoi «l’Incorruttibile»; egli si sbarazzò di Danton e di altri capi, ambiziosi e pericolosi avversari e rimase padrone della Francia. La posizione del Robespierre sembrò inattaccabile, anche perché le bande popolane di Parigi, l’unica forza armata della città, gli furono devote; ma quasi all’improvviso, nel luglio 1794, un folto gruppo di deputati, che si credettero minacciati dal dittatore, si coalizzò contro di lui e lo condannò alla ghigliottina, prima che egli potesse tentare una difesa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo storico della Rivoluzione Francese?
  2. La Rivoluzione Francese si è svolta tra il 1789 e il 1799, con l'obiettivo di sottrarre il potere dittatoriale del re.

  3. Quali erano le cause principali che hanno portato alla Rivoluzione Francese?
  4. Le cause principali includevano una grave crisi economica e politica, l'influenza degli ideali illuministi e della Rivoluzione americana, e il desiderio di libertà di stampa e uguaglianza.

  5. Quali furono i momenti chiave della Rivoluzione Francese?
  6. Momenti chiave includono la presa della Bastiglia nel 1789, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, l'emanazione della nuova Costituzione nel 1791, e la fase del Terrore guidata dai giacobini.

  7. Come si concluse la Rivoluzione Francese?
  8. La Rivoluzione Francese si concluse con il colpo di Stato di Napoleone Bonaparte il 9 novembre 1799, che portò all'inizio del periodo napoleonico.

  9. Cosa caratterizzò "l'anno terribile" della Rivoluzione Francese?
  10. Il 1793, noto come "l'anno terribile", fu caratterizzato da ribellioni interne, repressioni sanguinose, e l'instaurazione del Terrore da parte dei montagnardi per eliminare gli avversari della Rivoluzione.

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