Concetti Chiave
- Temistocle favoriva la rivalità con Sparta e cercava un armistizio con la Persia, ma fu ostacolato dagli aristocratici.
- Cimone ottenne successi militari ma fu ostracizzato per i suoi rapporti con Sparta e il suo intervento a favore di essa a Cipro.
- L'Areopago, composto da ex arconti con compiti giudiziari e di controllo, sosteneva Cimone.
- Efialte guidava la fazione democratica, promuovendo l'accesso alle cariche pubbliche per i cittadini più poveri e assegnandole tramite sorteggio.
- Pericle consolidò le riforme democratiche di Efialte, istituendo la mistoforia per garantire un compenso ai cittadini con cariche politiche.
Indice
Temistocle e la rivalità con Sparta
Temistocle: a favore della rivalità con Sparta, voleva un armistizio con la Persia. Le sue idee non sono accettate ed è contrastato dagli aristocratici.
Cimone e l'ostracismo
Cimone: importanti successi militari, vittima dell'ostracismo, rapporti con Sparta ostili, interviene a favore di Sparta a Cipro e per questo viene ostracizzato;
Areopago e il supporto a Cimone
Areopago: composto dagli ex arconti, compiti giudiziari e di controllo delle cariche.
Appoggia Cimone.Efialte e le riforme democratiche
Efialte: guida della fazione democratica, ammise i cittadini delle classi più povere a ricoprire cariche pubbliche; compenso a tutti i funzionari cittadini; cariche pubbliche assegnate a sorteggio; completa le Lunghe Mura; pace trentennale con Sparta; pace di Callia con la Persia; scoraggia la pirateria;
Pericle e la partecipazione cittadina
Pericle: piena partecipazione dei cittadini; conferma la riforma di Efialte di togliere potere all'aristocrazia; istituisce la mistoforia, compenso giornaliero per chi ha una carica politica.
Atene dopo le guerre persiane
Dopo le guerre persiane, Atene al suo interno è una polis democratica, che promuove la libertà dei suoi cittadini, ma all'esterno viene vista come un impero. In realtà, anche questa politica imperialistica aiutava le persone più povere di Atene: aiutava, ad esempio, i costruttori di navi grazie ai tributi, pertanto i democratici approvavano l'imperialismo.