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Concetti Chiave

  • Le strade romane erano enormi, diritte e lastricate, impressionando i medievali che le chiamavano "strade dei giganti".
  • Nel Medioevo, senza manutenzione, le strade romane divennero pericolose e difficili da percorrere con mezzi a ruote.
  • I viaggi medievali erano pericolosi a causa di animali selvatici, banditi e condizioni atmosferiche avverse.
  • Le vie fluviali erano alternative veloci ma rischiose, con minacce come pirati e naufragi.
  • Dopo l'anno Mille, i commerci e i viaggi ripresero, con le città che divennero importanti centri di vita pubblica.

Le strade romane e il Medioevo

Il Medievo non fu capace di eguagliare l'opera dei romani in fatto di ingegneria stradale.Quale enormi strade diritte e lastricate e lasciate in eredità all'impero romano apparivano talmente stupefacenti da incutere timore.Gli uomini del Medioevo le guardavano con sospetto e la chiamavano perciò > o strade dei giganti>>.Senza la necessaria manutenzione quelle strade,però,persero il loro splendore,si riempirono di erbacce e buche e divennero scomode e pericolose:si potevano percorrere a piedi,a dorso d'asino,di mulo o a cavallo,ma non in carro.I pellegrini,armati solo del loro bastone da viaggio,il bordone, si incamminavano a piedi tra difficoltà di ogni genere.La tappa di un giorno durava 6-8 ore e coprivano circa 30 km.Chi non veniva assalito lungo la strada da belve feroci poteva incappare in agguati di briganti e banditi o sorpreso da temporali,bufere di neve,piene di fiumi,scoppio di guerre.

Le vie fluviali,più rapide ed economiche,presentavano altri pericoli,come agguati di pirati o il rischio di naufragio.Mettersi in viaggio nel Medioevo era un'impresa molto pericolosa,al punto che ,prima della partenza,molti facevano testamento.Il viaggio,oltre che pieno di rischi,era anche dispendioso.In un'epoca come la nostra,che va sempre di più verso l'integrazione e il superamento di barriere politiche ed economiche,è difficile immaginare il gran numero di tasse doganali che tormentavano il viaggiatore medievale al passaggio da uno Stato all'altro e,spesso,anche all'interno dello stesso Stato.Anche oggi esistono pedaggi per l'attraversamento di alcuni tratti di strada ad alta manutenzione (ad esempio autostrade e tangenziali),ma durante il Medioevo la situazione era molto più complicata.La frammentazione del potere nelle mani di tanti feudatari imponeva il pagamento di tributi ad ogni passaggio di ponte o di strada mantenuti a cura del proprietario.Una ripresa dei commerci,dei viaggi e degli spostamenti di merci e persone si ebbe dopo l'anno Mille:le città diventarono centri di fondamentale importanza per la vita pubblica.Le prime pavimentazioni stradali delle vie cittadine risalgono,infatti,al XII secolo.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la percezione delle strade romane nel Medioevo?
  2. Le strade romane erano viste con sospetto e chiamate "strade dei giganti" per la loro imponenza, ma senza manutenzione divennero pericolose e difficili da percorrere.

  3. Quali erano i pericoli principali per i viaggiatori medievali?
  4. I viaggiatori medievali affrontavano pericoli come belve feroci, briganti, condizioni meteorologiche avverse e numerosi pedaggi e tasse doganali.

  5. Come cambiò la situazione dei viaggi e dei commerci dopo l'anno Mille?
  6. Dopo l'anno Mille, ci fu una ripresa dei commerci e dei viaggi, con le città che divennero centri importanti e le prime pavimentazioni stradali cittadine risalenti al XII secolo.

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