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Concetti Chiave

  • La lotta tra papato e impero iniziò con l'incoronazione di Pipino il Breve, creando una tensione tra potere temporale e spirituale.
  • Il Privilegio ottoniano del 962 rafforzò il potere imperiale, permettendo all'imperatore di influenzare l'elezione papale e di nominare vescovi-conti.
  • Papa Gregorio VII, nel 1075, cercò di ridare al papato il potere universale, emanando il dictatus papae che affermava la superiorità del papato.
  • La lotta per le investiture culminò nel Concordato di Worms del 1122, che stabilì una divisione dei poteri tra papato e impero.
  • Nonostante il Concordato, il conflitto tra papato e impero continuò, con ghibellini e guelfi che si scontrarono per il controllo politico e religioso.

Indice

  1. Origini del potere universale
  2. Il privilegio ottoniano
  3. Il dictatus papae di Gregorio VII
  4. La lotta per le investiture

Origini del potere universale

La premessa di questa contrapposizione va ricercata a partire dall’ottavo secolo, quando Pipino il Breve ( padre di Carlo Magno) fece consacrare il suo potere dal papa in cambio del suo intervento in Italia diventando così un re-sacerdote, e donò poi al papa parte delle terre conquistate rendendolo un papa-re.

Accadde così che entrambi erano investiti sia da un potere temporale che spirituale: sommando questi due poteri ne emergeva un potere universale e sia i papi che gli imperatori cominciarono a rivendicarlo in esclusiva. Ciò portò a uno scontro molto violento.

Il privilegio ottoniano

La lotta sembrò favorire gli imperatori quando nel 962 Ottone I di Sassonia aveva promulgato col consenso del papa un atto chiamato Privilegio ottoniano che diceva che nessuno papa poteva essere eletto senza il consenso dell’imperatore e che affidò una serie di feudi a vescovi e ad abati che di fatto erano dotati di autorità sia religiosa sia politico-militare diventando dei vescovi-conti. In questo modo di fatto la dinastia di Sassonia ebbe di fatto per quasi un secolo il potere universale.

Il dictatus papae di Gregorio VII

Questa situazione finì quando venne eletto papa Gregorio VII che si propose di strappare il potere universale all’impero per ridarlo al papato e nel 1075 emanò un dictatus papae con cui stabilì che:

- Il papato era superiore all’impero sia nelle questioni spirituali che terrene

- Negava il diritto imperiale a nominare vescovi e papi

- Conferiva al papa il diritto di incoronare e deporre gli imperatori

A questo atto si oppose l’imperatore Enrico IV che nominò un antipapa. A questo punto il papa lo scomunicò e visto che molti feudatari e molte città lo abbandonarono e gli si ribellarono contro egli dovette implorare il perdono del pontefice. Per lui intercedettero l’abate di Cluny e la potentissima marchesa Matilde di Canossa,cugina dell’imperatore e amica e consigliera del papa. Il perdono fu concesso nel 1077.

Pochi anni dopo però Enrico IV si vendicò assediando Gregorio VII a Roma, salvato in extremis dai cavalieri normanni di Sicilia che però, una volta intervenuti, saccheggiarono anch’essi la città. Enrico IV nel frattempo nominò un altro antipapa e Gregorio VII fu costretto a fuggire e morì in esilio.

La lotta per le investiture

Il dictaus papae del 1075 segnò l’inizio della lotta per le investiture cioè la lotta tra papato e impero su chi avesse potere sull’altro. Si divisero così due schieramenti, i ghibellini che sostenevano l’imperatore e facevano capo alla Casa di Svevia, e i guelfi che sostenevano il papa e facevano capo alla Casa di Baviera. Tra le due parti si ebbero scontri violenti, finche la lotta per le investiture si concluse con il Concordato di Worms nel 1122. Dopo tale Concordato, in Italia i vescovi sarebbero divenuti proprietari terrieri solo dopo essere stati nominati dal Papa; in Germania, invece, l'Imperatore nominava feudatario di un terreno qualsiasi persona, che in seguito sarebbe stata nominata con il titolo ecclesiastico di vescovo dal Papa.

Tuttavia il conflitto si riaccese poco tempo dopo e si protrasse ancora per lungo tempo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la causa principale della lotta tra papato e impero nel Basso Medioevo?
  2. La causa principale è stata la rivendicazione del potere universale da parte di papi e imperatori, entrambi investiti di potere temporale e spirituale, che ha portato a uno scontro violento.

  3. Quale atto ha favorito inizialmente gli imperatori nella lotta contro il papato?
  4. L'atto che ha favorito inizialmente gli imperatori è stato il Privilegio ottoniano del 962, che stabiliva che nessun papa poteva essere eletto senza il consenso dell'imperatore.

  5. Come ha reagito papa Gregorio VII per contrastare il potere imperiale?
  6. Papa Gregorio VII ha emanato il dictatus papae nel 1075, stabilendo la superiorità del papato sull'impero e negando il diritto imperiale di nominare vescovi e papi.

  7. Come si è conclusa la lotta per le investiture?
  8. La lotta per le investiture si è conclusa con il Concordato di Worms nel 1122, che ha stabilito un compromesso sulla nomina dei vescovi in Italia e Germania, ma il conflitto si è riacceso poco tempo dopo.

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