Concetti Chiave
- I beduini arabi vivevano in tribù nel deserto, divisi da lotte interne ma uniti da lingua e religione politeista centrata a La Mecca.
- Maometto nacque a La Mecca nel 570 e, dopo una giovinezza itinerante, iniziò a predicare l'Islam nel 610, ispirato da una visione dell'arcangelo Gabriele.
- Maometto fu scelto da Allah per diffondere l'Islam, una religione monoteista che richiede completa sottomissione a Dio, convertendo gli Arabi in musulmani.
- Maometto affrontò l'opposizione dei mercanti di La Mecca e fuggì a Medina nel 622, evento noto come l'ègira, segnando l'inizio dell'era islamica.
- Ritornato a La Mecca nel 630, Maometto consolidò l'Islam distruggendo gli idoli della Ka'ba e unificando le tribù arabe sotto un solido Stato islamico.
Indice
Vita dei beduini e religione
Nel Nord dell'Arabia i beduini (da bedu che significa «abitanti del deserto») vivevano divisi in tribù. Essi erano spesso in lotta tra loro e quotidianamente tormentati dal problema della sopravvivenza per la mancanza di risorse naturali nel proprio territorio, come l'acqua e i pascoli.
I soli elementi che univano le tribù fra loro erano la lingua e la religione.
Si trattava di una religione politeista che aveva il suo centro nella città di La Mecca, dove sorgeva un tempio chiamato Ka'ba (che significa «il cubo»). Nella Ka'ba era conservata la pietra nera, forse un frammento di meteorite caduto sulla Terra, che era venerata dai beduini come oggetto sacro
La città di La Mecca e il tempio della Ka'ba erano meta di un pellegrinaggio annuale, che costituiva un momento di tregua nelle lotte interne tra le tribù.
Maometto e la nuova religione
Maometto (che in arabo significa «il lodato») nacque a La Mecca verso il 570. Da giovane aveva esercitato i mestieri più umili, compresi quelli del pastore e del cammelliere: aveva avuto così occasione di compiere nume rosi viaggi, durante i quali aveva conosciuto sia la vita e le tradizioni dei beduini, sia le religioni ebraica e cristiana.
Dopo aver sposato una ricca vedova di nome Khadigia, Maometto aveva abbandonato la vita itinerante e si era stabilito definitivamente a La Mecca, dove nel 610 cominciò a predicare una nuova religione.
Secondo la tradizione, Maometto si era ritirato a meditare in solitudine in una grotta sulle montagne e qui gli era apparso l'arcangelo Gabriele che gli aveva comunicato l'esistenza di un unico Dio, Allah, invisibile creatore dell'universo.
Allah aveva deciso di parlare agli uomini e aveva affidato a Maometto, il suo Profeta, il compito di diffondere tra la sua gente il messaggio divi no: gli Arabi dovevano abbandonare l'idolatria e il politeismo in favore della nuova religione, l'Islam, un termine che nella lingua araba significa «sottomissione completa» al volere di Allah. Egli doveva convertire ogni uomo in un fedele di Allah, facendo di lui un musulmano (dall'arabo muslim = «fedele»).
Ostilità e fuga a Medina
Tornato a La Mecca, Maometto iniziò con fervore la sua predicazione.
I familiari di Maometto aderirono subito alla nuova fede, ma il Profeta incontrò la durissima ostilità della ricca classe mercantile e di quella sacerdotale della sua città. I mercanti, infatti, temevano di perdere gli enormi guadagni che ricavavano dal controllo delle carovane che giunge vano a La Mecca per il pellegrinaggio annuale alla Ka'ba: per questo non potevano accettare la predicazione di Maometto, intenzionato a diffonde re il monoteismo. Fu così che nel 622 Maometto fu costretto a fuggire da La Mecca e a rifugiarsi a Jatrib, detta poi Medina («città del Profeta»). Da allora il 622 è ricordato come l'anno dell'ègira (cioè «fuga») e segna l'inizio dell'era maomettana, così come l'anno della nascita di Cristo segna l'inizio dell'era cristiana.
Ritorno a La Mecca
Nel 630, però, Maometto poté rientrare a La Mecca col sostegno dei suoi seguaci: insieme distrussero tutti gli idoli della Ka'ba, tranne la pietra nera. Il santuario fu riconsacrato alla nuova religione e da quel momento divenne il punto di riferimento per tutti i fedeli islamici. Dopo la conquista di La Mecca, Maometto ottenne un successo ancor più vasto, grazie anche alla sua efficace opera di predicazione. Egli infatti offrì alle popolazioni arabe un motivo di unità, creando uno Stato islamico dalla solida organizzazione e indirizzando la loro forza verso la diffusione dell'Islamismo.
Domande da interrogazione
- Chi erano i beduini e quale ruolo avevano nella società araba?
- Quali furono le esperienze giovanili di Maometto che influenzarono la sua vita?
- Qual era il messaggio principale che Maometto doveva diffondere secondo Allah?
- Perché Maometto fu costretto a fuggire da La Mecca nel 622?
- Come si concluse il ritorno di Maometto a La Mecca nel 630?
I beduini erano abitanti del deserto nel Nord dell'Arabia, divisi in tribù spesso in lotta tra loro. Erano uniti dalla lingua e dalla religione politeista centrata a La Mecca.
Da giovane, Maometto lavorò come pastore e cammelliere, viaggiando e conoscendo le tradizioni beduine e le religioni ebraica e cristiana, esperienze che influenzarono la sua futura predicazione.
Maometto doveva diffondere il messaggio di Allah, invitando gli Arabi ad abbandonare l'idolatria e il politeismo per abbracciare l'Islam, la sottomissione completa al volere di Allah.
Maometto fu costretto a fuggire a causa dell'ostilità della classe mercantile e sacerdotale di La Mecca, che temeva di perdere i guadagni derivanti dal pellegrinaggio alla Ka'ba.
Al suo ritorno a La Mecca, Maometto e i suoi seguaci distrussero gli idoli della Ka'ba, riconsacrandola all'Islam, e consolidarono il santuario come punto di riferimento per i fedeli islamici.