Concetti Chiave
- Il Regno d'Italia fu costituito nel 1861, affrontando sfide interne come la questione meridionale e il brigantaggio.
- Durante la Prima guerra mondiale, l'Italia cambiò alleanze e ottenne territori come Trentino-Alto Adige e Venezia Giulia.
- Benito Mussolini fondò il Partito Fascista nel 1919, instaurando una dittatura dopo le controverse elezioni del 1924.
- L'Italia partecipò alla Seconda guerra mondiale al fianco della Germania, ma Mussolini fu destituito nel 1943 e il regime fascista cadde nel 1945.
- Il referendum del 2 giugno 1946 portò alla nascita della Repubblica Italiana, con la Costituzione in vigore dal 1 gennaio 1948.
Indice
La nascita del Regno d'Italia
Il Regno d’Italia nasce nel 1861. La questione meridionale tiene banco nei primi anni della riunificazione d’Italia, legata in modo particolare al brigantaggio, che non erano altro che rivolte dei cittadini del Meridione.
L’inizio del regno vede l’Italia impegnata anche in una serie di guerre riguardo la propria espansione coloniale in Somalia e in Eritrea.L'Italia nella Prima guerra mondiale
Allo scoppio della Prima guerra mondiale l’Italia ha inizialmente una posizione di neutralità, ma resta alleata dell'Austria e della Germania (Triplice Alleanza), ma scende in campo il 23 maggio 1915 in seguito alla firma del Patto di Londra, che vedeva l'Italia non più alleata con Germania e Austria e in cambio avrebbe ricevuto nuove terre. Dopo i primi due anni di guerra di trincea, l’Italia subisce nella battaglia di Caporetto un attacco dalle forze austro-tedesche, la cui avanzata viene fermata sul Piave. A partire da questo fiume, l’esercito italiano riesce a tirare fuori una controffensiva nel giugno 1918, fino alla vera vittoria ottenuta il 4 novembre. Alla fine della Grande Guerra, l’Italia completa la sua riunificazione acquisendo il Trentino-Alto Adige, la Venezia Giulia, l’Istria ed alcuni territori del Friuli. La guerra però porta numerosissimi morti e inoltre all'Italia non vengono riconosciuti i diritti territoriali sulla Dalmazia acquisiti in base al Patto di Londra.
L'ascesa del fascismo
Il 23 marzo 1919 Benito Mussolini fonda a Milano il Partito Fascista che si autodefinisce partito dell’ordine e che riesce a guadagnarsi la fiducia dei ceti più potenti. Alle elezioni del 6 aprile 1924, il partito di Mussolini ottiene il 65% dei voti ma subito arrivano numerose critiche riguardo la regolarità delle elezioni (come, ad esempio, da parte di Giacomo Matteotti, rapito e ucciso qualche giorno dopo). Successivamente, dopo un discorso in Parlamento, Mussolini si dichiara dittatore.
La Seconda guerra mondiale e la caduta di Mussolini
Il 22 maggio 1939 viene firmato il Patto d’Acciaio tra Germania e Italia e il 10 giugno 1940 l’Italia entra nella Seconda guerra mondiale contro Francia e Regno Unito. Molte difficoltà militari però colpiranno Mussolini e infatti il 24 luglio 1943, dopo una riunione del Gran Consiglio del Fascismo il duce viene sfiduciato. Vittorio Emanuele III decide quindi di sostituirlo a capo del governo con Pietro Badoglio e Mussolini viene arrestato. Nell’aprile del 1945 le forze nazi-fasciste vengono sconfitte.
Alla fine di questa guerra l’Italia era in condizioni critiche: i combattimenti ed i bombardamenti aerei avevano raso al suolo molte città e paesi e le principali vie di comunicazione sono interrotte.
La nascita della Repubblica Italiana
Il 2 giugno 1946 un referendum istituzionale sancisce la fine della monarchia e la nascita della Repubblica Italiana e fu la prima volta in Italia dove anche la donne ebbero diritto al voto. La nuova Costituzione repubblicana entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
Il cambiamento sociale del 1968
Il 1968 vide l’Italia trasformarsi radicalmente sul piano sociale, dopo le condizioni di vita migliorare dovute al ''boom economico'' e l'inizio di movimenti radicali, soprattutto comunisti, che portarono cambiamenti alla mentalità generale e in particolare alla scuola italiana.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali sfide affrontate dall'Italia dopo la sua riunificazione nel 1861?
- Come si è evoluta la posizione dell'Italia durante la Prima guerra mondiale?
- Quali furono le conseguenze della Seconda guerra mondiale per l'Italia?
- Quali cambiamenti sociali avvennero in Italia nel 1968?
Dopo la riunificazione, l'Italia affrontò la questione meridionale legata al brigantaggio e si impegnò in guerre coloniali in Somalia ed Eritrea.
L'Italia inizialmente mantenne una posizione di neutralità, ma entrò in guerra il 23 maggio 1915 dopo il Patto di Londra, schierandosi contro Germania e Austria.
Alla fine della guerra, l'Italia era in condizioni critiche con città distrutte e vie di comunicazione interrotte, portando alla fine della monarchia e alla nascita della Repubblica Italiana nel 1946.
Nel 1968, l'Italia subì una trasformazione sociale radicale grazie al "boom economico" e all'emergere di movimenti radicali, soprattutto comunisti, che influenzarono la mentalità generale e il sistema scolastico.